Parigi: è l'anticamera d'una soluzione di pace di Paolo Patruno

Parigi: è l'anticamera d'una soluzione di pace Parigi: è l'anticamera d'una soluzione di pace DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Attesa e circospezione negli ambienti ufficiali, clamore e speranza nell'opinione pubblica: fra questi due poli, la Francia ha accolto 'on sorpresa la notizia dell'accordo in extremis di Camp David, annunciato dai notiziari radio-televisivi e dai titoloni a piena pagina dei giornali del pomeriggio, «Prima di Natale, trattato di pace Israele-Egitto », si legge a caratteri di scatola su Franse Soir, e anche Le monde per una volta fa eccezione al suo tradizionale rigore riservando alla prospettiva d'un « trattato di pace entro tre mesi fra il Cairo e Gerusalemme » un titolo su tutta | la larghezza della sua prima | pagina. Il grande interesse dei giornali non ha trovato ancora ieri sera riscontro di valutazioni negli ambienti ufficiali. Né l'Eliseo, né il Quai d'Orsay si sono sbilanciati in commenti a caldo sui risultati del vertice a tre. Il rappresentante dell'Olp a Parigi, Ibrahim Suss, insediatosi da poco più d'un mese dopo l'assassinio del suo predecessore, ha sostenuto in un intervento alla tv francese, che gli accordi di Camp David « costituiscono un nuovo tentativo di scartare l'Olp dalla ricerca d'una giusta pace in Medio Oriente». Quella del rappresentante dell'Olp a Parigi non è un'opinione isolata. Traspare fra gli osservatori francesi la constatazione che il presidente egiziano abbia mostrato una « maggiore souplesse » rispetto a Begin. E di qui deriva la necessità, per Carter, di « mostrarsi estremamente vigile nei confronti di Israele », come scrive Le Monde. Nessuno a Parigi si nasconde infatti, che gli accordi di Camp David non costituiscono già la pace, ma soltanto « l'anticamera » di una soluzione pacifica. Paolo Patruno

Persone citate: Begin, Ibrahim Suss

Luoghi citati: Francia, Gerusalemme, Israele, Medio Oriente, Parigi