Smentita e replica di Arrigo Levi a dichiarazioni d'un senatore de di Arrigo Levi

Smentita e replica di Arrigo Levi a dichiarazioni d'un senatore de Apparse in un'intervista sul quotidiano "La Repubblica" Smentita e replica di Arrigo Levi a dichiarazioni d'un senatore de ROMA — In un'intervista apparsa ieri su la Repubblica, il senatore de Giuseppe Giovanniello, sostenendo In tesi di una congiura internazionale nel caso Moro, afferma tra l'altro che « Arrigo Levi, quando pubblicò su La Stampa quella proposta di far dimettere Leone per eleggere subito dopo Aldo Moro presidente della Repubblica, non agì di testa sua, non scrisse per propria iniziativa, non obbedì ad un impulso ». Secondo il parlamentare de, « l'articolo di Levi fu il momento finale di una serie di contatti, fu la scelta adottata quando si capirono determinate cose », e cioè un « segnale » che « andava molto più lontano » degli autori materiali del sequestro. Esso doveva servire a far capire agli ideatori del complotto « che il presidente della de non era elemento di divisione per aver determinato l'avvicinamento del pei al governo, bensì di coesione per tutti gli italiani ». In una dichiarazione rilasciata aWAnsa, Arrigo Levi ha così risposto: « Non so se il senatore Giovanniello. il cui nome mi era del tutto sconosciuto fino ad oggi, ab- bia eflettivamente dichiarato ciò che gli viene attribuito dalla Repubblica. Posso sol-„j,„ „; 4 tt~ tanto dire che si tratta di pura invenzione e che inquelle grottesche affermazioni, per quanto mi riguarda, non c'è una sola parola di verità. L'editoriale in questione, come tutti i miei articoli su La Stampa, esponeva esclusivamente il mio pensiero. Sono comunque indignato per la leggerezza con cui si diffondono simili falsità ».

Persone citate: Aldo Moro, Arrigo Levi, Giovanniello

Luoghi citati: Roma