Messaggio di Pertini alle Forze Armate

Messaggio di Pertini alle Forze Armate Per la celebrazione del 4 novembre Messaggio di Pertini alle Forze Armate ROMA — Per celebrare il sessantesimo anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale e la tradizionale giornata delle Forze armate, il Capo dello Stato e il ministro della Difesa partecipano oggi alle cerimonie in programma a Vittorio Veneto e a Rcdipuglia. Per la ricorrenza, il Presidente della Repubblica ha inviato il consueto messaggio alle Forze armate. Dopo aver ricordato la storia italiana di questi sessant'anni, segnati da due guerre mondiali, dalla lotta al fascismo e dalla rinascita della libera democrazia, Pertini avverte: .Abbiamo progredito, ma non per questo dobbiamo guardare al nostro presente con soddisfatto compiacimento: urgenti e gravissimi sono i problemi che ancora ci assillano. Gravi sono i pericoli che minacciano la nostra giovane democrazia». Al giovani che servono la patria in armi, Pertini cita la Costituzione che .ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»; li definisce -figli di uno Stato democratico che pure tra tante difficoltà e ostacoli si sviluppa, si espande anche nelle istituzioni della difesa nazionale» e, a questo proposito, parla della nuova legge sulla disciplina militare come .immissione nelle Forze armate di spirito partecipativo che dovrà presto dare i suoi frutti». Un messaggio analogo è stato Inviato, com'è tradizione, anche dal ministro Ruffini, che cosi conclude: «Voi giovani alle armi, che assolvete ad un obbligo dichiarato sacro dalla Costituzione repubblicana, ricordate che questo dovere si ricollega idealmente e concretamente al vostro avvenire di cittadini e, perciò, al vostro impegno civile e democratico».

Persone citate: Pertini, Ruffini

Luoghi citati: Roma, Vittorio Veneto