Causio mette k.o. il Botafogo

Causio mette k.o. il Botafogo Juventus e Milan in finale nel torneo "Città di Milano 99 Causio mette k.o. il Botafogo TORINO — Il profumo di calcio vero attirava un buon pubblico allo stadio Comunale, considerando che molti torinesi sono ancora in ferie. Sugli spalti almeno 25 mila spettatori per il debutto stagionale casalingo della Juventus. C'erano In palio I due punti (o meglio il biglietto per la finalissima del torneo •Città di Milano», giunto alla sua terza edizione) e c'era un pizzico di «mundial» per la presenza, nel Botafogo, di Gii e Rodriguez Neto, che avevano figurato nel Brasile che sconfisse l'Italia a Buenos Aires nella partita per ir terzo e quarto posto. La Juventus presentava ben nove «argentini» e, per pura coincidenza, Indossava la divisa azzurra (il Botafogo ha i colori bianconeri) e veniva accolta al grido di «Italia, Italia». Trapattoni riproponeva la formazione-tipo con Virdis centravanti, Gentile mediano e Cabrini terzino, le tre varianti rispetto a quella che aveva disputato II maggior numero di partite nel campionato scorso. Sul piano tattico la novità era lo spostamento di lardelli nel ruolo di mezz'ala sinistra, con Gentile a destra in stretto contatto con Causlo: una formula che ha bisogno logicamente di essere perfezionata. Il Botafogo, al culmine di una tournee che dura da una ventina di giorni, con tappe a Gedda, in Arabia Saudita e a Barcellona, è rodatJssimo. Zagalo, fedele al suoi schemi piuttosto difensivi, adottava il 4-3-3, con marcature a zona. La partita si apriva con un tiracelo di Gii, abbondantemente fuori bersaglio, da una trentina di metri: una salva di fischi sottolineava il goffo tentativo di ripetere la splendida rete-beffa di Nelinho a Buenos Aires. La Juventus aveva qualche difficoltà a filtrare nella fitta ragnatela del centrocampo «carioca». Il Botafogo teneva in avanti De e Joao Paulo sui quali si alternavano, in una sorta di marcamento uomozona, Cuccureddu e Morini, mentre Gii era preso in consegna da Cabrini. A metà campo si fronteggiavano Gentile-Ademir, TardelliMendonca, Benetti-Luisinho, Causio-Rodrìguez Neto, con Virdis che era controllato da Osmar e René (libero e stopper intercambiabili) e Bottega alle prese con Perivaldo. La Juventus sviluppava una bella azione (5') con Gentile che centrava per Bottega il quale di testa allargava su lardelli e rimetteva subito al centro ma la difesa avversaria liberava. Due minuti dopo Zoff, su punizione di Mendonca, interveniva bloccando in due tempi. Capovolgimento di fronte e nuova apertura di Gentile per Cabrini che toccava a Bottega il cui tiro, precipitoso, era neutralizzato da Ze Carlos. Scroscianti applausi (10') per una brillante combinazione Causio-Tardelli, conclusa con un violento tiro a fil di palo. La Juventus appariva più ag¬ gressiva e, a tratti, sviluppava scampoli di gioco totale che metteva in risalto la potenza di Ben etti e le proiezioni di Cabrini e Gentile anche se I campioni d'Italia non sfruttavano adeguatamente le fasce laterali. Non sempre i muscoli rispondevano alle sollecitazioni del cervello: si tratta degli effetti della preparazione che Trapattoni definisce «assorbimento di fatica». Le offensive non incidevano anche perché il vivacissimo Causio abusava talvolta del dribbling, Bottega e Virdis, privi di utili rifornimenti, non creavano problemi a Ze Carlos. Il gioco ristagnava a metà campo dove la «zona» e il palleggio dei brasiliani impedivano alla Juventus di assumere stabilmente l'iniziativa. Su un .improvviso contrattacco (2 V) la difesa della Juventus veniva sorpresa: De lanciava molto bene Gii al quale Zoff, con una tempestiva uscita fuori area, sbarrava il passo opponendosi con il corpo e respingendo il pallone sui piedi di Mendonca che da una ventina di metri tirava nella porta sguernita ma abbondantemente