"Breve incontro" dopo treni'anni

"Breve incontro" dopo treni'anni CRONACA DELLA TELEVISIONE "Breve incontro" dopo treni'anni Ieri: "remake" con Burton e Sophia Loren Oggi: il film "L'uomo che non seppe tacere" Domenica prossima esordirà sulla rete 1 Nero su nero di Dante Guardamagna, sceneggiato in tre puntate con protagonisti Paolo Stoppa e altri interpreti Didi Perego, Roldano Lupi, Vittorio Sanipoli. Sarà quello il primo dei nuovi programmi festivi autunnali: nell'attesa di esso, la serata di ieri sulla rete 1 è stata occupata da un film, il quarto trasmesso dalla tv nazionale nel giro di una settimana nella quale si sono visti Sull'orlo della paura, Pendulum, Il 13 non risponde. Ad essi ora si è aggiunto Breve incontro con Sophia Loren e Richard Burton. Breve incontro è il tenue racconto d'un amore casuale e intenso fra un uomo e una donna entrambi sposati. Nel film, visto da molti quando venne proiettato la prima volta nel 1974, il tema e lo svolgimento sono i medesimi d'una delicata pellicola intimista in bianco e nero, diretta su testo di Noel Coward, dal regista inglese David Lean nel 1946. Ma il risultato varia dì molto tra le due edizioni della stessa vicenda. Trentadue anni fa la caratteristica del primo «Brief encounter» era quella di accendere una rovente passione giovanile in due persone non più giovani, riscaldate da un dolce raggio di sole prima del tramonto. Deliberatamente David Lean aveva scelto interpreti come Celia Johson e Trevor Howard, che non nascondevano né le rughe, né la scarsa avvenenza. Ma il sentimento sapeva trasfigurarli, dando a entrambi il fervore, le speranze, i desideri dei ventenni. Quell'idillio, pur senza speranza, faceva ritrovare a tutti e due la lontana giovinezza, e poiché il film scavava nel profondo, lo spettatore ne era partecipe. Invece degli esangui quarantacinquenni d'allora abbiamo visto ieri sera due interpreti tutt'altro che dimessi, tutt'altro che anagraficamente maturi, ossia una fulgida Sophia di cui è facile cadere innamorati e un Burton che ha tutto per piacere. Nessuno dei due, tuttavia, possedeva la faccia adatta a esprimere sentimenti crepuscolari, che si concretavano in una rinuncia il cui frutto era una malinconica rassegnazione e un volonta¬ rio reciproco addio. Sulla rete 2, levi e oggi dando appuntamento a Don Lurio e Pino Calvi ha portato sul video due apprezzate «firme» degli spettacoli televisivi leggeri: Lurio ballerino e coreografo, Calvi pianista, compositore, direttore d'orchestra. Salerno li ha ospitati con l'abituale amabilità * ★ Il film spionistico di stasera è L'uomo che non seppe tacere, diretto dal francese Claude Pinoteau per una comproduzione franco-italiana. Derivato dal romanzo «Dróle de pistolet» di Francois Rick, l'intrigo ha come personaggio principale una «spia stanca», Clément Tibére. L'uomo, che lavora per i sovietici, è rapito dal controspionaggio britannico che gl'impone di passare al proprio servizio. E' un trasferimento rischioso di cui Tibére deve sopportare le inevitabili conseguenze. Con Lino Ventura protagonista, gli altri interpreti sono Suzanne Flon, Lea Massari. a. vald.

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