La bimba le dice: «Vado a stare con papà» e lei si uccide con una rivoltellata al cuore

La bimba le dice: «Vado a stare con papà» e lei si uccide con una rivoltellata al cuore Tragedia di una giovane donna separata dal marito La bimba le dice: «Vado a stare con papà» e lei si uccide con una rivoltellata al cuore E' stata trovata cadavere nella sua auto parcheggiata vicino al Cimitero - Ha lasciato scritto: "Contro il mondo intero potrei lottare, non contro mia figlia - Giuro che non le ho fatto niente" - Altro fatto: s'impicca un giovane fattorino delle Poste «Contro il mondo intero potrei lottare, ma non contro di lei. Con lei mi sento impotente. Stamattina mi sembrava un piccolo mostro, non una bombirla. Io giuro che non le ho fatto niente». Poche righe su un foglio di carta, per gridare l'angoscia straziante di madre «ripudiata» e tradita nell'amore più grande. Poi, abbandonato quel messaggio sul sedile dell'auto, Gcrarda Albergo s'è uccisa a 27 anni con un colpo di pistola al petto, nella solitudine di una strada accanto al cimitero generale. Negli occhi l'immagine di quel «piccolo mostro», Teresa, la figlia di nove anni rimasta con lei dopo la separazione dal marito, che qualche ora prima se n'era andata di casa con l'uomo dicendo: «Sto bene con papà, voglio andare con lui». Sconvolta dalla scelta della bambina, che viveva con lei da cinque anni, Gerarda Albergo ha Invano cercato una giustificazione per trovare conforto. Poi, verso le 18. ha raggiunto con la sua «850» blu una zona tranquilla vicino al cimitero, in fondo a via Varano, e si è uccisa con un colpo di calibro 38 al cuore, «lo giuro che non le ho fatto niente» ha scritto sul foglio a quadretti, in fondo al messaggio, in un dialogo muto con la propria coscienza. L'orgoglio di madre non aveva trovato giustificazioni a quel rifiuto, meglio la morte. Quando un passante ha scoperto il corpo senza vita, dando l'allarme, l'ultimo biglietto della suicida è stato interpretato con fatica; e solo qualche tempo dopo, attraverso le indagini della polizia, la tragica vicenda ha svelato per intero i suoi risvolti. Infermiera all'Amedeo di Savoia, originaria di Cerignola, Gerarda Albergo si era separata qualche anno fa dal marito Cosimo D'Amico lasciando l'abitazione di via Del Carmine 9 per trasferirsi con la figlia Teresa nell'alloggio dei genitori in piazza della Repubblica 12. «Voleva un gran bene alla bambina, iscritta a scuola presso l'Istituto Maffei — dicono ora i conoscenti — e la tirava su bene, allevandola con affetto. Ma Teresa sembrava molto affezionata anche al papà, che spesso andava a prenderla per trascorrere qualche ora con lei. In vista della separazione legale Gerarda si era rivolta ad un airjocato perché la bambina venisse affidata a lei in via definitiva». Lo stesso tema, sembra, è stato argomento ieri mattina di una discussione accesa tra la donna e il marito nell'alloggio di piazza della Repubblica. Ma Teresa, innocente spettatrice del litigio, spazza via ogni dubbio con la propria sincerità: «Sto bene con papà, voglio andare con lui». Quando la bambina esce per mano al padre, Gerarda Albergo sente 11 mondo crollare su di sé. Impietrita dal dolore si arrovella cercando nella scelta della figlia colpe che non credeva di avere. «Alle 15 era ancora in casa — ricordano i vicini —. Poi l'abbiamo vista uscire». Sola con se stessa, la donna gira in auto per tutta la città maturando la decisione del suicidio. Ha già con sé la pistola, presa chissà dove, e ferma la «850» in via Va- rano: poche righe scritte In fretta su un pezzo di carta, rivivendo col cuore gonfio di angoscia il «tradimento» di Teresa, poi un colpo sordo di pistola. ★ ★ Un giovane fattorino delle Poste si 6 tolto la vita ieri pomeriggio nella toilette di un bar di via San Quintino 33 impiccandosi con la cinghia dei pantaloni. Si chiamava Guglielmo Staico, era nato 27 anni fa a Cagliari e viveva da solo in via Ceri.aia 3. Dice il titolare del bar, Adriano Aletto, 49 anni: « Erano le 16.30 circa quando è entrato nel locale quel giovane, che non avevo mai visto prima. Ha bevuto una bibita è andato vicino al juke box: ha ascoltato un disco di musica classica. Poi mi ha chiesto la chiave del gabinetto, che è nel cortile accanto ». Soltanto un'ora dopo, quando un altro avventore ha chiesto a sua volta di andare nel gabinetto, l'Aletto si è ricordato che 10 sconosciuto di prima non gli aveva riportato la chiave. « Sono andato a vedere — dice — ho chiamato più volte, perché la porta era chiusa dal di dentro. Poi mi sono affacciato alla finestrella superiore e l'ho visto, appeso alla catenella della vasca». Accanto al cadavere c'era il suo borsello, con le chiavi di casa, 11 tesserino tranviario, * L'altra notte Silvio Glacone, di 24 anni, abitante in via Arnaldo da Brescia 19, ha tentato di togliersi la vita piantandosi un acuminato coltello da cucina nel ventre. Al Maurizlano è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per accertare eventuali perforazioni intestinali. Per fortuna la lama non era penetrata in cavità: il giovane se la caverà In una ventina di giorni. Soffriva di crisi depressive ed era già stato ricoverato in una casa di cura per malattie nervose. Gerarda Albergo non se la sentiva di vivere senza Teresa - Guglielmo Staico

Persone citate: Adriano Aletto, Aletto, Amedeo Di Savoia, Cosimo D'amico, Guglielmo Staico

Luoghi citati: Cagliari, Cerignola