E' riaperto il biscottificio della Serra
E' riaperto il biscottificio della Serra E' riaperto il biscottificio della Serra Con quasi due mesi di ritardo rispetto alla decisione del Tar. la Regione ha disposto la rimozione dei sigilli imposti al Biscottificio della Serra di Burolo, fatto chiudere per evitare la prosecuzione di una attività -abusivamente svolta-. Questo abusivismo — secondo la Regione — era stato determinato dal fatto che l'azienda dolciaria di proprietà di Stefano Strobbia, 41 anni, consigliere comunale psdi ad Ivrea, era stata autorizzata a svolgere la propria attività dall'ufficiale sanitario del Comune anziché dal medico provinciale. Il Tar, cui l'azienda si era rivolta con l'assistenza dell'avvocato Stratta di Ivrea e del professor Levi di Torino, il 5 luglio dava ragione al Biscottificio della Serra e con una propria ordinanza ne intimava l'immediata riapertura. -Evidentemente il termine immediato per certi organi ha un valore relativo — dice Strobbia —. Infatti sono occorsi due mesi perché il dispositivo del Tar venisse eseguito. Proprio non riesco a capire perché si sia aspettato tanto compromettendo ulteriormente là condizione economica delia mia azienda-. Le tribolazioni del Biscottificio tuttavia non sembrano ancora concluse. Infatti, nello stesso momento in cui venivano tolti i sigilli alla fabbrica la Regione ha presentato un ricorso contro la Sentenza del Tar chiedendo di ridiscutere tutta quanta la vicenda. In questo momento Strobbia non ila ancora richiamato al lavoro i quindici dipendenti fermi ormai da quasi quattro mesi. «Tanfo vale attendere ancora qualche giorno e conoscere la parola definitiva del Tribunale amministrativo regionale- dice l'industriale. In tutta questa vicenda la peggio tocca ai quindici operai del Biscottificio, la cui posizione si sta facendo sempre più precaria. Lo stesso comune di' Burolo si e inserito nella vertenza attraverso un proprio legale per prendere la distanza dall'atteggiamento dalla Regione e per auspicare una sollecita soluzione del problema.
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