Ferragosto con il sole e poi torna la pioggia

Ferragosto con il sole e poi torna la pioggia Dall'Atlantico arriverà aria fredda Ferragosto con il sole e poi torna la pioggia Scarso ottimismo nelle previsioni del meteorologo della televisione Il Ferragosto dovrebbe essere caratterizzato dal sole e da giornate calde. Poi, progressivamente, dobbiamo attenderci un nuovo peggioramento. Anche questa volta, come è accaduto per la recente alluvione della Val d'Ossola, si tratta di una perturbazione atlantica, in fase di formazione e decisa ad investire la parte più meridionale del continente europeo. Non si prevedono, almeno per ora, fenomeni di particolare intensità come quelli che hanno accompagnato la precedente perturbazione e questo perché il raffreddamento già manifestatosi sull'Italia e sui mari prospicienti attutisce quei contrasti termici ai quali ci siamo già riferiti. Non possiamo però trascurare che si tratterà di una seconda ondata fredda d'agosto e che in annate passate è riuscita a determinare la chiusura definitiva del gran caldo estivo. Con questo non intendiamo dire che sia giunto l'autunno; prosegue blandamente un'esta¬ ttscugcgrqfasTlNnntgsstsnpld te anche se un po' smunta, sotto certi aspetti gradita per una sua mitezza di caratteri. Qualcuno potrebbe obiettare che una volta l'estate era d'altro genere: vigorosa, aggressiva, caldissima; siamo pronti a dargliene atto, ma occorre riferirci a prima degli Anni Cinquanta. In questi ultimi trent'anni, infatti, ci sono stati de! mesi di agosto stupendi, ma si contano sulle dita di una sola mano. Tanto per fare un esempio, l'agosto del 1968 riportò sui Nord Italia temperature autunnali e il maltempo continuò nelle prime due decadi di settembre. Nel 1969 ci fu un peggioramento proprio a Ferragosto e, mentre al Nord si registravano 15 gradi di temperatura, al Sud Italia 35, ben presto la situazione divenne autunnale e il tempo cattivo durò in pratica fino al 20 settembre. E l'agosto del 1971 fu invece caldo, un caldo da incendi; quello del 72 assai freddo. L'agosto del 75, quello del 76 e quel- 1dsc 10 del 77 furono anch'essi freddi e piovosi, con temperature inferiori alla norma e piogge superiori alla media stagionale. Questi dati costituiscono una testimonianza di un passato ancora recente che tuttavia palesa quella tendenza ad una fase fredda del clima terrestre, nella quale credono autorevoli studiosi, climatologi di larga fama e gente più modesta che s'interessa di questi problemi nello svolgimento della propria professione. Tornando al maltempo nell'Ossola, l'ondata di freddo manifestatasi la scorsa settimana fu regolarmente prevista con 72 ore di anticipo sul suo verificarsi. Sin dal giorno 5 agosto aria fredda atlantica, carica di vapor d'acqua si spingeva verso 11 bacino del Mediterraneo, proprio mentre sull'Italia era in atto un caldo estivo eccezionale, con temperature, in moltissime località, superiori alla media stagionale. Dopo due giorni dall'irruzione fredda, la vasta depressione che ebbe origine sull'Italia si portò sull'Europa nord orientale, mentre dalle isole Azzorre un cuneo di alta pressione si estendeva verso il Mare di Norvegia. Due centri di azione di fase opposta si trovarono così in condizioni di concorrere ad un afflusso freddo lungo una direttrice che dal Mare di Norvegia si portava sul Mediterraneo centrale. Entrambi i centri di azione convogliarono aria fredda con correnti talora anticicloniche, tal altra cicloniche, a seconda del temporaneo predominio dell'uno o dell'altro di questi due centri. In un caso l'aria che sopraggiungeva era fresca ma non accompagnata da nuvole, nell'altro l'aria fredda e umida dava luogo a grossi annuvolamenti, a piogge e a temporali. Da questa notte (la notte dal 13 al 14) è cessato l'afflusso freddo e il tempo si avvia ad un ristabilimento generale. Andrea Baroni

Persone citate: Andrea Baroni

Luoghi citati: Azzorre, Europa, Italia, Nord Italia, Norvegia, Ossola