Nel covo di via Juvarra soltanto tracce vecchie di anni (e quasi 2 milioni di lire)

Nel covo di via Juvarra soltanto tracce vecchie di anni (e quasi 2 milioni di lire) Si è giunti troppo tardi al rifugio di «Mara» Cagol Nel covo di via Juvarra soltanto tracce vecchie di anni (e quasi 2 milioni di lire) Lo smantellamento dei servizi antiterrorismo interruppe le indagini sugli acquisti di case effettuati dai brigatisti - Ma nell'appartamento di Nichelino nessuno ha più messo piede dal '75 Una chitarra; pochi vestiti lisi, strappati dai topi: banconote per un milione 800 mila lire; una raccolta non troppo ricca di riviste fra cui Panorama e l'Espresso, due panini ammuffiti, il contratto di vendita dell'appartamento firmato dal vecchio proprietario e da Antonia Arnoldi. falso nome di -Mara» Cagol. Le tracce lasciate dalle Br nella base scoperta in via Juvarra 21. a Nichelino, sono vecchie di anni, si perdono sotto una patina spessa di polvere e non sembrano condurre lontano. L'ultima base occupata da •Mara» Cagol. nella guerra al terrorismo non pare fornire grossi spunti per le indagini. Ma la domanda fatta, ieri mattina, a Palazzo di giustizia era come mai al covo si è arrivati soltanto dopo più di tre anni? Eppure la casa era stata acquistata con il consueto e vecchio sistema delle false generalità: Margherita Cagol, sotto il nome di Arnoldi' l'aveva comperata da un'impresa. Proprio andando a frugare negli archivi del catasto, polizia e carabinieri in un ragionevole periodo di tempo, erano riusciti a scoprire numerose basi acquistate dai brigatisti, almeno fino al '75, quando i clandestini decisero di cambiare il sistema che ormai non garantiva più sicurezza. Ma quelle ricerche cessarono, quasi all'improvviso. Per ragioni che non è facile capire il Nucleo speciale dei carabinieri, creato e diretto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, venne smantellato: da Torino gli uomini furono smistati in varie città: Milano, Padova, Bologna. Roma. Napoli. Anche i Nuclei Antiterrorismo della polizia vennero spazzati, quasi dall'oggi al domani, molti uomini dispersi in commissariati periferici. Furono adottate sigle nuove e inutili, arrivò la Digos. ma mezzi e preparazione rimasero quelli di un tempo, con la differenza che molti degli agenti in forza ai Nat (Nuclei antiterrorismo), ricchi di esperienza, finirono per lasciare il lavoro. Cosi il terrorismo ha avuto, per circa tre anni, campo libero. Brigate rosse, Nap, Prima linea, Azione rivoluzionaria. Squadre proletarie armate. Unità combattenti comuniste, altre cellule eversive hanno potuto riorganizzarsi, tessere più o meno indisturbate le proprie trame, progettare colpi, dall'-azzoppamento» di un capofficina, all'omicidio, al sequestro di Aldo Moro. Indagini separate, condotte in varie parti del Paese hanno finito per favorire l'eversione perché indagini separate hanno soltanto scalfito le organizzazioni. Alla memoria degli inquilini dello stabile di via Juvarra a Nichelino si affidano adesso gran parte delle speranze per uno sviluppo delle indagini. Al sostituto procuratore Burzio deve arrivare un rapporto dei carabinieri del Nucleo speciale e di Moncalieri che ieri hanno ascoltato tutti i condomini. Si cerca di frugare nella memoria per stabilire chi. in quei pochi giorni del giugno 1975 che seguirono l'acquisto e precedettero la morte di .Mara» oltre alla giovane era stato nell'appartamento. I carabinieri ricordano che della .brigata» comandata dalla donna aveva fatto parte, quasi con certezza, anche Prospero Gallinari, arrestato mesi prima dell'acquisto della casa, poi evaso e attualmente ricercato per la strage di via Fani e il sequestro Moro. L'appartamento, come la legge impone, verrà sequestrato. Si cerca di recuperare il tempo perduto, dunque, si mettono a fuoco situazioni. I magistrati che conducono le indagini sull'eversione rossa. Caselli, Laudi e Maddalena l'altro giorno si so no recati a Roma. Mara Cagol, la moglie di Curcio - Prospero Gallinari evaso dalle carceri di Treviso