Francesco Moser multato per eccesso di velocità! di Maurizio Caravella

Francesco Moser multato per eccesso di velocità! Episodio incredibile durante rallenamento Francesco Moser multato per eccesso di velocità! Il campione del mondo e i suoi gregari andavano troppo forte in bicicletta - Il trentino sarà «capitano unico» degli azzurri DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ANTWEILER — Francesco Moser, secondo i poliziotti tedeschi, va troppo forte: ieri lo hanno multato, mentre si allenava, per eccesso di velocità. E' accaduto nella tarda mattinata: mentre tutti gli altri erano già tornati in albergo da un pezzo (Gimondi, sempre in posizione polemica, è stato il primo a scendere dalla bicicletta), il campione del mondo stava attraversando un passetto vicino ad Antweiler assieme a Fabbri, Panizza ed Edwards. La strada era un po' in discesa e il quartetto, trascinato da Moser, andava come il vento. Un poliziotto li ha bloccati: «Signori, andate troppo forte, non si può: nei centri abitati è pericoloso. Devo multarvi». Sembrava uno scherzo, non lo era affatto. Martini, che seguiva i quattro sull''ammiraglia: ha cercato di spiegare che quei corridori si stavano allenando per il campionato del mondo e che non ci si allena andando piano. Forse ha chiesto anche al poliziotto se voleva un autograto e una foto di Moser. Niente da fare. Il poliziotto, probabilmente filoso di Thurau, battuto l'anno scorso in Venezuela proprio da Moser, ha risposto semplicemente: «Faventlquattro marchi: sei a testa. Pagate o faccio rapporto?». Martini ha pagato. Comunque, quei ventiquattro marchi non incideranno molto sul bilancio della Federazione, che per questa trasferta in Germania, se un italiano dovesse vincere, spenderà complessivamente ottanta milioni: più di un quarto della cifra annuale che il Coni destina al ciclismo (300 milioni). Una grossa fetta sarà peri premi: l'anno scorso ciascun azzurro (comprese le riserve) mise in tasca oltre due milioni e mezzo e stavolta la cifra, grazie anche all'intervento di un «poof» di industrie legate al ciclismo, .verrà sensibilmente ritoccata. E' venuto in Germania anche Benotto, torinese che ha fatto fortuna in America vendendo.biciclette. L'anno scorso Zoni, il massaggiatore di Moser (che corre appunto su una bici Benotto) assicurò all'industriale che Francesco sarebbe diventato campione del mondo: «Non può perdere, i suoi muscoli sono perfetti». Moser trionfò a San Cristobai e Benotto ricompensò Zoni con 500 dollari. Dice Benotto: «Prima che Moser conquistasse la maglia iridata, il fatturato annuale della mia fabbrica era di 140 milioni di pesos messicani: nel '78, proprio grazie alla pubblicità ottenuta per la sua vittoria ho già superato i 200 milioni. In lire italiane, vuol dire circa un miliardo e mezzo In più». Sentendo certe cifre, il campione del mondo non ha battuto ciglio, ha detto soltanto che se vincerà anche sul Nurburgring passerà a ritirare le percentuale. in attesa di cercare di battere domenica la concorrenza straniera, Moser ho già battuto la concorrenza In casa propria: anche se Martini ufficialmente non lo dice, il campione del mondo — é quasi certo —sarà 'capitano un/co». E' riuscito a liberarsi di Gimondi e Bitossi, che gli davano fastidio: ora è riuscito anche a mettere Saronni in secondo piano. Dopo aver provato il percorso con gli azzurri, Martini ha detto: «E' un tracciato molto duro: per Moser va benissimo: per Saronni non lo so». Baronchelli, che si può considerare imparziale in quanto non è amico né di Moser né di Saronni, è sfato ancora più esplicito: «Su un circuito come questo, Moser va molto più forte di Saronni. Lo si è visto anche in allenamento: Saronni ha faticato di più ed è rientrato in albergo molto prima». Molto probabilmente Martini, domenica, farà •proteggere' Moser da Fabbri, Bortolotto, Beccia, Panizza più un altro corridore da scegliersi tra Lualdi e Crepaldi (inoltre correrà per Francesco l'inglese Edwards, che è della Sanson e sta al• lenando con lui). Saronni avrà soltanto Riccomi e Crepaldi (oppure Lualdi). Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, ufficialmente sarà 'Capitano' anche Saronni, ma verrà usato soltanto come •falso scopo», per tenere impegnato qualcuno dei rivali di Moser. Molti problemi tra i belgi, che sembrano — almeno per ora — una specie di 'armata Brancaleone'. Vivono nello stesso albergo, ma non si parlano. De Vlaeminck è riuscito'mettendo mano al portafogli, pare — ad assicurarsi i srvizi di De Muynck e di Van Springel, mentre Maertens potrà contare su De Meyer e Bruyere, che l'anno prossimo sarà suo compagno di squadra, ed anche sui consigli di Merckx che sta per firmare un contratto di collaborazione con la Flandria. Van den Haute ha detto che correrà solo per se stesso e Wellens anche. Godetroot, Peeters e Diehckx saranno invece tre gregari in più per il tedesco Thurau, loro capitano abituale. Pare che lo abbiano addirittura ammesso pubblicamente. Tra gli olandesi, invece, sembra di essere in paradiso. Il loro selezionatore ha dato a Haas, Knetemann e Zoetemelk un bigliettino ed ha detto: «Scrivete i nomi dei gregari che vorreste, fino ad un massimo di dieci». Poi ha controllato i foglietti e si è accorto che otto nomi c'erano su tutti e tre. La selezione é avvenuta cosi, automaticamente. Martini invidia un po' il suo collega. Chissà che l'anno prossimo non getti via il suo taccuino segreto e si munisca di toglietti anche lui. Maurizio Caravella

Luoghi citati: America, Germania, Venezuela