A Milano 131 mila giovani disoccupati

A Milano 131 mila giovani disoccupati Sotto accusa la legge 285 A Milano 131 mila giovani disoccupati DAL NOSTRO'CORRISPONDENTE MILANO — La legge sull'occupazione giovanile, varata oltre un anno fa. è stata messa più volte sotto accusa ed è stata definita -una fabbrica delle illusioni e delle promesse mancate-: la sua applicazione a Milano e in tutta la Lombardia ne è la riprova, in quanto l'impiego di nuova manodopera rimane sempre precario. Nel primo semestre del 1978. erano circa 131 mila gli iscritti alle liste di collocamento e negli ultimi 5 anni i posti di lavoro sono scesi di 50 mila unità. Secondo i dati raccolti dai competenti uffici regionali —che nel mese scorso hanno condotto una approfondita inchiesta in proposito — la legge 285 sull'occupazione giovanile avrebbe svolto un ruolo modesto (poche centinaia di posti di lavorol avendo la maggioranza dei nuovi assunti trovato sistemazione attraverso i soliti canali del collocamento ordinario. E' quindi evidente, da parte imprenditoriale, il rifiuto del concetto di graduatoria numerica prevista dalla legge che bandisce il vecchio metodo dell'assunzione nominativa per evitare privilegi. E' questo uno dei punti maggiormente sotto accusa assieme a quello della graduatoria numerica degli iscritti non distinti per professonalità. A seguito di queste critiche in base alla recente modifica della legge, la commissione di collocamento nella formazione della gra- dilatoria dei giovani iscritti provvede ora a raggrupparli per «fasce professionali» comprendenti qualifiche e specializzazioni (che però devono ancora essere definite dal ministero del Lavoro secondo i criteri di inquadramento stabiliti in sede contrattuale). Non sono comunque solo le aziende private ad opporre resistenza nell'assunzione dei giovani, ma anche gli enti pubblici vanno a rilento nel presentare piani realizzabili a breve termine All'inizio del 1978. gli occupati in Lombardia erano 3 milioni 511.000 di cui 156 mila in agricoltura (4.44 per cento): 1.903.000 (54.20 per cento) nell'industria e 1 milione 452.000 (41.36 per cento) in altri settori. Inoltre, rispetto al gennaio 1977. l'occupazione era aumentata di 21 mila unità ( + 0,60"^) in campo maschile e lievemente diminuita in quello femminile. L'aumento più forte si era avuto con 43.000 unità (+ 2,13"^) nell'industria, mentre l'agricoltura aveva perduto 12.000 addetti «/ primi sei mesi del 1978 afferma la relazione dell'as sessore regionale Luigi Vertemati — sono stati caratterizzati da una leggera ripresa dell'attività produttiva, fatto positivo di notevole valore, ma che non è riuscito a migliorare la situazione generale. Gli iscritti nelle liste di collocamento in Lombardia al 31 marzo scorso, hanno raggiunto il livello-record di 130.960 unità con un aumento del 4.11. g.m.

Persone citate: Luigi Vertemati

Luoghi citati: Lombardia, Milano