Teng Hsiao-ping ad Ossola di Natale Gilio
Teng Hsiao-ping ad Ossola Teng Hsiao-ping ad Ossola (Segue dalla l'pagina) lungo termine concesso dai giapponesi. Ma se la Cina vuole aprirsi alla cooperazione economica e finanziaria con tutti i Paesi industrializzati, resta pur sempre, ha fatto capire Teng. molto attenta al problema dei prezzi e della qualità. In questo contesto la visita di Ossola, l'offerta finanziaria di un miliardo di dollari, potrebbe porre l'Italia in una posizione di grande rilievo. • La cooperazione tra i nostri due Paesi — ha concluso infatti Teng — sta prendendo un avvio molto diverso dal passato. Sono certo che quando il ministro per il Commercio Estero Li Chìang verrà in Italia all'inizio del prossimo anno, potrà firmare un impor- | tante accordo di cooperazione | economica». Il nostro ministro del Commercio con l'Estero, dopo l'incontro con Teng, ha visto a lungo il vice ministro dell'Industria Meccanica Hsian Nari, con il quale ha discusso i vari aspetti della trattativa con la Fiat per la fornitura di un complesso integrato per la I produzione di trattori e moto- i ri, per un valore complessivo I indicato in seicento milioni di ! dollari. Il responsabile cinese, ri- i cordando che in questi giorni è in visita a Torino il ministro dell'Industria Meccanica Chou Zi-yan. ha sottolineato la forte concorrenza straniera in questo particolare settore, soprattutto da parte degli americani. Ossola, ha però ricordato l'importanza di avvalersi del¬ l'esperienza di un'impresa come la Fiat che ha costruito complessi integrati in tutto il mondo e quindi particolarmente indicata, data la sua flessibilità operativa, per le necessità del mercato cinese. I cinesi hanno riconosciuto la validità della tesi di Ossola, indicando la Fiat come una delle poche industrie mondiali in grado di offrire «pacchetti' completi ed estendibili nelle prospettive di sviluppo dell'economia cinese in settori paralleli come quelli dei camion e dell'automobile. Piuttosto lontane, invece, appaiono per il momento le trattative per le altre imprese italiane, tra cui l'Eni, la Finsider e l'Enel, che potrebbero comunque accelerarsi per l'effetto della disponibilità di credito aperta dall'Italia. Natale Gilio
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