"Il nuovo Pontefice piacerà" dicono concordi molti prelati

"Il nuovo Pontefice piacerà" dicono concordi molti prelati Impressioni a caldo dopo l'uscita dal rapido Conclave "Il nuovo Pontefice piacerà" dicono concordi molti prelati Sottolineano inoltre l CITTA' DEL VATICANO — Tutti soddisfatti, nelle alte gerarchie ecclesiastiche, per l'elezione del cardinale Luciani a Pontefice. «Vogliamo interpretare i sentimenti comuni, ed esprimere la vivissima gioia e la profonda riconoscenza per il dono da Dio concesso alla sua Chiesa con il nuovo Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo I, pastore di Roma e della Chiesa universale». Lo afferma un comunicato della presidenza della conferenza episcopale italiana (Cei) nel quale è detto: «Nel confratello nostro, venerato Patriarca di Venezia e già vice presidente della Conferenza episcopale italiana, vediamo ora il successore di Pietro, il servo dei servi di Dio, il vicario di Cristo, ed alla sua persona, costituita oggi visibile principio e fondamento dell'unità sia dei vescovi, sia della multitudine dei fedeli, aderiamo con comunione di mente e di cuore, e con volontà di devota collaborazione, per professare e annunziare a salvezza le la semplicità di vita e la parole rivolte un giorno dal capo degli apostoli al Signore: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente"». Il cardinale Giovanni Benelli, appena uscito dal Conclave alle 11,30, dal cortile Borgia, ha rilasciato questa dichiarazione: «Siamo contentissimi proprio nell'azione di grazia perché lo Spirito Santo ci ha dato un Papa facendo vedere a tutto il mondo una cosa, una realtà che forse da qualcuno era stata messa in dubbio ma che è cosi evidente; l'unità, la grande unità della Chiesa. Gli elettori venivano da tutti gli angoli del mondo, erano di tutte le culture, di mentalità diverse e in un giorno si sono messi d'accordo su un nome, evidentemente perché mossi dallo Spirito Santo». «E' stata opera dello Spirito Santo», hanno ripetuto molti altri cardinali mentre uscivano dal Conclave, subito dopo il termine della concelebrazione eucaristica del nuovo Papa con il Sacro Collegio che lo aveva eletto ieri profonda umanità dell'ex capo della Chiesa universale. «Non mi aspettavo un'elezione così rapida», ha affermato il card. Franziskus Koenig, arcivescovo dì Vienna. «Eravate già d'accordo prima?», è stato chiesto al cardinale. «No — ha risposto Koenig — non c'era accordo previo... in Conclave ci ha assistito lo Spirito Santo». «Che cosa lo ha colpito del nuovo Papa?» è stato chiesto ancora all'arcivescovo di Vienna. «La sua semplicità — ha risposto — la profondità del suo pensiero. Un vero uomo di Dio». Il vescovo di Bolzano e Bressanone, mons. Gargitter, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Nel momento in cui Giovanni Paolo I è stato eletto, sotto la guida di Dio, come successore immediato di Paolo VI, noi cogliamo il radicale mutamento che è venuto a determinarsi nella persona dell'ex cardinale, ora divenuto sommo pontefice. Egli è entrato in una nuova relazione con Cristo». La dichiarazione così prosegue: «Il collegio dei cardinali ha eletto il successore di Pao¬ Patriarca di Venezia 10 VI con alto senso di responsabilità e con matura riflessione. Per questo noi riteniamo che Giovanni Paolo I abbia le migliori capacità per portare avanti la difficile eredità di Papa Montini». Il presule sottolinea altresì che il nuovo pontefice proviene da famiglia operaia e ha sempre mantenuto con il mondo dei poveri un rapporto improntato a viva umiltà: è buon conoscitore della realtà alto-atesina, molto sensibile e attento alla problematica locale. «Sarà certamente il Papa della continuità, della sintesi fra i messaggi di Giovanni XXIII e di Paolo VI — ha detto mons. Ambrosanio. vescovo ausiliare di Napoli — Egli sarà fedele allo spirito più che alle forme. E' un uomo di cultura, ma non la ostenta; sarà certamente fedele al Vangelo e al suo magistero che eserciterà con coraggio e chiarezza». Il cardinale Barnard Alfrink, fino al '75 arcivescovo di Utrecht, non pensava che il conclave sarebbe stato così breve: « Abbiamo sentito — ha detto — il soffio dello Spirito Santo che ci ha guidati». 11 cardinale Pietro Palazzini, che fa parte della curia, a chi gli chiedeva che cosa pensasse della classificazione di conservatore data da alcuni al patriarca di Venezia ha risposto deciso: « Il Papa è il Papa e non ha senso applicare a lui categorie che si adattano ad un uomo politico ». Aloisio Lorscheider, presidente dei vescovi brasiliani, ha detto del nuovo Papa; « Io lo conoscevo, ho fatto con lui un giro per il Brasile tre anni fa, quando venne a visitarci ». Su un eventuale viaggio a Puebla, in Messico, per l'Assemblea episcopale, di Giovanni Paolo I ha aggiunto: « Non lo so... Il Papa non ha avuto neppure il tempo di respirare, per ora. Si vedrà; non gli ho parlato di questo ». E' stato poi chiesto a Lorscheider se è vero che Giovanni Paolo sia stato eletto all'unanimità. Lorscheider ha sorriso: «La Costituzione apostolica di Paolo VI sul conclave stabilisce che per essere eletto papa un candidato deve ottenere due terzi più uno dei voti dei cardinali elettori. Dunque, in questo caso, almeno 75 voti. Di più non posso dire ». L'arcivescovo di Buenos Aires, Juan Carlos Aramburu, alla domanda se i cardinali erano entrati in conclave con un accordo già fatto, ha risposto: « No. L'elezione è opera dello Spirito Santo che ci ha guidati ». Il card. Antonio Ribeiro, patriarca di Lisbona, uscendo ieri mattina dal conclave ha esclamato: «Lo Spirito Santo mi ha proprio sfiorato ». Il porporato, infatti, in conclave sedeva accanto al cardinale Albino Luciani.