In difesa e all'attacco i problemi dei Rangers

In difesa e all'attacco i problemi dei Rangers Gli scozzesi "spiati,, da Trapattoni In difesa e all'attacco i problemi dei Rangers LONDRA — Chi venendo dall'Italia ha avuto occasione di visitare la Scozia dopo l'Inghilterra avrà notato che, per quanto concerne il temperamento del due popoli, Il Nord è al Sud e viceversa. In altre parole, i meridionali sono qui gli scozzesi, molto più espansivi, istintivi ed emotivi; gli inglesi, più chiusi, freddi e calcolatori, sono invece nel carettere i settenrlonali di quello che è chiamato Regno Unito. Ciò forse spiega come gli scozzesi si siano così facilmente abbandonati all'euforia prima delle finali della Coppa del Mondo e ora con la stessa emotività danno per spacciati I Rangers contro la Juventus. Come hanno sbagliato di grosso in Coppa del Mondo così potrebbero errare forse ora In Coppa dei Campioni. Va ricordato che sei anni fa ben pochi a Glasgow avevano creduto In un sueiesso del Rangers sul Torino in Coppa delle Coppe. I colleghi della stampa scozzese ribattono però che i granata di allora non avevano la forza attuale del bianconeri, e che I Rangers di sei anni fa conquistarono poi la Coppa europea mentre quelli di oggi fanno soltanto raccolta di titoli casalinghi. Trapattoni che ha visto i Rangers a Edimburgo contro l'Hibernian, è molto più guardingo nel valutarli: «L'avversarlo che incontreremo tra tre settimane sarà probabilmente diverso da quello da me osservato a Edimburgo, che forse in questo momento non è ancora in condizioni di esprimere un grosso gioco. Il Glasgow Rangers che verrà a Torino avrà sostenuto cinque o sei partite In più e sarà quindi in condizioni migliori. L'organico stesso della squadra avrà probabilmente un diverso aspetto. All'attacco potrà disporre di Cooper che mi dicono sia un elemento assai pericoloso. In difesa non giocherà Johnston perché squalificato e penso farà posto a Jackson che ha molta più esperienza nel ruolo di stopper. A centrocampo potrebbe rientrare Watson, già utilizzato con successo nelle partite precampionato». Trap crede però che l'arma più forte dei Rangers sia la forza agonistica. «Una squadra che va combattuta con lo stesso ritmo — dice —. Il successo è per noi possibile soltanto se riusciremo ad affrontare gli scozzesi con pari risolutezza e con la stessa carica agonistica». A Edimburgo I Rangers sono stati •spiati- da Trap e 'Osservati' da Sir All Ramsey per conto di un grande giornale scozzese che gli aveva chiesto una valutazione della compagine campione di Scozia in vista dell'Impegno europeo con I bianconeri. Ancora una volta l'ex manager della Nazionale inglese che conquistò la Coppa del Mondo è stato molto esplìcito. «I Rangers debbono migliorare molto se vogliono sperare di far strada quest'anno in Europa — egli ha detto — non è necessario che io ricordi a Grelg e ai suoi giocatori, e neppure al loro fanatici sostenitori tra i quali mi sono trovato durante l'incontro di Edimburgo, che dovranno affrontare II più duro e più arduo degli ostacoli contro la Juventus al primo turno del campionato eurpeo. Cosi come stanno le cose al momento, ritengo che le loro possibilità non siano affatto buone. La mia immediata impressione è che I Rangers non sono fisicamente In buona condizione e mentalmente manchino di riflessi. Tuttavia non è questo un problema che debba particolarmente preoccupare. Con qualche partita In più le cose dovreb¬ bero aggiustarsi. E' un problema che tutte le squadre debbono affrontare all'inizio di stagione». Quali sono allora le maggiori preoccupazioni per i Rangers? Il 'baronetto' Ramsey ritiene che siano parecchie. «In porta e a centrocampo la squadra è forte, ma In difesa o all'attacco ha grossi problemi. L'intesa fra i pilastri centrali Tom Forsyth e Derek Johnston è alle volte spaventosa, il che richiederà grandi sforzi per trovare un rimedio. Il nazionale Jardine ha confermato le mie aspettative allorché è In azione propulsiva, ma mi è sembrato meno efficace sotto pressione. L'altro terzino, Alex Forsyth, è apparso un po' incerto e ha faticato ad ambientarsi. Forse sarebbe più a suo agio sulla destra». Come Trapattoni anche Ramsey ritiene che il miglior reparto del Rangers sia il centrocampo. «Mi è piaciuto particolarmente MacDonald che alle volte appare lento ma possiede grande prontezza di mente. Ovviamente la sua esperienza sarà vitale nei prossimi mesi. Degli altri due centrocampisti mi ha impressionato favorevolmente Smith che ha operato inizialmente con precisione e con prontezza, ma è poi calato verso la fine, al contrario di Russell che è apparso più forte con il passar del tempo. Lo ritengo senz'altro un elemento di grandi possibilità». Trapattoni, in ogni caso, avrà modo con ogni probabilità, di osservare nuovamente la squadra scozzese il 9 settembre a Glasgow nel derby contro il Celtic, dato che la partita di Coppa Italia fra il Monza e la Juventus verrà sicuramente giocata in anticipo II giorno 7 settembre allo stadio di San Siro. Carlo Ricono