Alunni (con operazione segreta) trasferito e "isolato,, a Roma

Alunni (con operazione segreta) trasferito e "isolato,, a Roma Rinchiuso sabato sera nel carcere di Regina Coeli Alunni (con operazione segreta) trasferito e "isolato,, a Roma Nella Capitale gli inquirenti impegnati a "decifrare" una ventina di numeri telefonici che il presunto terrorista aveva appuntati su un'agenda che gli è stata sequestrata - C'è una relazione tra le vacanze estive del giovane a Tropea e il recente rapimento avvenuto in Calabria? ROMA — E' stato trasferito sabato sera in gran segreto, con un'operazione «pulita» guidata dai carabinieri: Corrado Alunni è arrivato alle 19 e 30 ed è stato rinchiuso in isolamento nel carcere di Regina Coeli. La magistratura romana è stata avvertita a cose fatte, grazie ad una specie di black-out che è ormai calato perfino tra gli inquirenti. Da domani, a Roma, si apre una settimana importante per definire il ruolo di Alunni nell'affare Moro: il giovane è indicato in un ordine di cattura emesso nell'aprile scorso come un brigatista sospettato di aver fatto parte del «commando» che rapì il presidente democristiano. Ci sarebbero a suo carico tre testimonianze, ma i riconoscimenti sono avvenuti su vecchie foto e gli inquirenti non nutrono ottimismo per il prossimo appuntamento. Attraverso un vetro i tre testimoni ripeteranno la «ricognizione»; ma viste le foto all'epoca e, adesso, scrutato Alunni in televisione e sui giornali, quale reale valore possono avere questi confronti? La magistratura è pessimista e lo dimostra il fatto che i giudici istruttori hanno preferito attendere prima di confermare il provvedimento della procura dell'aprile scorso con un nuovo mandato di cattura, tuttora non emesso. A parte il capitolo della «partecipazione» di Alunni al rapimento Moro, dovrà essere affrontato il secondo quesito. Alunni è o non è un brigatista? Il materiale «documentario» sequestrato a Milano in via Negroli e in via Meizo non è ancora giunto sul tavolo dei giudici romani. Appena sarà a disposizione, si dovrà stabilire se Alunni fosse soltanto un «ragioniere» dei cento fiori della lotta armata, che annotava le uscite e le entrate di una complessa amministrazione o anche un teorico della ricomposizione dei vari gruppi sotto un'unica organizzazione come le Briga¬ te rosse. Un problema non facile da dipanare. Fino a questo momento l'unico dato certo è che Alunni appartiene a «Prima linea», un gruppo fautore della lotta armata, ma in profondo dissenso con lo slogan delle bierre che pulita ad «attaccare il cuore dello Stato» con azioni del tipo dell'affare Moro. «L'arresto di Corrado Alunni è senz'altro molto utile per le indagini che sui gruppi del "partite armato" possono essere svolte a Roma e in Calabria a caccia dei "fiancheggiatori" delle bierre», fanno notare gli inquirenti. Al centro della ricerca c'è l'arsenale sequestrato in via Negroli. Da dove provenivano quelle armi? Dal mercato nero legato alla mala oppure si tratta di pistole e fucili acquistati regolarmente nelle armerie con permessi falsificati? Nella base Bierre di via Gradoli ne fu ritrovato uno rilasciato dalla questura di Roma a un nome sconosciuto. La «pista delle armi» è considerata importante e il perito balistico, Ugolini, aveva già compiuto la settimana scorsa un viaggio a Milano per effettuare i primi esami. Oltre alle armi, un canale interessante è quello dei soldi. Due banconote «sporche» sono state trovale nell'appartamento milanese di Alunni. Bierre e Nap non sono mai stati estranei alla «strumentalizzazione» dei sequestri di persona a scopo di finanziamento e, dopo il rapimento del marchese Bernardo Toraldo avvenuto nei pi-essi di Tropea sabato scorso, la Calabria ha acquistato un nuovo interesse per le indagini. In un agrumeto di Santa Domenica di Ricadi dello zio di Bernardo, Edoardo Toraldo, Corrado e Marina Zoni avevano affittato una stanza dove hanno trascorso un'intero mese. Già sulla vacanza al mare del giovane pesava l'interrogativo se l'agosto fosse stato dedicato tutto al sole, oppure anche ad incontri di «lavoro politico». Adesso, considerati gli stretti rapporti che legano Bernardo allo zio Edoardo Toraldo, si affaccia l'ipotesi che il rapimento del giovane non sia del tutto estraneo al mondo «contattato», magari solo per ragioni di «riciclaggio» da Alunni in Calabria. Il giudice romano Ferdinando Imposimato ha già in programma una seconda trasferta a Tropea. A Roma, infine, gli investi¬ gatori sono impegnati a «decifrare» una ventina di numeri telefonici che Alunni aveva appuntati su una sua agenda come recapiti nella capitale. Silvana Mazzocchi li brigatista Alunni e la maestra bolognese Barbara Azzaroni ricercata come teste