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Una legge che tutela la natura Una legge che tutela la natura La legge regionale «Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale», respinta in un primo tempo dal governo, è stata ora approvata dopo le modifiche portate dal Consiglio regionale. La legge si articola in varie direzioni: tutela degli ambienti lacustri e fluviali, dei boschi, di particolari specie agricole e animali. Funghi: La raccolta è consentita per una quantità non superiore ad un chilo al giorno per persona salvo particolari deroghe che possono essere stabilite dai Comuni, soprattutto per i residenti per i quali la raccolta costituisce fonte di reddito. Tartufi: la data di raccolta è fissata ogni anno dal presidente della giunta regionale, con proprio decreto. Prodotti del sottobosco: possono essere raccolti lamponi (kg 1): fragole (kg 1): mirtilli (kg 1): more (kg 1): bacche di ginepro (kg 0.2); muschio (kg 0.3). Speciali norme tutelano la formica «Rufa». alcune specie di anfibi, lumache (24 al giorno dal 10 settembre al 1 marzo), rane (un chilo al giorno, cattura vietata dal 1 dicembre al 30 giugno): è vietata la pesca di gamberi d'acqua dolce. . Sanzioni: da 10 mila lire a un milione, elevabile a 5 milioni nel caso di scarichi di rifiuti in prossimità di fiumi o laghi o in caso di inquinamento da idrocarburi. La legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. -Da quel momento — dice il presidente della giunta regionale. Viglione —saremo in grado di rispondere in modo adeguato alla necessità di una globale e puntuale difesa dell'ambiente naturale e di una regolamentazione chiesta soprattutto dalle popolazioni locali nella raccolta di fruttiodi animali selvatici-. Prosegue Viglione: «Con questa legge la Regione fissa le direttrici più importanti da seguire per raggiungere lo scopo che tutti vogliamo: la difesa dell'ambiente nelle sue varie componenti, per migliorare la qualità della vita-.