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Un rapporto senza drammi Patti agrari (Segue dalla 1%pagina) martedì della prossima settimana: a partire da quella data si procederà a ritmo intenso fino alla fine. Nel frattempo i partiti della maggioranza cercheranno di superare le forti divergenze sorte su alcuni punti fondamentali della riforma. Se la de, come ha lasciato capire, abbandonerà la linea di intransigenza minacciata in un primo tempo, un compromesso sembra possibile purché sia fatto salvo — come sostengono le sinistre — il principio in base al quale mezzadria e colonia possono essere trasformate in affitto «a domanda delle parti», cioè in pratica automaticamente. Rimasto intatto questo punto si tratterebbe di offrire, anche per evitare accuse di incostituzionalità, un riconoscimento economico e normativo a quei proprietari che abbiano fatto notevoli investimenti sui propri terreni. I socialisti hanno fatto una proposta, che è condivisa an che dai comunisti. Ai proprie tari «particolarmente attivi» verrebbe concesso un affitto doppio rispetto a quello previsto dalla legge per una durata di otto anni, estendendo a loro favore il «premio di apporto strutturale» indicato dalla legge del 1975. I socialisti la ritengono una proposta «giusta e ragionevole-, ma sono piuttosto scettici sulla utilità di incontri fra gli «esperti» dei gruppi di maggioranza. «Il problema introdotto dalla de di nuove eccezioni al principio della trasformazione automatica dei contratti — ha dichiarato il responsabile del settore agrario del psi. on. Elvio Salvatore — è politico e tocca ai vicesegretari dei parliti risolverlo». Anche il compromesso proposto dai socialisti incontra, com'è del resto naturale, l'ostilità della Confagricoltura. «E' interessante — si sostiene — solo per questo motivo: implicitamente consentendo l'indennizzo, si riconosce che siamo in presenza di una espropriazione dell'impresa ogni qual volta il proprietario concedente abbia adempiuto ai suoi doveri di imprenditore. Vengono cosi vieppiù in evidenza le ragioni della sospetta incostituzionalità-. Gianfranco Franei