Paga ridotta, un pilota fa causa

Paga ridotta, un pilota fa causa Paga ridotta, un pilota fa causa Un pilota fa causa ad un'azienda privata, lamenta di essere stato pagato come metalmeccanico anziché retribuito con la paga prevista dal contratto per i piloti civili Itavia o della «flotta» Fiat, e cioè con un terzo del dovuto. E' Luigi Moro, ex dipendente della «Comau», nota azienda di macchine utensili che dispone di un velivolo privato per la conduzione dei quale occorrono un pilota ed un co-pilota. n Moro svolgeva il compito di copilota. ma alla fine del mese percepiva molto meno rispetto al collega: 450 mila lire invece di 1 milione 300 mila. La vicenda, come risulta dall'esposto del difensore del Moro. avv. Nino Raffone, è abbastanza complicata e paradossale. L'aereo della «Comau» deve necessariamente volare con il comandante e un copilota. Per esercitare le funzioni di copilota occorre che questi sia abilitato al volo strumentale (Ifr). Il Moro era in possesso dell'abilitazione già prima di essere assunto. Il paradosso sta nel fatto che necessariamente la presenza del Moro sul velivolo era sempre indispensabile: senza di lui l'aereo non avrebbe potuto volare. Tuttavia il pilota in seconda, dice il suo difensore, è stato pagato con tariffe improprie, mentre il comandante percepiva oltre un milione. La vicenda interessa molti altri piloti di aerei pri¬ vati, dove sembra che il «lavoro nero» sia una pratica diffusa: la causa si concluderà davanti al pretore dottor Gandolfo.

Persone citate: Gandolfo, Luigi Moro, Nino Raffone