Telefoni: aumento quasi certo ma i sindacati sono contrari

Telefoni: aumento quasi certo ma i sindacati sono contrari Oggi il problema all'esame della Camera Telefoni: aumento quasi certo ma i sindacati sono contrari Una lettera del segretario generale UH, Benvenuto, all'on. Libertini DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il rincaro del telefono sembra inevitabile (mediamente del 20 o addirittura del 25 per cento), ma i sindacati, prima di dare il loro assenso, vogliono chiarimenti sui bilanci e sui programmi di investimento della Sip. « Una netta opposizione » all'aumento delle tariffe è stasta espressa dal segretario generale della Uil, Giorgio Benvenuto, che in una lettera inviata ieri al presidente della Commissione Trasporti della Camera, Libertini ha chiesto un « preciso pronun ciament0 della commissione». « Non è ammissibile — sot- tolinea il sindacalista — che gli investimenti programmali dalla Sip vengano finanziati con aumenti a carico dell'utenza ». Il segretario generale della Uil osserva poi che la situazione gestionale della Sip « è tale da consentire mia piti che adeguata remunerazione del capitale » e, di conseguenza, gli inasprimenti tariffari non possono esseve giustificati. La parola passa ora alla commissione Trasporti della Camera che incomincia oggi l'indagine sui problemi rela¬ tivi al piano delle telecomunicazioni e della politica tariffaria. Questo pomeriggio, alle 17, saranno ascoltati i dirigenti dell'Iri, della Stet, della Sip e dell'azienda di Stato per i servizi telefonici. Domani toccherà al ministro Gullotti e l'ultima audizione sarà riservata alla rappresentanza della Cgil-Cisl-Uil. L'aumento a breve scaden- ! za, forse già entro l'anno, della bolletta Sip dipende in pratica dalla decisione che prenderà la Camera. Questa indagine, infatti, si svolge in seguito ad una risoluzione parlamentare che bloccò il rincaro telefonico, subordinandolo ad un più attento esame dei piani di investimento e delle tariffe. Ha sottolineato ieri il presidente della Commissione, Lucio Libertini, che il fatto fu di grande importanza, perché « fino ad allora questa materia era sfuggita al controllo del Parlamento». Libertini, riferendosi poi alla dichiarazione di Benvenuto su « Stampa Sera » ha assicurato che non vi sarà «faciloneria» da parte della Commissione su nessun argomento. Per la questione dei bilanci Sip, « se sarà necessario, considteremo degli esperti ». Le delegazioni della Stet e della Sip si presenteranno oggi ai parlamentari sostenendo la necessità di immediati aumenti delle tariffe telefoniche (circa il 25 per cento) per sostenere gli investimenti, migliorare e potenziare il servizio e soprattutto creare 4000 nuovi posti di lavoro. Una volta conclusa l'indagine, torneranno a riunirsi, prima il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), e poi il Cip (Comitato prezzi) che, sulla base della risoluzione parlamentare, dovranno decidere o meno il varo del piano di investimenti e i relativi ritocchi tariffari. Il ministro delle Poste e Telecomunicazioni Gullotti ha ricevuto una diffida con l'invito a disporre la riduzione delle tariffe telefoniche e comunque a procedere, insieme con il Comitato interministeriale prezzi (Cip), ad un controllo analitco dei dati economici, finanziari e contabili prospettati dalla Sip. A proposito della diffida, l'ufficio stampa delia Sip precisa: « Le accuse rivolte alla Sip di falsità in comunicazioni sociali si basano su un ei quivoco ».

Persone citate: Giorgio Benvenuto, Gullotti, Libertini, Lucio Libertini

Luoghi citati: Roma