Mezza Italia ha visto gli Ufo dispettosi C'è poco da ridere: ci pensi la scienza di Bruno Ghibaudi

Mezza Italia ha visto gli Ufo dispettosi C'è poco da ridere: ci pensi la scienza Svegliavano con lame di luce tranquilli cittadini Mezza Italia ha visto gli Ufo dispettosi C'è poco da ridere: ci pensi la scienza Per tre notti oggetti luminosi hanno volato su Roma e altre città - Almeno duecento testimoni ROMA — Da alcuni giorni il cielo di Roma sembra diventato lo spazio operativo preferito dagli Ufo. Sono stati avvistati la prima volta all'alba di giovedì e l'ultima a quella di ieri. Ma nell'intervallo le apparizioni sono state più d'una e diverse fra loro per orario, numero di Ufo e modalità di movimento. I testimoni sono stati almeno duecento. Fra questi, molti equipaggi «Volanti» di ps, che avevano segnalato per primi la presenza inquietante degli oggetti misteriosi o che la sala operativa della Questura aveva mandato a controllare le numerose se gnalazioni in arrivo da ogni parte della città. Giovedì mattina, poco prima delle 6, il cielo romano era stato attraversato da un oggetto luminoso formato da una palla incandescente che si lasciava dietro due lunghe scie luminose e orientate come una coda di rondine. Sulla quota di volo le versioni sono contrastanti: alcuni testimoni parlano di «oltre 10 mila metri», altri di appena un migliaio, altri ancora indicano la quota di un aeroplano che si prepara ad atterrare. La traiettoria, irregolare I per numerosi e improvvisi i cambiamenti di direzione e | bruschi scatti a zig zag, era j stata coperta con velocità I notevole ma variabile, fatta j di rallentamenti e di im| provvise accelerazioni. Dopo alcuni minuti la luminosità j dell'Ufo era scomparsa, co; me una lampada che si speI gne di colpo, lasciando nel | cielo una nuvoletta di vapori j biancastri. Con descrizioni più o meno analoghe il passaggio è stato segnalato da molte altre località italiane, dalla Sicilia alla Liguria, dalla Sardegna all'Emilia Romagna. Altri avvistamenti nella notte fra giovedì e venerdì. Questa volta gli oggetti sconosciuti sono più d'uno e incominciano a farsi vedere verso le 4,30, con notevole anticipo rispetto all'orario del giorno prima. Anche adesso la sala operativa della Questura ha ricevuto moltissime segnalazioni, e anche questa volta le «Volanti» confermano che in cielo stanno veramente danzando delle sfere luminose di origine sconosciuta. La vicenda più singolare capita però a Gaetano Donato, uno stenografo della Rai: mentre in macchina stava andando dalla sua abitazione di Tor di Quinto alla Rai di via del Babuino, tre luci molto forti disposte a triangolo (quella di testa, la più grande, ha una forma a coda di rondine) si muovono sopra di lui come se adeguassero la loro velocità alla sua, rallentando, accelerando e fermandosi proprio come la sua macchina. Questa specie di accompagnamento dura per tre chilometri. Più o meno alla stessa ora (5,45) al Villaggio Cronisti la signora Emira Baricelli viene svegliata da una lama di luce intensa, che penetra attraverso le avvolgibili abbassate. Quando le alza, vede un oggetto molto luminoso, di forma fluttuante dalla sfera al cubo, che rimane sospeso in cielo davanti a lei. Sveglia marito, fratello e cognata: tutti rimangono atterriti a guardare l'oggetto, che dopo essere rimasto immobile per tre minuti sfreccia via velocissimo. Nella stessa notte altri oggetti luminosi ma di forma diversa (triangoli, ciambelle, sfere) vengono segnalati e fotografati a Firenze, Gesa e Lasa (Bolzano). La terza apparizione, nella notte fra venerdì e sabato, viene anch'essa segnalata dalla presenza di oggetti luminosi di varia forma che ondeggiano su diversi punti della città. Davanti al porticciolo di Fiumicino accade però qualcosa di diverso. Poco dopo le 20,30 un gruppo di persone che dalla banchina stava guardando verso il mare vede uno strano «coso)) di forma scura che evoluisce a poche centinaia di metri dall'acqua e a meno di un chilometro dalla riva. Dalla massa scura provengono bagliori ora bianchi ora rossastri. L'oggetto varia d'assetto in continuazione. Dopo circa mezz'ora di evoluzioni, si allontana velocissimo e scompare. Un controllo subito effettuato presso la Capitaneria di porto permette di accertare che anche l'equipaggio della petroliera Grifone, ormeggiata ad una delle boe di discarica, ha visto lo stesso spettacolo. A chi chiedeva conferme o J smentite sulle misteriose apparizioni dei giorni scorsi, i responsabili del servizio di difesa aerea hanno dato risposte che si commentano da sole: non è stato notato nulla di anormale, ma anche se fosse stato notato non potremmo dirlo. Siamo soltanto in presenza di eventi naturali, che non riusciamo ancora a spiegare, oppure ci troviamo dinanzi ad una realtà « aliena», che ancora non ci appartiene, ma che ci sta diventando ogni giorno più vicina? Di solito chi propende per questa seconda soluzione rischia di passare per un sognatore o per un visionario. Ma è altrettanto certo che chi tenta di giustificare queste apparizioni in termini esclusivamente terrestri dimostra una sicumera ottusa e meschina. Chiunque s'intenda di satelliti sa che il rientro del Pegaso 1, a cui si è fatto richiamo per giustificare le apparizioni di giovedì, non può certo spiegare (quota, lunghezza dei fasci di luce, dinamica della scomparsa) la misteriosa palla incandescente a coda di rondine. Inoltre, nei due giorni successivi le apparizioni hanno avuto caratteristiche completamente diverse e del tutto irriconducibili a satelliti, razzi, velivoli, elicotteri e altre macchine terrestri. Forse è anche azzardato parlare ogni volta di extraterrestri e delle loro missioni protettive per gli abitanti di questo povero e arretrato pianeta. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Emira Baricelli, Gaetano Donato, Gesa, Grifone, Lasa

Luoghi citati: Bolzano, Emilia Romagna, Firenze, Italia, Liguria, Roma, Sardegna, Sicilia