Berruti, Bertola, Balocco e Devia sono in finale

Berruti, Bertola, Balocco e Devia sono in finale Pallone: Rosso ha perso l'ultima occasione per entrare nella "zona,, Berruti, Bertola, Balocco e Devia sono in finale Emozioni a non finire nello sferisterio di San Bartolomeo - I padroni di casa cedono (10-11) al campione d'Italia ANDORA — Emozioni a non finire nello sferisterio di S. Bartolomeo di Andora. Devia, in vantaggio per 9 a 6, si è fatto raggiungere sul 10-10 da Felice Bertola perdendo poi nettamente II gioco decisivo anche a causa di due errori determinanti del giovane terzino Felice Galliano, che hanno splanato all'indomabile Bertola la via del faticoso successo. Tre ore e mezzo, comunque, di gioco a fasi alterne con numeroso pubblico ac- corso allo sferisterio per applaudire I due protagonisti che, per la verità, sono stati tre perché, accanto a Devia, al ricaccio ha sfoderato la solita grinta il 'Senatore' Piero Galliano. Dopo aver dato l'impressione di potercela fare, Devia ha quindi visto sfumare la clamorosa occasione che gli avrebbe Ira l'altro permesso di agganciare Bertola al secondo posto Ormai definitiva la rosa del finalisti (Berruti, Bertola, Balocco e Devia), gli accoppiamenti decisi dalla Federazione (ma la formula potrebbe essere ritoccata dal consiglio federale) prevedono Incontri fra il primo classificato e il quarto fra secondo e terzo. Contro Berruti, Devia ha ammainato presto bandiera, a suo tempo privato dell'apporto di Galliano, tagliato fuori dalla lunga battuta e dal ricacci di Massimo; il gioco di Bertola, Invece, basato ieri più sulle palle tagliate che sulla potenza, ha dato spazio a Piero Galliano, che al ricaccio ha fatto esplodere a tratti palle imprendibili. •E' stata una partita bellissima — ha commentato a fine gara Augusto Manzo, venuto a trovare I suoi amici liguri e a seguire Bertola —, da tempo non mi capitava di vedere un incontro tanto combattuto e dall'esito incerto. Dopo tre ore e mezzo di gioco — ha concluso il leggendario campione — chiunque può commettere errori decisivi». Ma di errori nel due giochi finali Bertola non ne ha commessi, riuscendo anzi a caricare I palloni e a tagliarli al muro al ricaccio. Devia, in svantaggio per 4-1, è anda¬ to poi In parità al riposo, ha avuto la sua grossa occasione sul 9-6: ha commesso un fallo alla battuta, riuscendo poi ad agganciare il rivale sul 40 pari. Un errore del terzino Barbero e un gran volo di /Vada die ha fermato da campione un violento pallone hanno dato il gioco a Bertola, che si è aggiudicato anche quello successivo. Nuovamente In svantaggio per 10-8, il battitore di Chiusavecchia si è Innervosito anche per gli errori dei compagni, cedendo quindi psicologicamente. Bertola non si è lasciato sfuggire la grossa occasione ed ha coronato da campione con la solita classe la sua rimonta. In margine alle polemiche esplose sabato ad Alba Ira le società liguri e la federazione sui cambiamenti da apportare alla formula delle finali, I presidenti della Don Dagnino (Pallavicino) e della Pianese (Corradi) hanno commentato: -E' già stato un successo ottenere la convocazione del consiglio federale (il segretario Dezanl non era per niente d'accordo), ma non ci basta. Il consiglio non deve riunirsi a fine agosto, ma essere invece convocato d'urgenza per esaminare le nostre richieste. La formula, a questo punto, pub essere cambiata». Pallavicino ha poi ribadito: «Se la formula non muterà, ritirerò la squadra dalle finali». La guerra, dunque, continua. Giovanni Binda

Luoghi citati: Andora, Chiusavecchia, Italia