Non siede con gli altri imputati l'unico che ha confessato: «Mi veglione morte»

Non siede con gli altri imputati l'unico che ha confessato: «Mi veglione morte» Torbidi retroscena affiorano al processo per l'omicidio di Ceretto Non siede con gli altri imputati l'unico che ha confessato: «Mi veglione morte» Metastasio, che ha accusato senza mezzi termini Caggegi del delitto, anche in carcere è rinchiuso in una cella isolata - Ha ricevuto più volte minacce per «aver cantato» - Ieri sono sfilati gli ultimi testi, oggi il sopralluogo Ieri, ventitreesima udienza al processo in corte d'assise contro la banda che ha sequestrato e ucciso l'imprenditore edile di Cuorgnè Mario Ceretto, sono stati interrogati gli ultimi tre testimoni. Bruno Marzano, procuratore legale a Roma ma originario di Locri e Domenico Comisso, di Reggio Calabria, hanno deposto a favore di Raffaele La Scala, uno dei principali imputati. Luigina Perosa ha convalidato l'alibi del marito Michele Normanno, coimputato di La Scala, titolare dell'officina meccanica a duecento metri dalla cascina di Caggegi, nei cui pressi fu rinvenuto il cadavere bruciacchiato di Mario Ceretto, il 27 maggio del 1975. Nel pomeriggio, nella case/ma dei carabinieri di via Valfrè, il perito Aurelio Ghio, alla presenza del pubblico ministero Pochettino e degli avvocati di parte civile Gianaria e Zancan. ha registrato la voce dei quattordici Imputati detenuti per metterla a confronto con quella del ricattatore che il giorno successivo al sequestro telefonò alla moglie di Ceretto chiedendo un riscatto di 3 miliardi. Oggi pomeriggio, infine, la corte effettuerà un sopralluogo a Orbassano, nella cascina di Giovanni Caggegi. Sono le ultime battute della fase dibattimentale che si chiuderà con l'udienza del 10 ottobre, termine concesso al perito per individuare l'autore della telefonata. All'udienza di ieri mattina Cosimo Metastasio, che è accusato di essere il costruttore della cella che doveva ospitare l'ostaggio, sedeva fuori dalla gabbia degli imputati, n presidente della Corte d'assise Guido Barbaro l'ha notato e ha chiesto spiegazioni. • E' la matricola (l'ufficio del carcere, n.d.r.) che ha deciso cosi-, è stata la risposta di Metastasio. Pres. Barbaro: «Guardi che se vuole può tornare nella gabbia con gli altri: non è l'ufficio matricola che decide in merito all'andamento dell'udienza-. iimniimmi: mi il i i Metastasio: -Resto qui, grazie-. In un intervallo dell'udienza Metastasio ha confermato ancora una volta di essere stato nuovamente minacciato di morte. -Da quando è cominciato il processo mi hanno tenuto in una cella singola, al quarto braccio delle Nuove. Nonmiè stato detto niente di preciso ma in carcere lo sanno tutti clte mi vogliono morto-. Metastasio ha accusato senza mezzi termini Caggegi di essere l'assassino di Ceretto. Caggegi gli ha dato del pazzo e l'ha ridicolizzato nel corso delle udienze ma non ha potuto far niente per smontare quell'accusa. uBqtcgRdldridncdd illuminimi iimimiiii illu L'udienza è durata poco più di un'ora. Il procuratore legale Bruno Marzano ha confermato quanto già avevano detto altri tre testimoni a proposito di una cena a Locri la sera del 24 maggio del 1975. -Tra i clienti del locale c'era Raffaele La Scala che alla fine del pranzo ci invitò a bere con lui-, ha detto. Un altro testimone ha riferito di aver viaggiato da Locri a Torino tra il 26 e il 27 maggio a bordo dell'auto di La Scala, la • Bmw» che più d'uno notò, nei giorni immediatamente precedenti e seguenti al rapimento di Ceretto, sostare nel cortile della cascina di Caggegi. uminili iimimiim il i La moglie di Michele Normanno ha confermato che la notte del sequestro il marito era a casa. -La passammo in bianco perché nostro figlio stava male-, ha detto alla corte. Pres. Barbaro: «Afa è vero che all'alba venne a bussare alla vos tra porta Rino Pasqualini (altro imputato del processo) e che suo marito se ne andò con lui per tornare soltanto nella tarda mattinata?-. La moglie conferma ma Michele Normanno si alza e spiega: -Pasqualini venne a offrirmi una partita di rame (rubata, n.d.r.) e andammo a ritirarla. Poi aprii l'officina e tornai a casa per portare il bambino all'ospedale-. Tutti gli imputati cercano disperatamente di allontanarsi dalla scena del delitto, sulla quale tornerà oggi pomeriggio la corte per il sopralluogo. Claudio Cerasuolo Cosimo Metastasio è fuori della gabbia • Due testimoni: Luigina Perosa in Normanno e Bruno Marzano

Luoghi citati: Cuorgnè, Locri, Orbassano, Perosa, Reggio Calabria, Roma, Torino