Johansson ieri a Forlì ha fatto il bis di Prato
Johansson ieri a Forlì ha fatto il bis di Prato Johansson ieri a Forlì ha fatto il bis di Prato FORLÌ' — Lo svedese Johansson ha realizzato un magnifico doppietto vincendo sabato a Prato (dopo una fuga solitaria in salita di una cinquantina di chilometri, con oltre cinque minuti di distacco) e sbaragliando ieri il campo nel Gran Premio Kelvinator a cronometro, a Forlì, ad una media di oltre 42 orari, su un tracciato non severo come quello degli anni scorsi, ma senz'altro impegnativo. La preparazione abituale di un cronoman, alla vigilia di una prova importante contro il tempo, è sempre consistita in una semplice sgambata. Ma Luciano Pezzi aveva invece consigliato, sia a Johansson sia a Barone (primo e secondo nella stessa gara, l'anno passato) di correre in Toscana senza tener conto del successivo sforzo, capovolgendo, insomma, i canoni tecnici tradizionali. Lo svedese, vincendo ieri, gli ha dato ragione; l'italiano, che a Prato aveva pur colto la piazza d'onore, è giunto invece ultimo, ad oltre 8'. Evidentemente, esiste una differenza di classe, di condizione e di recupero. « Se un atleta sta bene, ed è fresco e soprattutto in grande forma, può affrontare con successo l'impegno contro il tempo dopo uno precedente anche pesante — ha spiegato Pezzi —. Per evitare che lo svedese si trovasse le gambe legnose e indolenzite, l'ho fatto pedalare in scioltezza per oltre cinquanta chilometri nella mattinata. E immediatamente prima della corsa j l'ho invitato a correre una quindicina di chilometri a ritmo sostenuto dietro la mia vettura ». Con i muscoli disintossicati, Johansson ha messo a frutto la propria adattabilità alle gare contro il tempo ed ha sfoderato una potenza ancora intatta. Dopo un avvio controllato nel primo giro (quarto, a 7" da Schuiten], è pas¬ sato a condurre sull'olandese in quello successivo, aumentando con sorprendente regolarità il vantaggio: 3" al secondo giro, 22" al terzo, 30" al quarto. Nella tornata conclusiva, con Schuiten ormai provato, Johansson ha raddoppiato il margine, portandolo definitivamente a l'03". La cronometro romagnola si è risolta, dunque, in un duello tra nordici, pur essendosi svolta in una giornata calda e afosa. G.B. Baronchelli ha portato a termine una prova dignitosa, al terzo posto: fino al terzo dei cinque giri non era ancora tagliato fuori dalla lotta per il successo (52" di ritardo): nel giro successivo, però, forava e perdeva un altro minuto sullo scatenato svedese, concludendo a 2'52", soli 8" davanti al giovane Torelli, un atleta reggiano che già fra i dilettanti aveva espresso buone doti specialistiche e che Ieri ha preceduto un campione come Knudsen, il favoritissimo. Il norvegese ha accusato la mancanza agonìstica (era rimasto a riposo dopo l'incidente alla vigilia dei mondiali) e si spiega cosi il suo modesto quinto posto. Deludente anche la prova dell'attesissimo Visentini: il ventunenne bresciano — un po' menomato, all'inizio, da disturbi gastrici — ha lottato con Knudsen per il quinto posto, e l'ha poi perduto cedendo nettamente nell'ultimo giro. Enzo Masi Ordine d'arrivo: 1. Johansson Bernt (Fiorella Citroen) km 65,250 in I ora 33'08" alla media di km 42.030; 2. Schuiten (Scic-Bottecchia) a 1'03": 3. Baroncelli G.B. (Scic-Bottecchia) a 2'52": 4. Torelli (Zonca Santini) a 3'; 5. Knudsen (Bianchi Faema) a 3'33"; 6. Visentini (Vibor) a 4'54"; 7. Santeroni (Gis) a 5'41": 8. Baert (Carlos Galli) a 6'2".
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