Ancora no alla donna sacerdote?

Ancora no alla donna sacerdote? Religioni e società di Lamberto Fumo Ancora no alla donna sacerdote? La questione del sacerdozio per le donne è il dirompente tema che sarà discusso nella seconda Conferenza internazionale per l'ordinazione femminile, fra il 10 e il 12 novembre a Baltimora, organizzata da gruppi americani di -femministe cattoliche» o. come esse preferiscono, -femministe ecclesiali». E' prevista la presenza di almeno quattromila partecipanti in maggioranza donne, teologhe, suore, ma anche sacerdoti e teologi maschi. Anche nella Chiesa Cattolica le pressioni per l'assoluta parità di funzioni fra uomo e donna si vanno facendo più acute, di pan passo con l'evoluzione dei tempi e del costume, che si rispecchiano nella marcia di rottura intrapresa con tenacia dal femminismo in generale. Il problema del sacerdozio per le donne è antico, ma solo da qualche anno è stato affrontato in tutte le Chiese cristiane. Cosi vi sono donnesacerdoti in molte denominazioni protestanti, come nella Chiesa Luterana, men¬ tre la Chiesa Anglicana ha recentemente deciso, in linea di principio, che non esistono ostacoli di natura dottrinaria per il sacerdozio femminile. Tuttavia questo riconoscimento ha provocato una mezza bufera fra gli anglicani: duecento pastori minacciano uno scisma e pochi mesi fa l'arcivescovo di Canterbury Coggan (che è il primate anglicano) e il presidente del sinodo degli Stati Uniti. John Allin. hanno scomunicato (cosa che non accadeva da quattro secoli) la -Chiesa anglicana dell'America settentrionale», costituita da un gruppo di pastori contrari al sacerdozio femminile. Da parte della Chiesa Cattolica la questione fu discussa anche nel Concilio, poi in due Sinodi mondiali dei vescovi, ma fu risolta in senso negativo da una Dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede, pubblicata il 27 gennaio 1977 (con la data 26 ottobre '76). Nel documento si sosteneva in sintesi che Cristo scelse come apostoli soltanto uomi¬ ni; che Cristo, primo sacerdote e capo della Chiesa, era uomo; di conseguenza, i sacerdoti che lo rappresentano dinanzi alla comunità e ne continuano la missione devono essere uomini e non donne. Né è possibile — secondo la Dichiarazione — parlare di discriminazione verso la donna perché l'eguaglianza non contrasta con la distinzione delle funzioni e perché il battesimo non dà diritto automatico agli ordini sacri che devono essere «autenticati» e assegnati dalla Chiesa. Questo «no» al sacerdozio femminile, a conferma del rifiuto sempre opposto dalla Chiesa Cattolica, provocò molte polemiche. Fra l'altro, vi furono le dimissioni di qualche teologo della Pontificia commissione biblica che si era pronunciata a maggioranza sulla inesistenza di dischi rossi dogmatici o dottrinali contro l'ordinazione delle donne. Anche il Codice di diritto canonico, nel canone 968. sancisce dal 1917 quando fu pubblicato: -Solo l'uomo validamente battezzato può ricevere l'ordinazione sacra». Le proteste furono molto ampie soprattutto negli Stati Uniti dove, dal 1974. operano movimenti femministi ecclesiali, con l'appoggio di molti preti, suore e di qualche vescovo. Questi gruppi fanno capo alla «Women's Ordination Conference». costituita il 14 dicembre 1974 dalla teologa statunitense Mary Lynch (34, Monica Street. Rochester N.Y. 14619 Usa. A Milano ha sede il «Gruppo per la promozione della donna», via S. Antonio 5). Ventitré teologi della facoltà teologica dei gesuiti a Berkeley scrissero al delegato apostolico il 16 marzo '77 motivando perché criticavano la Dichiarazione vaticana. Sono i principi ai quali si richiama la Conferenza di Baltimora: a) La S. Scrittura non permette affatto di risolvere la questione una volta per tutte; b) I testi patristici addotti alla Dichiarazione sono tutt'altro che convincenti e. comunque, non offrono -un consenso unanime dei Padri della Chiesa» ; c) La Dichiarazione concepisce la Tradizione come trasmissione inflessibile del passato, senza tener conto degli sviluppi vitali della dottrina e dei segni dei tempi; d) Il segno sacramentale per agire -in persona Christi» va individuato nella persona umana piuttosto che nella sessualità maschile e femminile; e) Peri discriminare le donne, cioè, un gruppo di fedeli, occorrerebbero -prove incontrovertibili.. Il problema ha riflessi anche ecumenici e psicologici. Paolo VI disse chiaro all'arcivescovo di Canterbury che il sacerdozio femminile nella Chiesa Anglicana avrebbe' ostacolato il processo unitario da anni bene avviato. Un'inchiesta Gallup ha accertato negli Stati Uniti che i favorevoli al sacerdozio femminile da ventinove ogni cento del '74 sono saliti a quarantuno nel '77 e la tendenza all'aumento continua. La Conferenza di Baltimora ha grande rilievo non solo per la Chiesa Cattolica.

Persone citate: Christi, Concilio, Gallup, John Allin, Lamberto Fumo, Mary Lynch, Monica Street, Paolo Vi, Rochester N.y.

Luoghi citati: America, Baltimora, Berkeley, Milano, Stati Uniti, Usa