Patty "la strega,, va in Monferrato

Patty "la strega,, va in Monferrato 8-9 settembre I Adesso i divi scelgono la provincia Patty "la strega,, va in Monferrato La Pravo, ex modello di sregolatezza all'americana, canterà stasera in uno show a Mirabello Mille articoli su Patty Pravo sono cominciati in questo modo. Dorme di giorno e vive di notte, conosce gli uomini ma misconosce gli amanti, nel fondo è rimasta la semplice Nicoletta Strambelli di Venezia anche se per il mondo rappresenta una donna sfrontata che getta la sua libertà in faccia agli altri. Oggi invece qualcosa è cambiato, oggi alle 21 e 30 Patty Pravo canta nella sala da ballo di Mirabello in provincia di Alessandria. Fino a ieri costituiva uno studiato modello di professionale sregolatezza all'americana con matrimoni-lampo, successi trionfali, chiome bionde che schiaffeggiavano l'aria e le convenzioni. Quando lasciava l'Italia — per amore o per il fisco non importa — sceglieva come residenza Londra dove si respira un'aria «più internazionale» che a Roma. L'estate 1978 la proietta più seplicemente nel Monferrato. Se prima cercava paziente lo scandalo (il portacenere scagliato dallo spettatore incompetente, la calzamaglia rivelatrice, il sussurro intimo intimo) adesso cade solo nel peccato delta impuntualità, che lutti le perdonano, se pensiamo al tormento di un viaggio in pieno pomeriggio nella piana assolata che il Tanaro giallo s'illude di rinfrescare. Si sposta in auto come i comuni mortali. Ha dimenticato il brevetto di pilota di aereo ostentato con tanta disinvoltura da sopportare e sollecitare i paragoni con le streghe a cavallo delle scope. Al massimo si permette un autista che dicono chiami con bonomia Von Stroheim, come l'attore che in Viale del tramonto impersonava uno chauffeur decaduto dal rango di amante dell'intramontabile diva del muto Gloria Swanson. Cambia il pubblico, cambia la moda. Patty Pravo lo intuisce e vi si adegua da accorto animale di palcoscenico. Tuttavia non ha mai avuto modo di riflettere su se stessa, qualche volta ne ha pure dimostrato consapevolezza («Io ho sempre fatto le cose che credevo vere. Oggi se non si è sporchi, se non si mette la divisa, se non si fuma l'erba, se non si è politicizzati, non si è nel giusto. Mi fanno ridere i giovani d'oggi che sono convinti, in questo modo, di avere una loro personalità. Non hanno capito niente. Sono soltanto strumentalizzati», su «Epoca» del 25 agosto '76). Due concetti espressi di malavoglia, milioni di persone calunniate. La gioventù non si esprime soltanto attraverso luoghi comuni e, quanto ai ragazzi strumentalizzati, anche Patty Pravo rappresenta un prodotto da lanciare con acume, fin da quando l'industria del divertimento impose come simbolo d'una generazione diversa una biondina veneziana che portava bene gli stracci di ragazza del Piper. La biondina, nata in Santa Marta a un passo dalle carceri, è sempre stata una selvaggia e contemporaneamente un'ingenua. Una volta per cancellare l'ambigua impressione che davano gli orchestrali quando salivano da lei la notte, disse che le piaceva scherzare con loro, suonare il juke-box in continuazione, giocare a flipper come dannati! Cose improbabili dopo la dura prova dello spettacolo. Meglio tacere. Forse Patty Pravo si sente tuttora una farfalla che si arrampica sui vetri come ha detto in un'intervista dannunziana ad Anna Corradini. Così forse la vedono e si mettono in coda i ragazzi di provincia che, informatissimi dai «mass media», sono in attesa da sempre ma hanno dovuto cedere il passo alle balere di lusso delle metropoli. In una società indifferenziata i gusti si diffondono a macchia d'olio. Quindi si capisce che Amanda Lear canti stasera a Formigine di Modena, che i Gatti di Vicolo Miracoli portino il loro strafottente spiritaccio veneto a Locorotondo presso Bari e che Pippo Baudo presenti a Rocca San Casciano, provincia di Forlì, attutirne m 210 s.d.m., abitanti 3462. E si capisce perché, in un Paese che coltiva stancamente il mito anglosassone, Patty Pravo sia attesa in dancings di provìncia che si chiamano Sporting, Life, Christ. Piero Perona