"Lo Stato risarcisca subito gli ex internati di Aversa,, di Liliana Madeo

"Lo Stato risarcisca subito gli ex internati di Aversa,, Ordinanza della Corte d'appello di Napoli "Lo Stato risarcisca subito gli ex internati di Aversa,, I danni dovranno essere pagati indipendentemente dai due successivi gradi di giudizio : appello e Cassazione - Il Ministero fu condannato - Ora la nuova sentenza DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Lo Stato italiano deve risarcire gli ex internati del manicomio criminale di Aversa secondo quanto disposto dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e tale risarcimento deve avvenire subito, indipendentemente dai due successivi gradi di giudizio che ancora devono svolgersi: appello e Cassazione. Questo il senso dell'ordinanza disposta ieri dalla sezione feriale della corte d'appello di Napoli, presidente Filippo Mililotti, respingendo il ricorso presentato dall'Avvocatura dello Stato. « I giudici hanno bloccato il tentativo del ministro Bonifacio di non pagare », hanno commentato alcuni degli ex reclusi, presenti in aula. « L'ostinato rifiuto del ministro di Grazia e Giustizia di adempiere all'ordine del magistrato costituisce un'ulteriore violenza inflitta a quei cittadini che già hanno subito nella loro carne la violenza del letto di contenzione », hanno aggiunto i difensori di parte civile, i legali di quei nove internati che con le loro denunce partite dall'interno del « lager » fecero scoppiare il « caso » fino a portare il direttore dell'istituto in tribunale. Molta gente all'udienza. Presenti numerosi aderenti alla « Lega non violenta dei detenuti ». Un loro manifesto, per strada, denunciava a caratteri cubitali: « Condannalo da un suo tribunale, lo Stato non paga ». Un'altra scritta esibita sul petto di un dimostrante diceva: « Due miliardi per riparare una latrina, neanche un soldo per le violenze fatte », riferendosi al decreto ministeriale che stanzia tale somma per la ristrutturazione del manicomio di Aversa. Il dibattimento è stato breve, anche se concitato. Sono stati ricapitolati i termini della vertenza. Il 9 maggio scorso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere riconob- be la fondatezza delle accuse e condannò il dott. Ragozzino, direttore dell'istituto, a cinque anni di reclusione, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a due anni di sospensione dall'esercizio della professione medica. Il ministero di Grazia e Giustizia fu condannato al pagamento di 90 milioni, 10 per ogni ex recluso. Il giudice dispose che tale risarcimento, in base a una legge del '72 (che in una sentenza della Corte costituzionale del '74, presidente Bonifacio, veniva valutata in termini estremamente positivi), fosse immediatamente esecutivo. Così non avvenne. Il ministro Bonifacio, in una lettera del 25 luglio scorso al presidente della Commissio ne Giustizia del Senato, Viviani, scriveva che la sentenza non era ancora stata notificata al ministero e quindi il pagamento non era possi¬ bile. Tre giorni dopo ci fu la notifica. Quasi subito l'Avvocatura dello Stato presentò istanza di sospensione del risarcimento provvisionale. Sembrava quasi che si fosse creato un dualismo fra intendimenti del ministro e posizioni dell'Avvocatura dello Stato. Agli ex internati si prospettava o una lunga attesa o l'inizio di un nuovo e costoso procedimento giudiziario per pignorare i beni del ministero. Inutile dire che le condizioni finanziarie delle vittime del « lager » di Aversa sono pessime, tanto che già si era accertato il loro stato di povertà ed era stato disposto il patrocinio gratuito. I giudici della corte d'appello non hanno voluto entrare nel merito della sentenza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si sono limitati ad esaminare la richiesta di sospensione del pagamento. « La legge — in sostanza è detto nell'ordinanza — attribuisce al giudice non una facoltà, ma il potere-dovere di un immediato risarcimento. Tale potere-dovere può non essere esercitato in presenza di particolari motivi. Che però, nel caso in questione, non si ravvisano. Quindi l'istanza dell'Avvocatura dello Stato va rigettata ». Adesso non ci dovrebbero essere altre remore da parte del ministero, ritenuto colpevole di non aver effettuato i dovuti controlli all'interno dell'istituto. « Speriamo che il ministro Bonifacio non ci costringa alla procedura del \ pignoramento — hanno detto I i legali di parte civile —. I Con un telegramma gli abi biamo chiesto un incontro | urgente. Almeno dal silenzio ! in cui si è chiuso, adesso dovrebbe uscire ». Liliana Madeo Napoli. Due degli ex internati del manicomio di Aversa: Domenico Curno (da destra) e Aldo Tarvini con i loro avvocati durante una pausa dell'udienza (Tclcfoto Ansa)

Persone citate: Aldo Tarvini, Domenico Curno, Filippo Mililotti, Ragozzino, Viviani