Due aziende italiane sette inchiesta per lo scandalo dell'americana ITT di Ennio Caretto

Due aziende italiane sette inchiesta per lo scandalo dell'americana ITT Denuncia della «Security and Exchange Commission» americana Due aziende italiane sette inchiesta per lo scandalo dell'americana ITT La multinazionale americana, implicata nei «golpe» che portarono alla caduta di Allende, è sotto inchiesta per «corruzione di pubblici ufficiali e funzionari d'azienda, frodi fiscali» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Un altro •scandalo Lockheed», che coinvolge nove Paesi tra cui l'Italia, è venuto alla luce a Washington. Ne è protagonista non più la grande industria aeronautica, ma la ITT, la multinazionale delle telecomunicazioni, già accusata di aver finanziato tra il '70 e il '72 una serie di vani tentativi di golpe contro Allende in Cile. Denunciando lo scandalo, la Security and Exchange Commission, l'organo di controllo della finanza americana, ha accusato d'illeciti due ditte italiane, la «Fabbriche Riunite Way Assauto» di Asti e il Gruppo Gallino. Altre aziende e alcune personalità politiche potrebbero però esservi implicate. Nel rapporto della «Sec» non si fanno i nomi dei presunti responsabili, né si parla di partiti. Ma un alto funzionario da noi interrogato non ha escluso che «delle identità vengano rivelate nei prossimi mesi». Esse sono temporaneamente protette dal segreto istruttorio. La denuncia della Security and Exchange Commission contro l'ITT è per •corruzione di pubblici ufficiali e funzionari d'azienda, violazione di leggi valutarie e frodi fiscali* all'estero, nel quinquennio '70-'75. Delle sedici pagine del rapporto depositato in tribunale, due riguardano l'Italia. In esse la «Sec» afferma che nel '71 la ITT acquistò la «Fabbriche Riunite Way Assauto*, che produce componenti di automobili, per venti milioni di dollari, denunciando però ventidue milioni sul contratto. *La precedente proprietà gonfiò le spese con fatture false*, è scritto nel rapporto, «e ritirò una somma imprecisata come compenso addizionale*. Secondo la Security and Exchange Commission, fu creato un 'fondo nero di garanzia* nell'eventualità che il fisco scoprisse *la transazione irregolare*. • Questa prassi alla Way Assauto continuò poi con la ITT*. La «Sec. aggiunge che la precedente proprietà impiegò i 20 milioni di dollari nell'acquisto della società assicuratrice Hartford Fire, appartenente alla stessa multinazionale. La denuncia aggiunge che la ITT si avvalse di una sussidiaria del Liechtenstein, la Micus Immobiliar und Finanzierungs Anstalt, per trasferire dall'Italia 'Centinaia di migliaia di dollari, in violazione delle leggi valutarie, nel corso di altre operazioni*. Nel '74, il Gruppo Gallino, affiliato italiano della medesima ITT, avrebbe depositato 611 mila dollari in contanti sul conto svizzero della compagnia del Liechtenstein, anche allo scopo di evadere le tasse. Analogamente si sarebbe comportata una filiale spagnola, la Gallital Iberica. Un alto funzionario della ITT da noi interpellato ha rifiutato ogni commento, sottolineando che la multinazionale respinge «parte delle accuse*, e in ogni caso deve proteggere la segretezza dei propri rapporti con le aziende e i governi stranieri. Lo scandalo è stato scoperto tre anni fa, quando la «Sec. ha appurato che la ITT nascondeva agli azionisti ta¬ luni pagamenti all'estero. Avuto sentore delle indagini, la multinazionale ha reso pubblici, quello stesso anno, versamenti di quasi quattro milioni di dollari in Algeria, nelle Filippine, in Indonesia, Iran, Italia, in Messico, in Nigeria e in Turchia oltreché in Cile, -al fine di migliorare le prospettive d'affari e le relazioni internazionali*. La cifra è stata portata successivamente a otto milioni e settecèntomila dollari. La «Sec tuttavia non si è data per vinta, e nel '77 è ricorsa alla magistratura. Fallito un tentativo della ITT di bloccare l'azione legale tramite la Corte Costituzionale, il giudice Hart, del distretto di Washington, ha accolto e pubblicato la denuncia. La Security and Exchange Commission attribuisce alla multinazionale delle telecomunicazioni •guadagni di centinaia di milioni di dollari con la corruzione*. Le operazioni in Europa erano dirette dalle sedi newyorkesi di tre sussidiarie straniere, la Bell Telephone belga, la ITT Standard svizzera e la Standard Electric Lorentz tedesca. Al giudice Hart la «Sec ha chiesto un'ingiunzione e una multa di centomila dollari al giorno affinché la ITT le consegni i veri documenti sui pagamenti illeciti all'estero, e affinché sostituisca il consiglio di amministrazione con funzionari estranei alla vicenda. La ITT si è opposta e probabilmente trascorreranno alcune settimane prima che il magistrato awii il processo e ascolti le parti. Ennio Caretto

Persone citate: Allende, Assauto