La suorina fa il tifo per Pio XIII

La suorina fa il tifo per Pio XIII Una domanda a religiosi e laici; quale Papa vorreste? La suorina fa il tifo per Pio XIII "Vorrei un Pontefice con le qualità di Pacelli e che prendesse il suo nome ; Benelli, per esempio" - Don Accornero : "Un Papa che non interferisse troppo nelle vicende del Paese ; vedrei bene Pignedoli o Pironio o Pellegrino" - Casalinga : "Mi piacerebbe un Giovanni XXIII" - Sindacalista : "Che sia aperto al Terzo Mondo" Pier Giuseppe Accornero è un giovane prete, addetto stampa della diocesi. Come dovrebbe essere il nuovo Papa? Può tracciare l'identikit ideale? « Mi auguro che il /uturo pontefice — dice — sia attento soprattutto alle esigenze dei più poveri, che sono la maggioranza dell'umanità, non dimentichiamolo. E poi che non sia legato troppo all'Italia, che non interferisca troppo nelle vicende del nostro Paese anche se gli spetta la carica di vescovo di Roma ». E' un auspicio personale o riflette gli umori di gran parte della diocesi? « Diciamo l'una e l'altra cosa. Quante volte abbiamo pregato perché la Chiesa si batta per un nuovo ordine economico internazionale, per la promozione umana... ». Par di capire che un papabile ideale sarebbe il cardinal Pellegrino... « Non me lo faccia dire, preferisco non far nomi ». Ma tra un Benelli e un Pellegrino... « Allora diciamo che vedrei volentieri al soglio pontificio un Pignedoli, un Pironio, un Koenig, un Pellegrino piuttosto che un Benelli ». Un avvenimento come 11 Conclave è molto sentito in diocesi? « Direi di sì, gruppi di fedeli si sono uniti spontaneamente in preghiera ». All'Istituto figlie di San Giuseppe, via Montemagno 21, una trentina di suore prega e lavora. Preparano paramenti sacri, allestiscono altari. Suor Angelina è una di queste sacre arredatrici, ed è gaia. Perché tanta gioia, suora? « Capirà, c'è l'elezione del Papa a Roma, c'è l'ostensione della Sindone a Torino. Io sono l'ultima formichina della Chiesa ma i due avvenimenti mi commuovono, li sento, capisce? ». E chi vorrebbe come Papa? « Ah, uno come Paolo VI, proprio così. Sapeva conciliare il vecchio e il nuovo, era intelligente. Il nuovo pontefice però non dovrebbe chiamarsi Paolo, ma Pio, mi piace da morire questo nome. Con le sorelle giochiamo ad indovinare i possibili nomi del prossimo Papa: io tifo per Pio, mi ricorda Papa Pacelli, che grand'uomo ». Suor Angelina, mi par di capire che un pontefice come Gio¬ vanni XXIII non era il suo tipo... « Già, già, come ha fatto ad indovinarlo? Non che fosse cattivo, tutt'altro, ma era proprio questo il suo debole, era troppo bonario, vedeva tutto bello e buono. E lei me lo insegna che il mondo è pervaso dal diavolo ». E allora chi raccomanda allo Spirito Santo nelle sue preghiere? « Io prego che i padri elettori sappiano scegliere l'uomo adat¬ to. Peccato che il cardinal Benelli sia troppo giovane... ». Una casalinga al mercato, Isotta Simonato, via Boccherini 33, non riesce a dimenticare invece il volto dolce e buono di Giovanni XXIII. « Ecco, mi piacerebbe uno come lui, alla buona, che si comportava come un parroco di campagna ». Recita a memoria, cercando di imitarne il tono, una frase di Papa Giovan- ni. « E quando andate a casa, fate una carezza ai vostri bambini, dite che questa è la carezza del Papa ». Qualche nome? « Non so, non ne ho la minima idea, lì parroco, in chiesa, ci ha detto di pregare e basta. Ma io mi auguro che i cardinali facciano in fretta ad eleggere il nuovo Papa, altrimenti alla radio e alla televisione dovremo sorbirci altre ore di... ». E preferisce non finire la frase. Sentiamo il polso di un sindacalista, Franco Gheddo, cattolico, membro della segreteria provinciale Cisl. « Mi auguro un Papa molto aperto ai problemi del Terzo mondo, vicino all'umanità che soffre. Può essere italiano o straniero, ma forse conta anche l'immagine e allora preferirei uno non italiano. C'è sempre il timore di interferenze nella politica nazionale ». Il senso di marcia intrapreso da Papa Montini va nella direzione giusta? « Sì, anche se auspico un maggior decentramento: è un'esigenza pressante anche nel mondo sindacale. Pertanto, meno nunzi apostolici e più conferenze episcopali, non un Papa monarca ma autoresponsabilità delle comunità locali». E la Chiesa protestante come « sente » la sacra elezione? Parla il pastore valdese Sergio Rlbet: « L'avvenimento ci è estraneo, ma non possiamo nasconderci dietro un dito, è pur sempre un fatto di grossa rilevanza ». Un auspicio? « Noi sosteniamo che ci sono cento modi di vivere una fede e se un papa riuscisse a comprendere questo, sia all'interno della Chiesa cattolica sia all'esterno, sarebbe una conquista importante. Ecumenismo, pluralismo, conciliarità, ecco il He- vito che dovrebbe permeare il futuro pontefice ». Qualche nome? « Come protestante non mi chiedo quale papa sceglierei, ma perché eleggere un papa ». E 1 giovani si interessano al Conclave, alle fumate bianche e nere? Lorena, 18 anni, studentessa, è agnostica per fede e scettica per abito mentale. E' una figura importante per lei il Papa? « Per me no. Mi chiedo: come fa un pontefice che vive in un palazzo-reggia, che amministra una quantità di beni, che vive nel lusso: ecco, come fa un uomo simile, mi chiedo, a predicare la povertà, la non violenza, la pace? Un papa per me è come un monarca, un capo dello Stato, un imperatore. Uno vale l'altro ». Guido J. Paglia

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