E' un dominio incontrastato di Michele Fenu
E' un dominio incontrastato E' un dominio incontrastato DAL NOSTRO INVIATO ZANDVOORT — La felice stagione della Lotus non conosce soste. Mario Andretti e Ronnle Peterson hanno ottenuto per la quarta volta II primo e il secondo posto: un « doppietto » che non lascia spazio a dubbi o discussioni in un Gran Premio d'Olanda terribilmente monotono. Qualche duello nelle retrovie, ma al vertice una situazione statica con I gemelli Lotus impegnati nel seguire il copione di Mr Colin Chapman e gli altri rassegnati a rimanere alle loro spalle. Niki Lauda, con la Brabhaam-Alfa, ha tentato un attacco disperato, poi ha rinunciato. L'austrìaco ha vinto il duello con Carlos Reutemann: mentre le due Brabham si sono comportate bene (John Watson è giunto quarto), la Ferrari dell'argentino e quella di Gilles Vllleneuve hanno accusato problemi di aderenza a metà gara o le speranze nate nel giorni di prova sono tramontate. Ville neuve sesto, Reutemann settimo per un risultato che deluderà I tifosi di Maranello, specie adesso che siamo alla vigìlia di Monza. Che dire ancora sulle nere monoposto di Mr Chapman? Basti ricordare che questa è l'ottava affermazione dell'anno dì un pilota Lotus (sei per Andretti, due per Peterson), che in tredici grandi premi i gemelli hanno ottenuto nove « pole positions » e cinque giri più veloci. Un bilancio Impressionante. Aggiungiamo che la scuderia britannica ha eguagliato a Zandvoort II record di successi (70) in campionato mondiale detenuto dalla Ferrari. Ieri Peterson si è compor- tato da perfetto paggio, seguendo come un'ombra il compagno di squadra, affiancandolo pure in una occasione ma guardandosi bene dall'infastidirlo. Persino patetico 10 svedese, che pareva voler urlare a tutti « potrei passarlo ». Non dovendo quindi Mario temere alcuna concorrenza Interna o esterna, il suo cammino è diventato ormai una passeggiata. Già a Monza potrebbe diventare campione del mondo. E sarebbe, anzi sarà, un tìtolo ben meritato. Andretti ha compiute molti sacrifici per dedicarsi completamente alla Formula 1, è /naturato come pilota anche se gli riesce sempre difficile tenere a freno il suo temperamento. E' un eccellente collaudatore e 11 suo accordo con Chapman nello sviluppare questa super Lotus 79 sì è dimostrato perfetto. D'altro lato, Chapman conferma in questa formidabile stagione di essere uno dei più validi progettisti della Formula 1, pieno di idee, dì entusiasmo, di esperienza. Un uomo che vìve In intimo contatto con la squadra. La Brabham-Alfa ha raccolto un piazzamento assai buono. In fondo, il « doppietto • di Lauda-Watson è quello dei migliori « non Lotus ». Lauda è stato più incisivo, ha rischiato persino di mettere k.o. il motore della sua vettura, dando per un attimo l'impressione dì poter raggiungere Andretti - Peterson. Ma il duo della Lotus giocava come il gatto con il topo, an che se l'italo-americano aveva una perdita di potenza nel motore per la rottura dì uno scarico. Watson è stato molto positivo. In sostanza un risultato che fa felice II ' team » inglese e quelli dell'Alfa Romeo, contribuendo a smussare le polemiche create dal caso dell'Alfa-Alfa. Mentre la Copersucar di Emerson Flttìpaldi appare in continua crescita, la Ferrari ha vissuto un'altra giornatano. Non negativa come quella del Gran Premio dì Francia visto che Vìlleneuve ha almeno conquistato un punticlno, ma certo poco esaltante. Scarsa aderenza, cioè problema dì gomme; quelli della MIchelin abbozzano, dicono che forse è stato il peggioramento delle condizioni atmosferiche (all'Inizio sole e caldo, da metà gara nuvoloni e vento freddo) ad alterare II rendimento delle coperture. Anno di transizione ed esperienza ma quanti rospi da ingoiare per piloti e tecnici. Un Gran Premio monotono, abbiamo detto. In fondo, è srato più agitato nelle ore che l'hanno preceduto per una « guerra » dì comunicati fra la Csì e la Foca a proposito di un nuovo regolamento va rato dalla prima in tema di aerodinamica. Dichiarazioni minacciose, I costruttori (salvo la Ferrari) inviperiti: tante chiacchiere, ma per il prossimo anno tutto sì aggiusterà: la Formula 1 è una gallina dalle uova d'oro e nessuno romperà il giocattolo. Michele Fenu
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