Ma il vero male viene dall'alto

Ma il vero male viene dall'alto Ma il vero male viene dall'alto La montagna che muore, la burocrazia che soffoca - Un campanello d'allarme Passata la festa, gabbato lo santo, dice un vecchio proverbio piemontese. Lo si può tradurre in chiave drammatica: per l'Ossola devastata il grande rischio è che, cancellate le ferite più evidenti e restituita un'apparenza di normalità alle valli colpite, della tragedia non resti se non il ricordo io il dolore di chi ha perso tutto). Si riassettano le strade, si attende la legge speciale, ma se non arriva ci si rassegna, contando sulla fermezza e sulla pazienza delle genti montanare avvezze a lavorare in silenzio senza sterili querimonie. Sarebbe, questa, grande e colpevole improntitudine. Ciò che è accaduto nell'Ossola e in particolare nelle valli Vigezzo e Anzasca, è un altro campanello d'allarme. Il male viene dall'alto. Dalla montagna che muore. Dalla burocrazia che soffoca. La montagna deve essere amata, deve partecipare alla vita della valle: deve essere — come un tempo — abitata e vissuta alle alte quote da gente che non solo ne goda i pascoli, ma ne disciplini all'origine i ruscelli e ne curi gli alberi, sostituendo i vecchi con i nuovi dalle più robuste radici secondo un'antica abitudine di avvicendamento e ringiovanimento. Ma affinché i montanari possano vivere con le loro montagne è necessario che gli aiuti non siano, come oggi per l'Ossola, un caso. Non contributi eccezionali dettati dall'urgenza, ma interventi programmati e ben gestiti. Dobbiamo evitare il delitto sociale che la pigra mano della burocrazia potrebbe commettere ritardando gli stanziamenti già decisi o osteggiando la legge «speciale»; iritralciando la partecipazione di tutti a una politica risanatrice che riconduca i valligiani alle loro montagne e restituisca alle montagne — oggi ridotte quasi «giocattolo» per comodi weekend in auto o in funivia — la loro dignità e la loro importanza. Sono parte integrante del territorio e dell'economia di una regione. Vittoria Sincero

Persone citate: Vittoria Sincero

Luoghi citati: Ossola