Deludono i blucerchiati, solo zero a zero A Marassi premiato il gioco della Samb

Deludono i blucerchiati, solo zero a zero A Marassi premiato il gioco della Samb Deludono i blucerchiati, solo zero a zero A Marassi premiato il gioco della Samb I marchigiani, con una prova dignitosa, hanno bloccato la squadra di casa, irretita in una manovra troppo elaborata - Fischi del pubblico DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — Lo sciopero attuato dai fotoreporters genovesi impedirà ai tifosi più tiepidi, quelli cioè che non hanno voluto assistere alla « prima » della Sampdorla, di mangiarsi i pugni dalla rabbia. Non vedranno mai infatti le immagini della loro squadra che ha iniziato in tono dimesso la sua avventura in serie B. L'ha bloccata sullo 0-0 la Sambenedettese del « mago » marchigiano Tribuiani. grazie ad una prova dignitosa, e niente più, sufficiente comunque a far franare sul nascere le ambizioni dei blucerchiati. Il tecnico genovese Canali ha messo subito le mani avanti dichiarando che mai si era sognato di pronosticare la Samp tra le aspiranti alla vittoria finale c che quindi il risultato di parità non lo stupisce, a conferma che il torneo di serie B sarà quest'anno imprevedibile come da lui preannunciato. Canali, che non abbandona mai neppure un attimo la sua parte di pessimista inguaribile, non deflette dalla sua linea ma tutti dalla Sampdoria si aspettano francamente qualcosa di più concreto. La squadra ha fallito clamorosamente la prova sotto tutti gli aspetti. Non valgono quindi le assenze di Chiorri (che »!>« ha ancora firmato il contrilto) e dì De Giorgìs, infortunato, per giustificare Lìppi e compagni che al primo contatto con una squadra con le tipiche caratteristiche della serie B. hanno impattato senza speranza al punto da irritare i tredicimila fedelissimi convenuti a Marassi che a tratti l'hanno sonoramente fischiata. Quali i mali di questa squadra? Concesso come attenuante il fatto che siamo ad inizio stagione e che quindi solo ora con gli impegni che contano veramente si potranno dare gli ultimi ritocchi al gioco, resta la realtà di una squadra lenta e alla perenne ricerca della manovra elaborata per mettere le due punte. Bresciani e Chiarugi, in grado di segnare. Il centrocampo ha macinato gioco a volontà, ma i vari Orlandi, Re. Tuttino non sono mai riusciti a mettere a centro area palloni « puliti », accentrando sempre troppo l'azione, per nulla evitati dalle due punte che continuavano a pestarsi i piedi a vicenda. La manovra infatti non ha mai trovato veri sbocchi sulle fasce laterali dove solo a tratti andava ad inserirsi il preziosissimo terzino Talami e da dove Chiarugi faceva partire cross a ripetizione che erano regolarmente preda della difesa marchigiana. E' chiaro a questo punto che i blucerchiati, se costretti ad attaccare in massa, si troveranno in perenne difficoltà, mentre è probabile che ir. trasferta, ritirandosi nella propria metà campo, ed agendo in contropiede, la manovra potrebbe scorrere vìa più fluida. Considerazione che potranno avere pronta verifica fin da domenica a Foggia. Nell'esaminar e l'opaca prova della Sampdoriu non si possono dimenticare i meriti della Sambenedettese, venuta a Genova per strappare il classico punto e quindi perfettamente soddisfatta. La squadra di Tribuiani ha mostrato le sue intenzioni guardinghe schierando all'ala il terzino Sanzone e chiudendosi poi nella sua metà campo, lasciando all'anziano, ma sempre valido, Chimenti e a Bozzi il compito, se non proprio di cercare la via del gol, almeno di disturbare i difensori genovesi. Nella ripresa, quando la possibilità di portare a casa un punto si concretava sempre più, la tattica prudente dei marchigiani si è ancora più accentuata, al punto che solo Chimenti si azzardava a superare la metà campo avversaria. Ora di squadre come la Samb i liguri ne troveranno a bizzeffe di qui alla fine della stagione e quindi gli spettatori di Marassi dovranno rassegnarsi a spettacoli poco edificanti, a meno che strada facendo Canali non trovi il modo di dare maggiore respiro alla manovra dei suoi che, altrimenti, resteranno inesorabilmente soffocati partita dopo partita. La Sampdoria ha indirizzato pochi tiri verso la rete ospite (In pratica solo uno è finito nello specchio della porta avversaria) e quei pochi sono stati tutti frutto di spunti isolati mai di una azione corale. Al l.V c'è un centro di Ferroni, Chiarugi fa « ponte » per Bresciani che è preceduto in extremis da Meloltl. Al 23' ci prova Orlandi, ma Pigino è lesto ad alzaru in angolo la secca botta. Più nulla fino al 35' quando si rende pericolosa la Sambenedettese con un colpo di testa di Bozzi che finisce a lato di un soffio. In inizio di ripresa subito tre fiammate blucerchìate, scaturite dalla rabbia maturata nell'intervallo negli spogliatoi. Al 46' Bresciani spedisce a lato un centro di Chiarugi da buona posizione: al 47' ancora Bresciani impegna Pigino in una difficile deviazione in angolo su palla ricevuta da Chiarugi autore di una funambolica rovesciata: infine al 48' un errore di Cavazzini favorisce l'inserimento di Chiarugi che però spara sopra l'incrocio dei pali. Il resto è senza storia. La partita torna ad incanalarsi su binari di assoluta mediocrità e non vale a farle riprendere vita all'85' una conclusione, ancora a lato, di Tuttino, che rende anzi ancora più cocente la delusione dei tifosi sampdoriani. Fabio Vergnano SAMPDORIA: Garello, Arnuzzo, Talami, Ferroni, Lippi, Rossi. Bresciani, Orlandi. Re, Tuttino, Chiarugi. SAMBENEDETTESE: Pigino. Catto, Cavazzini, Melotti (dal TO' Bacci). Bogoni, Marchi, Sanzone. Giani, Chimenti, Catania, Bozzi. Arbitro: Reggiani.

Luoghi citati: Catania, Foggia, Genova