Quaranta donne (e la moglie del sindaco) occupano un'azienda a Mede Lomellina

Quaranta donne (e la moglie del sindaco) occupano un'azienda a Mede Lomellina La protesta contro i licenziamenti dura da sei giorni Quaranta donne (e la moglie del sindaco) occupano un'azienda a Mede Lomellina MEDE LOMELLINA — Nella fabbrica di confezioni per bambini «Rean», di proprietà di Terenzio Peroncini, 65 anni, via Cairoli, occupata da cinque giorni dalle maestranze (una quarantina di donne quasi tutte sposate) che respingono la preannunciata riduzione dell'organico, ieri mattina si è riunito il Consiglio comunale, presieduto dal sindaco Francesco Paraporti. Erano presenti i consiglieri socialisti e comunisti che governano il paese — tre erano assenti perché attualmente in vacanza — mentre l'intero schieramento di minoranza, formato dai soli democristiani e fra questi Walter Damiani, presidente della Camera di commercio di Pavia — ha disertato il salone dell'azienda. «Mi ha telefonato il segre¬ tario della de — ha detto il sindaco alle lavoratrici — dicendomi che non se la sentivano di entrare in una proprietà privata. La de sarebbe invece disponibile ad un'assemblea pubblica da tenersi in questi giorni in un altro luogo per dibattere il problema». L'atteggiamento della minoranza ha indotto i socialicomunisti a chiudere la seduta straordinaria del Consiglio comunale con un ordine del giorno di appoggio all'azione delle lavoratrici della «Rean», con un'appendice di polemica nei confronti della de. Il documento è stato ciclostilato e diffuso in paese. La sorte immediata della «Rean», una delle fabbriche dell'imprenditore Peroncini (l'altra è quella in cui è socio con l'industriale Rocchini e dà lavoro a più di cento persone) è legata all'esito dell'incontro tra le parti fissato per domattina alle 9, a Pavia, presso l'Associazione industriale. «E' da due mesi — interviene Lidia Recanatese, 21 anni, delegata di fabbrica — che lavoriamo solo due giorni la settimana senza il beneficio della cassa integrazione ordinaria. L'abbiamo ormai esaurita dopo 52 settimane. E' da due anni che si viene in fabbrica a turno due giorni e mezzo la settimana. Inoltre, lo stipendio a tempo pieno non supera le 250 mila lire mensili». La «Confezioni Rean» che produce indumenti per bambini unisex da uno a quindici anni, è fra le dieci-dodici maggiori aziende di questo settore con sede a Mede. Gli occupati complessivamente sono circa seicento. L'azien¬ da principale del gruppo è la Cagi. «Il settore sta attraversando un momento di incertezza — dice Remo Crepaldi, 29 anni, segretario provinciale della Filtea-Cgil —. Il boom è durato sino a quattro-cinque anni fa. Sappiamo che queste aziende si avvalgono tuttora del lavoro nero». — Disponete di dati precisi? «Al momento no. E' certo però che vengono anche dalla provincia di Alessandria a portare lavoro a domicilio nella zona di Mede» conclude Crepaldi. Fra le quaranta donne impegnate nell'assemblea permanente, c'è anche la giovane moglie del sindaco, Pierangela, di 29 anni, membro del Consiglio di fabbrica e prossima a diventare madre. Giancarlo Rolandi

Luoghi citati: Alessandria, Mede, Pavia