a lato. Insistevano i brasiliani e su cross di Perivaldo (28') Zoff non riusciva ad intervenire sul pallone, ma nessun avversario era pronto ad approfittarne. Dopo una debole conclusione di testa di Tardelli sulle braccia del portiere, la Juventus costruiva la sua prima palla-gol. Cabrini discendeva sulla sinistra e crossava' per Virdis che di testa correggeva sulla destra verso Causio il quale, dallo spigolo dell'area piccola, sparava in porta ma Ze Carlos respingeva il bolide. Sullo scampato pericolo, li Botafogo costruiva una pericolosissima azione (41'). Gii s'involava sulla destra e traversava a pelo d'erba sotto porta dove Joao Paulo, anticapando Cuccureddu, deviava in rete da pochi passi: Zoff, con un'eccezionale prontezza di riflessi, sventava un gol fatto bloccando il tiro ravvicinato. Il Botafogo insisteva: Perivaldo scodellava uno Spiovente in centro area, dove Joao Paulo, di testa, deviava a fil di traversa. La Juventus replicava con untiro di Tardelli deviato in angolo. Allo scadere del primo tempo, Rodriguez Neto, che si era «beccato» con Causio (sua vecchia conoscenza in Argentina) tratteneva l'avversario per la maglia e veniva ammonito. Nella ripresa, secondo copione, Trapattoni inseriva Furino (che dovrà sostituire lo squalificato Gentile contro i Rangers il 13 settembre nella prima partita di Coppa dei Campioni), al posto di Morini: Furino occupava il suo ruolo di laterale, mentre da stopper agiva Gentile, più adatto del titolare ai tipo di partita. Tardelli tornava ad agire sul settore destro, a lui abituale. Crescva di tono II Botafogo e la Juventus era costretta a difendersi con qualche affanno. Al 55' una splendida finta di Mendoca liberava al tiro Perivaldo che folgorava a fil di palo, di un soffio a lato, fra il disappunto di un cronista brasiliano che, con grandi enfasi, stava trasmettendo a Rio De Janeiro la partita in diretta. La Juventus si rifaceva viva nei pressi di Zé Carlos con un involontario lancio di Mendonca verso Causio il cui cross era però stto misura per Virdis. Si distingueva Bonetti per chiarezza di idee e precisione nei passaggi: da un suo lancio scaturiva una bella manovra conclusa da un cross di Tardelli per Causio che di testa spediva a lato La Juventus aveva una orgogliosa reazione e comprimeva il Botafogo nella propria area collezionando calci d'angolo: sul terzo consecutivo, Benetti staffilava nell'angolo basso, sulla sinistra di Ze Carlos che con un gran balzo eviatava il gol. Al 70' Luisinho si infortunava e al suo posto subentrava Wecseley. Due minuti dopo anche Bottega prendeva la via degli spo gliatoi rimpiazzato da Boninsegna. Boninsegna dava il là alla splendida azione del gol che sbloccava il risultato: la palla viaggiava sulla si' nistra verso Cabrini che pennellava un calibrato cross sul centro-area per Causio, in sospetto fuorigioco, che al volo, di destro, infilava im parabllmente Ze Carlos. Il segnalinee puntava la bandierina verso il centro del campo, i brasiliani non protestavano e il bellissimo punto era convalidato da Casarin. Nel finale la Juventus mancava altre due clamorose occasioni. La prima all'85' su combinazione Tardelli-Causio, con un cross per Boninsegna che di sinistro, dal limite dell'area del portiere, colpiva pieno la traversa. La seconda un minuto dopo sempre con Boninse gna, che su cross di Gentile, tirava addosso a Ze Carlos da pochi passi, mancando il facile raddoppio. Bruno Bernardi JUVENTUS: Zoff; Cuccureddu Cabrini; Gentile, Morini (Furino dai 46'), Scirea; Causio, Tardelli, Virdis, Benetti, Bottega. BOTAFOGO: Ze Carlos; Osmar, René; Perivaldo, Luisinho (Wecseley dal 70'), Rodriguez Neto; Gii Mendonca, De, Joao Paulo (Ricardo dal 65'),'Ademir. Arbitro: Casarin. Rete: al 76' Causio. Caualo nel vivo della difesa del Botafogo al Comunale (Foto ' La Stampa", Sergio Solavaggione)