Nessuna cambiale in bianco di Francesco Bullo

Nessuna cambiale in bianco Quarantamila lavoratori Fiat alle assemblee del contratto Nessuna cambiale in bianco Vogliono partecipare per contare di più - Tra i punti discussi: salario, riduzione d'orario, ambiente, controllo degli investimenti, visite mediche, prova Sedici assemblee in carrozzerìa. 16 alla meccanica. 12 alle presse, 25 nelle fonderie. 33 nella sede centrale: in totale centodue assemblee operaie alla Fiat con una partecipazione massiccia che ha raggiunto il tetto dei 40 mila lavoratori. Un andamento del dibattito 'Uniforme, sostanzialmente positivo, che ha dimostrato la voglia della gente di capire e di contare nella definizione della piattaforma'. Questo, in sintesi, il consuntivo del confronto sull'ipotesi di contratto presentata ieri in una conferenza stampa, al termine della prima tornata di assemblee dei metalmeccanici, dai responsabili della .5' lega Firn, zona Mirafiori». Tutti d'accordo, dunque? La risposta non è facile. Si tratta di un primo giro d'orizzonte, poi i delegati torneranno a sentire il polso della base all'inìzio di dicembre abbinando alle assemblee in fabbrica incontri nelle scuole, nei quartieri, con le forze politiche. La conclusione si avrà per Natale. Alla 5" lega, dopo questo primo giro di boa, sono comunque soddisfatti. «C'è la consapevolezza — ha detto Vizio — che la piattaforma contrattuale è complessa, che non si può risolvere tutto con un colpo di bacchetta magica, ma il dibattito ha cercato di approfondire i problemi senza schematismi precostituiti. Salvo rare eccezioni, gli interventi sono stati fatti a ruota libera, non condizionati dalla tessera sindacale che ognuno aveva in tasca-. Quali i temi più dibattuti? Volendo tentare una classifica, al primo posto viene il salario, seguito da riduzione d'orario, problemi dell'ambiente di lavoro, controllo degli investimenti e informazione, visite mediche per le assunzioni e nuovi criteri per il periodo di prova. La gente, allora, si preoccupa soprattutto della busta-paga? .Qualcuno ha proposto 50 mila lire di più — hanno risposto Dutto e Gambarella — ma si tratta di casi isolati. A differenza del passato, non esiste oggi una corrente salarialista che rispetto alla linea del sindacato propone "una lira di più". In realtà non è messa in discussione la piattaforma contrattuale, ma il rapporto tra salario e prelievo fiscale, lievitazione dei prezzi, svalutazione della lira'. In altre parole, emerge un'immagine di lavoratore maturo, cosciente, che vede in fabbrica e società un tutt'uno. 'La vera preoccupazione — ha insistito Vizio — venuta fuori dalle assemblee è sulla tenuta del sindacato, su quale potrà essere l'esito della battaglia più generale per una trasformazione della società». E sulla riduzione dell'orario? .Non c'è di certo entusiasmo — ha ammesso un delegato — soprattutto da parte di quei lavoratori che hanno fatto la battaglia della mezz'ora. Mi pare comunque che la base si sia resa conto che è un obiettivo importante per l'occupazione e per il Mezzogiorno, anche se non sarà facile sfondare l'opposizione delle forze economiche e la resistenza del padronato'. Altre perplessità sono state espresse in relazione alla prima parte del contratto (obiettivi politici, diritto ad un controllo su gli investimenti, diritto all'informazione): 'Alcuni si chiedono come ciò si possa tradurre in concreto. Sono dubbiosi, anche se proprio alla Fiat l'esperienza è stata positiva-. Se non c'è stata contestazione al •delegato», al «sindacalista», i responsabili della 5' lega non si nascondono tuttavia l'esistenza di una diffusa diffidenza per i risultati -mancati» dal sindacato negli ultimi due anni. Il clima è di attesa: i lavoratori non vo gliono firmare cambiali in bian co ai loro rappresentanti, non si affidano più alla delega, vogliono partecipare e contare di più. Francesco Bullo

Persone citate: Dutto, Gambarella, Vizio