Parlamento: l'assenteismo sta superando ogni limite di Alberto Rapisarda

Parlamento: l'assenteismo sta superando ogni limite Parlamento: l'assenteismo sta superando ogni limite Esempi clamorosi: alla Camera per il dibattito sulla Rai erano presenti 5 deputati; la relazione di Bonifacio seguita da 6 senatori - Galloni: "Troppo lavoro, i parlamentari non hanno il dono dell'ubiquità,, ROMA — Il caso dell'assen-' teismo di deputati e senatori dai lavori parlamentari è alla fine esploso, convincendo 1 presidenti delle due Camere a cercare una soluzione. Ieri mattina, il presidente del Senato Fanfani, trovatosi ad aprire la seduta davanti ad una aula vuota, ha fatto scrivere a verbale che è venuto il momento di «rivedere il regolamento-. Qualche ora dopo, il presidente della Camera Ingrao ha comunicato che per martedì prossimo ha convocato una conferenza dei capi gruppi parlamentari per discutere sulle assenze dei deputati. Sia Fanfani che Ingrao si sono decisi ad intervenire sul problema dell'assenteismo dei parlamentari dopo che i giornali avevano ultimamente dato conto al loro lettori di una serie di dibattiti importanti, disertati dalla quasi totalità di senatori e deputati. Al Senato, per esempio, mercoledì 8 novembre, la legge che stanziava 1.690 miliardi per i «fondi di dotazione» delle imprese a partecipazione statale è stata votata da otto senatori sul 322 eletti dai cittadini come propri rappresentanti. Martedì 14 novembre, alle 19. ad ascoltare il ministro della Giustizia Bonifacio che spiegava come nel suo ministero non ci siano complici delle «Brigate rosse-, c'erano sei senatori: tre comunisti, due democristiani e un demonazionale. Venti giorni fa si è verificato un caso simile a quello capitato ieri a Fanfani. Il presidente di turno, Tullia Carrettoni, ha chiuso la seduta alle 20,30 davanti al solo senatore Raniero La Valle. Il problema riguarda anche la Camera. L'ultimo caso notevole è della settimana scorsa. Si stava discutendo per la prima volta in Parlamento — e questo è un fatto «storico» — la relazione delia commissione di vigilanza sulla Rai-tv. L'oratore democristiano, Armella, si è lamentato con il presidente di turno, Scalfaro, perché ad ascoltarlo c'erano solo cinque colleghi su 630. La sconsolata risposta di Scalfaro è stata: non si lamenti, quando ho aperto il dibattito non c'era nessuno. Martedì 21 novembre, quando si è svolto il dibattito su una mozione per risolvere i problemi di Napoli, firmata da tutti e cinque i partiti della maggioranza (de, pei, psdi, psi, pri), erano presenti solo 45 deputati, di cui la maggior parte comunisti. Gli stessi deputati non si nascondono la situazione. Cosa succede al Parlamento? Chiediamo all'on. Mariano Rumor che sta sostando nel deserto corridoio di Montecitorio. Lui si guarda intorno e risponde: , «Non vedo dove sia-. Interviene polemico l'on. Andrea Borruso. de: «Questo è un acquario dove si viene a respirare una boccata d'aria, ma le decisioni che contano si prendono fuori. Di "centrale" a questo Parlamento è rimasta solo la posizione topografica-. I democristiani ammettono che l'assenteismo c'è e che le cause, secondo loro, sono almeno due: il dialogo diretto dc-pci ha svuotato il Parlamento delle sue funzioni; il deputato non ce la fa a venire più di due giorni la settimana a Roma con i soldi che guadagna attualmente. Galloni, presidente del gruppo dei deputati de, ha affrontato il problema con grande rilievo domenica scorsa sul «Popolo-. I deputati sono oberati di lavoro, debbono avere il dono della ubiquità dovendo essere presenti nei loro collegi elettorali, in aula,' e in una o più commissioni della Camera. «Sono rimasti in piedi vecchi metodi di parlamentarismo italiano- dice Galloni «che bloccano il lavoro dì un Parlamento me-1 derno-. I comunisti si sono sentiti punti nel vivo dalla critiche air-assenteismo» dei parlamentari. «Noi ci siamo sempre- è la conclusione di una analisi svolta dall'. Unità-, La situazione è diversa nelle commissioni, anche se non in tutte. E' qui che oggi si svolge il grosso del lavoro parlamentar» (si pensi all'esame del bilancio o alla riforma universitaria). Ogni deputato deve partecipare ad almeno una delle 14 commissioni della Camera, le quali a loro volta si articolano in comitati permanenti (attualmente 27) e ristretti (57) creati per accelerare le decisioni da prendere. Molto spesso, i parlamentari non sono in aula proprio perché impegnati in commissione. Alberto Rapisarda ' Preoccupata denuncia di Fanfani e Ingrao

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