Metalmeccanici: nelle assemblee è difficile l'unità per il contratto

Metalmeccanici: nelle assemblee è difficile l'unità per il contratto Nella base si ripetono i contrasti che dividono il sindacato Metalmeccanici: nelle assemblee è difficile l'unità per il contratto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ROMA — I sindacalisti dei metalmeccanici sono in grosse difficoltà perché le assemblee in fabbrica, che si stanno svolgendo in questi giorni, non riescono a definire una ipotesi di «piattaforma» unitaria per il rinnovo del contratto di un milione e mezzo di lavoratori. Nelle consultazioni aziendali tendono a riproporsi le divergenze che c'erano in partenza (quando la segreteria e il direttivo della Firn discussero per settimane) sulla riduzione dell'orario di lavoro. L'episodio delle votazioni all'Alfa Romeo di Milano (Arese e Portello) non ha contribuito a rasserenare l'atmosfera. Uno dei segretari dei metalmeccanici della Cisl, Luigi Viviani, ha affermato: «Per il lavoro di sintesi vanno abbandonati gli atteggiamenti settari di organi di stampa e di alcune forse politiche che stanno minando alla radice l'unità della Firn». Riferendosi al discorso che il segretario generale della Cisl, Franco Bentivogli. aveva tenuto all'Alfa nelle assemblee di venerdì (e alle «bordate di fischi e di urla di disapprovazione^ che l'hanno accolto), l'Unità ha scritto: • Una contestazione clamoro¬ sa che è apparsa a chi assisteva l'espressione di un dissenso meditato ma anche di una disapprovazione spontanea, corale, verso un discorso che appariva fumoso, non convincente». Bentivogli è, nella Firn, uno dei più strenui sostenitori della riduzione dell'orario generalizzata. Negli stabilimenti torinesi della Fiat, dopo un primo giro di assemblee informative, cominceranno a metà settimana le assemblee deliberative che dovranno pronunciarsi sulla «piattaforma». Per cercare un terreno d'intesa lunedi e martedì si riunisce a Torino il Coordinamento sindaca¬ le nazionale del gruppo Fiat., Il settore auto della Fiat (avendo stabilimenti al Nord ed al Sud) è tra quelli che, a giudizio dei sostenitori della «riduzione d'orario generalizzata», si prestano a trasferimenti di produzioni dal Nord al Sud. * Nel Meridione però le ipotesi di maggiore utilizzo degli impianti con ristrutturazioni degli orari che comportino il «sei per sei» (sei ore al giorno per sei giorni alla settimana), oppure 11 sabato lavorativo, Sergio Devecchi (Continua a pagina 2 in prima colonna)

Persone citate: Bentivogli, Franco Bentivogli, Luigi Viviani, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Arese, Milano, Portello, Roma, Torino