I carabinieri arrestano undici studenti e operai per associazione sovversiva e detenzione d'armi

I carabinieri arrestano undici studenti e operai per associazione sovversiva e detenzione d'armi Dopo una operazione a larghissimo raggio con l'impiego di centinaia di uomini I carabinieri arrestano undici studenti e operai per associazione sovversiva e detenzione d'armi Tra loro un membro del direttivo provinciale della Fim-Cisl, 2 ragazze e uno studente che abitavano nella stessa casa di via Pinelli definita dagli inquirenti «base logistica» -1 militari sono giunti all'identificazione del «collettivo» dopo la perquisizione di una baita sopra Coazze C'erano 2 ricetrasmittenti, manuali per costruire bombe, 2 ordigni rudimentali, una pistola e un fucile - Un altro giovane è ricercato Gli appartenenti ad un collettivo studentesco che gli inquirenti definiscono .mollo vicino all'area di "Autonomia Operaia"» sono stati arrestati ieri notte dai carabinieri del Gruppo di Torino nell'ambito di una vasta operazione che ha mobilitato da domenica centinaia di uomini da cui sono state controllate 1400 auto e identificate più di 2 mila persone. Sono 11 i giovani (un altro è ricercato per gli stessi motivi) ai quali la Procura della Repubblica, nell'emettere l'ordine di cattura, ha già contestato i reati di associazione sovversiva, fabbricazione di ordigni esplodenti e detenzione abusiva di armi e di munizioni comuni e da guerra. Fra di essi c'è un membro del direttivo provinciale della Fini Cisl. Francesco Pinzali. 25 anni, via Pinelli 23. delegato della bulloneria Litmat. strada Delle Cacce. Ecco i nomi degli altri arrestati : Luciano Chiodo Picone. 25 anni, studente, via Pinelli 23; Claudio Saettone. 25 anni, operaio, via P. Belli 50 : Enzo Maresti. 24 anni, studente, via Principi d'Acaja 20: Biagio Nicosia. 27 anni, operaio, corso Giulio Cesare 12: Antonio Franchina. 23 anni, operaio, via Bussoleno 23: Arcangela Di Cesare. 26 anni, studentessa, via Genovesi 15: Cristina Gulinelli. 23 anni, maestra elementare, corso Peschiera 356: sua sorella Giuliana. 25 anni, anch'essa insegnante. Laura Speranza, 24 anni, studentessa, via Pinelli 23 e Paola De Mori. 23 anni, studentessa, via Pinelli 23. Il ricercato è un operaio di cui i carabinieri conoscono solo parzialmente le generalità: Antonio Colonna. Altre tre ragazze erano finite in caserma ma il magistrato non ha ritenuto di trasformare il fermo in arresto e le ha rila- sciate prima che scadessero i termini del fermo di polizia giudiziaria. Sono Domenica Micale, 26 anni. Fedelina Maria Scarsi. 25 anni e Rosa De Cesare anch'essa venticinquenne. Il «collettivo», secondo i carabinieri, aveva come base una baita sulle montagne di Coazze, borgata Re Inferiore, e affittata da tempo dal sindacalista. L'hanno trovata dopo avere perquisito una trentina di casolari: era chiusa ma. forzata la porta, all'interno hanno scoperto due bombe rudimentali, un fucile da caccia cai. 9. una pistola cai. 22. parti di moschetto mod. 91 38. una pistola lancia¬ razzi, due maschere antigas, due rice-trasmittenti. schizzi e istruzioni per costruire armi e bombe, giornali dell'ultrasinistra come -Bandiera Rossa». -Aranti Popolo». -Resistenza continua» e manifesti firmati da Lotta continua e altri documenti che ora sono al vaglio. Alla baita, i militari sono arrivati attraverso una serie di segnalazioni fatte dai valligiani che riferivano di avere sentito a più riprese colpi di arma da fuoco. -Si esercitavano?» si chiedono adesso gli ufficiali del Gruppo di Torino. La risposta ci sarà nei prossimi giorni quando i carabi¬ nieri avranno esaminato tutti i documenti sequestrati nelle abitazioni degli arrestati e fattoa completa luce sull'attività politica del «collettivo.. La scoperta dell'intera organizzazione del collettivo è partita dall'identificazione dell'uomo che affittava la baita. Nel corso della notte gli investigatori hanno fatto irruzione, contemporaneamente, nelle case degli operai e degli studenti, trovando altro -materiale interessante» e altri schizzi per confezionare ordigni esplosivi. A Torino il gruppo aveva, dicono i carabinieri, una seconda base logistica. L'alloggio di Pao¬ la De Mori, via Pinelli 23 e di proprietà del padre, una persona benestante originaria di Cossano Belbo (Cuneo). Da tempo nell'alloggio vivevano, con la studentessa. Francesco Pinzali. Luciano Chiodo Picone e Laura Speranza. Anche qui i militari hanno sequestrato documenti e giornali. Tutti i giovani, condotti in caserma, l'altra notte sono stati dichiarati in stato di fermo di polizia giudiziaria per associazione sovversiva e detenzione di armi. Meno di 24 ore dopo, cioè ieri sera, il magistrato ha emesso l'ordine di cattura in base ad un lungo e dettagliato rapporto presentato dal comando di Gruppo dei carabinieri di Torino. Tutti gli arrestati sono incensurati e fino a ieri erano sconosciuti nel mondo degli estremisti torinesi. Per questa ragione gli investigatori temono di incontrare molte difficoltà nel fare luce sull'attività politica del collettivo. «Non sappiamo quasi nulla di loro — ha detto un ufficiale — e lavoriamo solo sulla base del materiale raccolto. Non siamo neppure certi della loro posizione nell'ambito delle organizzazioni clandestine die operano nella nostra zona». Le sorelle Giuliana e Cristina Gulinelli, di 25 e 23 anni, maestre elementari, sono finite in carcere con Claudio Saettone, Biagio Nicosia e Antonio Franchina Gli studenti: Arcangela Di Cesare, Luciano Chiodo-Picone, Paola De Mori, Enzo Maresti e Laura Speranza sono stati arrestati dai carabinieri

Luoghi citati: Coazze, Cossano Belbo, Torino