Mutilato in carrozzella aggredito e ferito gravemente da un vicino

Mutilato in carrozzella aggredito e ferito gravemente da un vicino A Vigevano dopo un litigio con coltello e martello Mutilato in carrozzella aggredito e ferito gravemente da un vicino VIGEVANO — Drammatico epilogo dell'incomprensione, che durava da alcuni anni, tra due vicini di casa abitanti a Vigevano, in via della Gioia. I due — il muratore Francesco Mussi, 48 anni, nato a Scaldasole (Pavia), sposato e separato dalla moglie, e Mose Bellotto, 70 anni, nato a Chioggia, un invalido a cui una decina di anni fa erano state amputate le gambe — si sono affrontati impugnando l'uno un lungo coltello da cucina e l'altro un martello. Ha avuto la peggio il Bellotto, che è rimasto ferito al petto e al braccio destro. Soccorso e portato al pronto soccorso, è stato poi trasferito in un ospedale milanese in gravi condizioni. L'aggressore, che è stato colpito a sua volta da una martellata al capo, è finito in prigione dopo essere stato medicato e giudicato guaribile in venti giorni. Francesco Mussi, che è stato accompagnato al carcere verso mezzogiorno di ieri, dopo che la polizia aveva completato la ricostruzione del sanguinoso episodio, sarà interrogato stamane dal sostituto procuratore Giacomo Paoloni. « Ero stanco del suo modo arrogante di chiedere il mio aiuto per sistemargli la porta di casa », avrebbe dichiarato ieri il mancato omicida subito dopo il fatto. Bellotto, un uomo che vi¬ ve nell'ambiente della prostituzione e con un passato pesante (una decina di condanne per imputazioni che vanno dall'estorsione al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, a lesioni, furto, contrabbando), qualche anno fa avrebbe cercato d'indurre al vizio la figlia dodicenne di Mussi. «Da quell'epoca — dicono i conoscenti — i litigi fra Mussi e Bellotto si erano fatti sempre più frequenti ». Sabato l'ultimo litigio. La frase pronunciata da Bellotto « Vieni giù che t'ammazzo » ha fatto perdere il lume della ragione a Mussi. Era da poco passata la mezzanotte; il muratore è sceso con il coltello e ha affrontato sul ballatoio del piano rialzato il Bellotto seduto sulla sua carrozzella. Questi però lo ha anticipato e lo ha colpito alla testa con un martello, ma solo di striscio. Immediata la reazione di Mussi: lo ha fermato l'intervento della donna che vive con Bellotto e degli altri inquilini richiamati dalle grida. Arrivati gli agenti, il Mussi si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza.

Luoghi citati: Chioggia, Pavia, Scaldasole, Vigevano