Il successo costerà a Virginio le nozze con la bella Veronique

Il successo costerà a Virginio le nozze con la bella Veronique Il successo costerà a Virginio le nozze con la bella Veronique Ferrari aveva promesso alla sua compagna belga il matrimonio dopo la prima vittoria in un Gran Premio - Una grande giornata anche per Roberto Gallina e la scuderia Nava-Oliofìat DAL NOSTRO INVIATO NURBURG — Virginio Ferrari taglia il traguardo per primo, si guarda intorno quasi sorpreso e mentre decelera sul lungo rettilineo si concede un pugno nell'aria, ma basso sotto la carenatura, per non smentire la sua fama di ragazzo schivo, modesto al limite dell'autolesionismo. Al boxes gli occhi azzurrlsslml di Veronique Hinderyckx si illuminano più del consueto: stavolta è fatta, l'aveva pur detto Virginio che si sarebbero sposati alla prima vittoria in un Gran Premio. Attorno al campione c'è la confusione di sempre con l'aggiunta di una percentuale di partecipazione diretta da parte di tutti 1 corridori, la massa dei •privati» che sanno anche gioire senza egoismo per II successo di uno che ha faticato come loro per emergere. Attorno a Ferrari, campione assoluto di domani e vincitore del momento, si accalcano soltanto gli addetti al lavori e Roberts quasi chiede scusa per essere accomunato al trionfo dal fatto casuale d'aver vinto nella giornata il campionato mondiale. Questo /'identikit di Virginio Ferrari, 26 anni al prossimo 19 ottobre, luogo di nascita l'Idroscalo milanese, un piccolo passato da mezzofondista in atletica, un presente da promesso sposo con Veronique, belga ventiduenne dotata dì sette fratelli, cinque cavalli e una splendida casa alle porte dì Bruxelles. • E' stata abbastanza facile. Perdevo nel tratto misto perché la moto sbandava parecchio, poi ho capito che li potevo tenere dietro con facilità. Certo che avevo una paura ogni volta che la moto si imbarcava... qui succede a ogni curva». Sorride da un orecchio all'altro, i capelli ricci che Incorniciano II volto da ragazzino. «Ho fatto quel che dovevo, no?». Sa di mentire, sa che non è da tutti riuscire a centrare II successo al primo colpo, ma gli place tingere come tutto sia andato secondo regola. • La vigilia? E' stata come tutte le altre. Slamo andati a pescare con Marco e Gianni, cioè Lucchinelli e Rolando, tanto per distenderci un poco. A dire il vero ci pensavo a ogni minuto. Stanotte in roulotte ho svegliato Veronique a furia di girarmi nel letto, lo dormivo ma sognavo sempre di correre e dovevo curvare. Tutto da ridere. Anche adesso mi viene da ridere. Con i guai che abbiamo sempre avuto...». SI abbracciano due, tre volte con Roberto Gallina, che ha molti meriti in questa affermazione conquistata da Virginio. Primo fra tutti quello di aver sempre creduto nel ragazzo, poi tanti altri e ultimo In ordine di tempo quello di aver trovato la regolazione giusta degli ammortizzatori per questa gara. «Il problema su questo circuito è che si arriva sino a fine corsa per quelle grandi compressioni che ci sono. Gli inglesi mi hanno dato la moto, una vecchia di Sheene con un motore già usato anche da Rougerie, e mi hanno lasciato carta bianca, lo ho aumentato la quantità di olio, ma non ho Indurito la sospensione, cosi la moto è rimasta un po' più guidabile rispetto a quella di Sheene. Loro non ci hanno creduto, mi spiace, forse Sheene ce l'avrebbe fatta». Gallina fa le cose semplici, ma c'è voluto un bel coraggio per giocare da isolati, con una macchina per di più che aveva il motore buono, ma carburatori e scarichi di serie e nessuno degli accorgimenti speciali montati su quella di Sheene. Per la prima volta una scuderia privata, la Nava-Ollofìat, vince un Gran Premio ed è un'affermazione che dà a Gallina soltanto qualche preoccupazione in più in chiave futura. • Bisogna ritrovare l'abbinamento per l'anno prossimo. La Nava continua di sicuro, tanto più adesso che abbiamo vinto proprio II Gran Premio sponsorizzato dalla nostra ditta. L'Olioflat non so». C'è da trasecolare, perché proprio nella collaborazione con il settore lubrificanti della Casa torinese Gallina ha dato I consigli giusti al dottor Volpi per far mettere a punto un olio che viene usato in corsa con risultati eccellenti. Proprio venerdì lavorando a fianco a fianco con il gruppo inglese della Suzuki si sono confrontati I risultati di lubrificazione, e ora una lattina del carburante torinese è partita verso il Giappone, mentre gocce diverse vengono disputate da tutti 1 partecipanti al giro delle corse. Sono ombre che magari svaniranno presto, e comunque adesso non vai la pena guastare la festa. Tutti fanno I complimenti a Gallina, e in mezzo agli altri arriva anche Gian Carlo Morbidelli, che non può certamente essere soddisfatto della gestione della sua squadra nella stagione ormai In fase calante. Confabulano un poco, poi Gallina dice ridendo: «Va bene, l'anno prossimo puntiamo a due mondiali con la Suzuki nella 500 ce e con la Morbidelli nella 350 ce». Può essere una battuta soltanto, ma anche un proposito molto serio. Poi arriva Veronique ad annunciare che il pranzo è servito. Sono le trote di sabato sera condite con un po' di salsa vincente. g. vigl.

Luoghi citati: Bruxelles, Giappone