Per tre volte in una notte tenta di bruciare un deposito di carta

Per tre volte in una notte tenta di bruciare un deposito di carta Allarme in corso Peschiera, accorrono i poliziotti Per tre volte in una notte tenta di bruciare un deposito di carta L'uomo è stato arrestato con in mano una bottiglia di benzina - Lo ha bloccato sul fatto iun contitolare; nega: "Non so nulla,, - L'altro contitolare dice: "Ritiro la denuncia,. della Sip. ha tentato per tre volte, sabato notte, di incendiare un magazzino di carta in corso Peschiera 168. Sorpreso dal proprietario è stato arrestato dalla polizia. Il «piromane» si chiama Giuseppe Spagnoli ed abita in via San Bernardino 35. Chi lo conosce lo descrive come persona tranquilla e mite. Rimane inspiegabile quindi il comportamento dell'altra notte. Dal canto suo si dichiara innocente. Alle 22 di sabato. Gianfranco Braghin, 32 anni, corso Francia 266. è in pantofole davanti alla televisione. Squilla il telefono: « Venga subito. Il suo magazzino sta andando a fuoco». Sospetta uno scherzo, ma l'interlocutore si fa riconoscere: è un inquilino dello stabile in cui si trova il deposito di carta di cui è comproprietario con il suocero, il cav. Marino Oliaro. Il commerciante corre a prendere l'auto e si precipita in corso Peschiera. Qui trova il fuoco già spento. Alcuni passanti e gli inquilini dello stabile si sono arrangiati senza neanche chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. Il signor Braghin si ferma a chiacchierare in casa del conoscente che lo aveva avvertito telefonicamente quando un nuovo allarme viene dato. All'interno del magazzino di carta si levano le fiamme. Anche questa volta l'incendio viene domato facilmente. Le norme di sicurezza prescrivono la presenza di un'intercapedine attorno ai magazzini di carta: si tratta, in pratica, di un doppio muro, Il piromane, dopo aver infranto un vetro, ha gettato alcuni batuffoli di cotone imbevuto di benzina oltre il primo muro. Questa volta arriva anche la polizia e un sottufficiale consiglia al signor Braghin di appostarsi perché con molta probabilità il piromane tornerà ancora. Il commerciante finge di allontanarsi e quindi torna nel magazzino e si nasconde. Alle 2 arriva un'automobile, ne scende un uomo che ha in mano una bottiglia di benzina e un tubo di gomma di quelli usati per collegare le cucine al rubinetto del gas. Gianfranco Braghin gli salta addosso, mentre l'uomo si divincola. Un vicino chiama la polizia. L'uomo viene identificato per Giuseppe Spagnoli. Nega di essere lui quello che prima ha tentato di incendiare il magazzino ma viene arrestato. «Quindici giorni fa — dice il cav. Oliaro — si è sposata una figlia di quel signore. Forse brindava ancora ed ha fatto una cosa di cui non si è reso conto. Da parte mia ritirerò la denuncia». Giuseppe Sputinoli, arrestato

Persone citate: Braghin, Gianfranco Braghin, Giuseppe Spagnoli, Giuseppe Sputinoli, Oliaro