Un cacciatore morto d'emozione un altro viene ucciso dal fratello

Un cacciatore morto d'emozione un altro viene ucciso dal fratello Segnata da disgrazie l'apertura in quattro regioni Un cacciatore morto d'emozione un altro viene ucciso dal fratello Altre 23 persone sono finite in ospedale per varie ferite riportate durante le prime "battute": alcune sono gravi - Spesso gli sparatori si sono dati alla fuga - Un uomo colpito agli occhi Morti e feriti hanno scandito, inevitabilmente, l'apertura della caccia in Veneto, Toscana, Sardegna e Piemonte. Le vittime sono due, all'ospedale son finiti in venti in qualche caso impallinati da cacciatori che si son dati alla fuga. Altre tre persone sono state colpite in Emilia. Centoventimila doppiette, all'alba, sono scese in campo in Piemonte: la caccia è aperta fino al 24 dicembre, la chiusura è anticipata al 14 nelle zone faunistiche delle Alpi. I cacciatori potranno scegliere di sparare tre giorni alla settimana, tranne il martedì e il venerdì. Esistono limitazioni per la selvaggina stanziale e per quella migratoria. Altre centoventimila cacciatori sono usciti all'alba dalle proprie case nel Veneto. In Sardegna, per la prima volta quest'anno, è stato stabilito il numero dei « capi » che potrà abbattere ciascun cacciatore: non più di quattro fra pernici e lepri. NeKe campagne di Treviso un anziano elettricista, Italo Pivato, 66 anni, di Merlengo,è morto sembra per Temo-zione di veder passare davan-ti alla doppietta una lepre. caccia, un po' dappertutto con feriti, alcuni in modo se Era in attesa della preda in una buca da circa un'ora; quando l'animale è balzato davanti al nascondiglio non ha fatto fuoco. Alcuni amici, appostati poco lontano, sorpresi, lo hanno chiamato, poi sono accorsi nella canaletta. L'elettricista rantolava. Portato all'ospedale di Treviso, è morto al pronto soccorso: secondo un primo esame, avrebbe causato il decesso « una forte emozione ». Un impiegato dell'Enel, Giovanni Ermini, 42 anni, di Loro Ciuffena, in provincia di Arezzo, è stato invece ferito mortalmente da un colpo partito accidentalmente dal fucile del fratello. Erano le otto, l'uomo, con il suocero e il fratello, Gino, 37 anni, batteva la campagna attorno a Montevarchi. A un tratto in mezzo a un campo hanno sccrto un fagiano. I cacciatori hanno imbracciato le armi, ma il fucile è sfuggito dalle mani di Gino Ermini. La rosa dei pallini ha preso in pieno il fratello, che è morto all'ospedale di Montevarchi. Altri ventitré incidenti di rio. Dieci sono rimasti colpiti nella zona di Empoli, uno di costoro rischia di rimanere cieco. Due incidenti nell'Astigiano. A Callianetto, Massimo Bianco, 37 anni, genovese, è scivolato in un fosso ed è stato medicato all'ospedale: guarirà in dodici giorni. Ferito anche Livio Giacomello, torinese. Per una « rosa » di pallini che lo ha raggiunto alla parte destra del corpo, Andrea Massa, 45 anni, Lequio Beria (Cuneo), via Roma 41, è ricoverato all'ospedale di Alba: guarirà in 20 giorni. Da un cacciatore che è scomparso sono stati feriti due fratellini di Novara, Marco ed Enrico Gentini, 11 e 12 anni, via Mossotti 10. Marco è stato raggiunto al labbro, il fratello al braccio. Guariranno in pochi giorni. Nell'Alessandrino, invaso da diecimila « doppiette », due feriti: Ezio Cuttica, 43 anni, di Novi Ligure, via Principe Lucedio 20, guaribile in tre settimane per pallini al volto; Eliseo Massarino, 48 anni, di Castelceriolo: dieci giorni per lesioni al volto. Presso Crescentino è stato colpito Michele Rigat, torinese; a Gavi Ligure l'impiegato Eugenio Zanoni, 31 anni, di Rapallo, mentre correva dietro a un fagiano, è stato raggiunto al volto e al corpo da una «rosa» di pallini sparata da un cacciatore che si è poi dato alla fuga: ne avrà per venti giorni. A Carpeneto un auto ha travolto un cacciatore milanese, Aldo Milani, 55 anni: era sul ciglio della strada e tentava di fermare qualche macchina per chiedere informazioni sulla zona migliore per cacciare quando è stato travolto dalla 126 di Giacomo Ravera, 27 anni, Montaldo Bormida. E' in prognosi riservata all'ospedale di Alessandria. Feriti anche in Emilia. Sulle colline fra Bologna e Impla sono stati colpiti da cac- datori rimasti sconosciuti Federico Feriotto, 24 anni, raggiunto al piede, e Marcello Moretto, 54 anni, colpito alla testa. Guariranno in due mesi. Sulle colline di Imola, invece, Vincenzo Grementieri, 62 anni, è caduto in una scarpata. All'ospedale di Imola guarirà in 20 giorni.