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Santhià ancora senza il sindaco La minoranza lascia l'aula Santhià ancora senza il sindaco SANTHIA' — Polemiche e vivaci interventi tra le 21 di sabato e le 4 di ieri mattina alla seconda riunione del consiglio comunale di Santhià, convocato dopo la fumata nera del 20 luglio scorso per l'elezione del sindaco e della giunta. Nuova delusione all'alba, per la nomina del successore di Mario Bianco, dopo il rinnovo anticipato delle «amministrative» del 25 giugno, allorché la cittadinanza fu chiamata alle urne. Dopo il nulla di fatto per l'elezione del sindaco ci sono stati altri colpi di scena: il consigliere Tullio Manovella (de) è stato nominato successore del prof. Pi?r Giuseppe Barbonaglìa (dimissionario per incompatibilità di cariche e ricorrente al competente tribunale): il consigliere Renato Genta (psi) ha rinunciato a subentrare a Cortissone, dimissionario per ragioni di famiglia e di lavoro; Roberto Giuliano (psi) è risultato ineleggibile per incompatibilità di incarichi quale funzionario di ente pubblico. Infine l'uscita dall'aula della minoranza — sette de, un indipendente di sinistra, un liberal-indipendente — che aveva promosso una sospensione della seduta di almeno 24 ore per approfondire ulteriori conoscenze sul terzo successore di Cortissone, il candidato Francesco Zagaria, visto che non era ancora stato sottoposto alla prova di alfabetismo. La parte più accesa e vivace della seduta si è svolta proprio attorno al nome del consigliere Genta, impresario edile, circa la sua eleggibilità o meno a successore di Cor- lissone, legalmente ineleggibile, secondo l'opposizione, per un conflitto di interessi, essendo vincolato con il Comune nella sua posizione di creditore di una somma di denaro. Il consigliere, dopo quattro ore di interventi attorno al suo nome, ha consegnato nelle mani del presidente della seduta, avvocato Edmondo Dibitonto, comunista, una lettera di rinuncia al suo incarico motivata dalla frase: «Per non essere la causa diretta o indiretta di questa situazione». Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Dibitonto ha dichiarato sciolto il consiglio e rinviato di una settimana l'elezione del sindaco essendo venuto a mancare il numero legale delle presenze. p. r.