Fucili caricati a salve nella caccia all'evasore

Fucili caricati a salve nella caccia all'evasore Come funzionano i consigli tributari Fucili caricati a salve nella caccia all'evasore Hanno pochi mezzi e poteri limitati i 77 controllori del Comune L'assessore Passoni: "Il lavoro è lento, ma dà i suoi frutti" La « bomba fiscale » è esplosa come di consueto a scoppio ritardato, Uopo la pubblicazione del redditi del 1975 (autotassati dal torinesi nel '76), suscitando le giuste Ire dei contribuenti onesti e la falsa indignazione di chi addita prontamente l'evangelica pagliuzza negli occhi altrui per cancellare dai propri una massiccia trave. Su 323.064 denunce, soltanto 212 cittadini dichiarano più di quaranta milioni e 319 sottoscrivono redditi compresi tra queste tetto ed i trenta milioni: ventisette volumi di 500 pagine ciascuno, esposti in corso Bolzano, che tratteggiano attraverso aride cifre, come inedito romanzo di fantaeconomia, un panorama da paese sottosviluppato piuttosto che da grande città industriale. « Una metropoli povera » si sottolinea, accomunando ai grandi evasori anche i titolari di reddito Asso torchiati Ano all'ultima goccia di sangue. S'accende, concitato, il solito dibattito, affastellando in un'unica polemica gli scarsi mezzi degli uffici finanziari, i computers, le scappatoie legali e la « ceclolare secca», l'infedeltà dei contribuenti e la volontà politica di colpire l'evasione. Primo bilancio Anche la denuncia di Giovanni Agnelli, presidente della Fiat, finisce nell'occhio del ciclone, e la Giunta comunale assicura che predisporrà accertamenti avvalendosi dell'opera del Consiglio tributario. Ma quali sono i mezzi, quali i poteri ed 1 limiti di questo organismo eletto nell'ottobre dello scor.ìo anno? Anticipando un primo bilancio dell'attività consultiva e di preaccertamento svolta dal Consiglio, l'assessore comunale al bilancio, Luigi Passoni, ne rievoca brevemente le tappe: i< Composto per ora da 77 membri (altri 23 dovranno infatti essere nominati dai quartieri), e diviso in dieci sezioni territoriali, il Consiglio tributarlo ha cominciato la propria attività operativa tra febbraio e marzo di quest'anno come organo consultivo degli uffici comunali, in materia tributaria ». « Secondo le modifiche di legge all'art. 44 del d.p.r. 19-9-'73 n. 600 il Comune di domicilio fiscale del contribuente " avvalendosi della collaborazione del Consiglio tributarlo (se istituito), può segnalare all'ufficio delle imposte dirette qualsiasi Uitcgrazlone degli elementi contenuti nelle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche, Indicando a tal fine dati, fatti ed elementi rilevanti e fornendo ogni idonea documentazione atta a comprovarla " ». « La creazione del Consiglio tributario è tinta per noi garanzia di democraucità nell'accertamento, a prescindere dalla coscienza dei problemi operativi che ancora ri pongono per il suo funzionamento ». Che cosa ha fatto finora, In concreto, questo nuovo organismo? «I criteri per eliminare ogni attività vessatoria o discriminatoria stabiliscono di esaminare tutte le denunce dei redditi, evidenziando quelle dubbie e meritevoli di attenzione per poi sorteggiare tra queste il 25 per cento di pratiche da controllare. Da febbraio ti Consiglio sta passando al setaccio le dichiarazioni relative al '74 (quelle del '75 ci sono giunte solo ora dagli uffici finanziari), e il termine per gli accertamenti è di cinque anni: ne sono state esaminate trenta o quarantamila, poi su circa diecimila " meri'evoli di attenzione " abbiamo sor^^qato 2500 pratiche, il 25 per cento ». E con quali esultati? « Conclusi i controlli ne abbiamo già spedite 36 con le nostre considerazioni all'Ufficio imposte, che dovrà quantificare la nuova tassazione e restituircele: la Giunta ha poi quarantacinque giorni di tempo per l'approvazione defini¬ tiva. Contemporaneamente abbiamo esaminato una cinquantina di dichiarazioni inviateci dall'Ufficio imposte per un accertamento incrociato, e contiamo di terminare altre 60-70 pratiche presto». Su centinaia di migliaia di denunce dei redditi sembrano un po' pochine, non le pare? « Certo, l'optimum sarebbe una media di circa 100 mila pratiche al mese, ed ora esamineremo '74 e '75 insieme: bisogna però tener conto della scarsità di personale (abbiamo solo trenta funzionari per gli accertamenti esterni), dello scarso collegamento con l'Ufficio imposte, per cui si rischia di lavorare contemporaneamente sulle stesse pratiche, e del " blocco " di due mesi all'anno, quando il nostro personale sospende gli accertamenti per essere adibito al ritiro delle denunce ». Rimanendo problematica la caccia agli evasori totali, compito primario del Consiglio è la guerra alla grande evasione: slete vincolati totalmente al sorteggio? « No, grazie ad una norma di salvaguardia che prevede, quando risultino a carico di cittadini fatti rilevanti di natura tributaria, l'amministrazione comunale e il Consiglio tributario possono provvedere ad accertamenti. Così è stato fatto in occasione della famosa " crociera dei miliardari " e lo stesso accadrà ora per la questione Agnelli ». Molti gli infedeli Qualche particolare sulle 36 pratiche già evase? « Posso dire che tutte quelle dichiarazioni, in quantità maggiore o minore, a noi sono risultate infedeli ». Dopo la prima cernita e il sorteggio dunque, sia pure procedendo a rilento, il Auto dei consiglieri tributari ha fatto sempre centro. Fortuna sfacciata o « pesca » in un vivalo troppo ricco? La soddisfazione del successo ha un sapore amaro. Roberto Reale

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Luigi Passoni, Passoni