Urlando si è ripreso il "suo,, record

Urlando si è ripreso il "suo,, record Dopo 6 anni e molti sacrifici è di nuovo primatista nel martello (75,64) Urlando si è ripreso il "suo,, record Giampaolo Urlando, trentatreenne padovano, ha centrato II primato italiano del martello, raccogliendo i frutti di una stagione che lo ha visto costantemente primeggiare, sempre oltre i 70 metri con una punta precedente di 74,14 ottenuta In occasione del campionati italiani di Roma. Allenato da Palmarin, autentico cultore della specialità, Urlando ha colto a Lignano Sabbiadoro, l'ultimo dei • meeting > italiani prima degli europei (ed oltretutto in concorrenza con altre riunioni all'estero) Il frutto della sua seria ed attenta preparazione lanciando, fin dalla prima prova, oltre il vecchio limite di Mario Vecchiato che risaliva al 10 settembre '72. 75,64 la misura ottenuta, con un miglioramento del precedente « record » di ben 128 cm e del proprio personale di un metro e mezzo esatto. Specialità spesso relegata negli antistadi o in orari • impossibili » data la pericolosità rappresentata da una palla di ferro di 7250 grammi fatta ruotare tramite un filo metallico di 122 cm e lanciata, il martello proprio il mese scorso ha visto abbattere il muro degli 80 metri ad opera del sovietico Zaychuk (80,14) seguito pochi giorni fa dai tedesco ovest Riehm che ha ulteriormente allungato la gittata (80,32). In Italia Urlando era già stato « recordman » dal '67 al '69 con incremento da 62,28 a 64,82 del limite nazionale. Poi era scomparso dalle scene per vivere, emigrando in Germania, un capitolo dolcissimo e fiabesco, in cerca di quell'amore che avrebbe invece trovato al rientro in patria accanto a Maria Luisa Mion, ex giavellottista, oggi felice madre dei loro due bambini. Menare Urlando viveva il suo sogno, la specialità progrediva grazie ad un friulano di forte tempra, Mario Vecchiato, in grado di farla assurgere ad attività internazionale, e fino ad un primato (74,36) che, realizzato nel '72, era a circa due metri dall'allora limite mondiale. Urlando, però, il martello lo aveva nel sangue, anche adesso si perde a parlarne come ad un essere vivo quasi avesse un'anima, e pian plano iniziò a preparare il suo ritorno. Mostrando una volontà ferrea, è risalito andando sempre migliorandosi: questo inverno ha sempre svolto un lavoro eccezionale per carichi ed eccellente per risultati. Gara su gara è andato migliorandosi: il suo primato, a questo punto, era atteso come quello di Ortis sui 5 mila. Sono venuti a pochi giorni di distanza, e- gualmente belli, egualmente validi, egualmente ancora migliorabili anche se a vantaggio di Ortis — in questo discorso — ci sono dieci anni di meno. Cor. 75,64 Urlando ha ottenuto la decima prestazione mondiale dell'anno, un posto pressoché sicuro tra i primi sei europei ai campionati di Praga: e forse non è neppure follia in questo magnifico fermento attuale dell'atletica italiana, sperare anche per lui qualche cosa di più. Nonostante il 5,30 ottenuto a Rovereto sabato pomeriggio nel salto con l'asta. Renato Dionlsi non potrà partecipare ai campionati europei di Praga. L'azzurro Infatti non è stato iscritto a suo tempo dalla Federazione ed ora è tardi per farlo visto che il limite massimo per mandare i nominativi degli azzurri era fissato appunto per sabato g, bar. Urlando, martello-record

Luoghi citati: Germania, Lignano Sabbiadoro, Praga, Roma, Rovereto