Pallanuoto, azzurri verso una medaglia

Pallanuoto, azzurri verso una medaglia Stasera con la Jugoslavia la sfida che può aprirci grandi prospettive Pallanuoto, azzurri verso una medaglia Respinto un reclamo degli Usa contro i sovietici, Urss ed Ungheria nel girone finale DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BERLINO —Oggi il nuoto riposa. I grandi protagonisti, Tracy Caulkins, Jesse Vassallo, Julia Bogdanova, Vladimir Salninkov, Walter Kusch, si concedono un giorno di sosta. Americani, sovietici e tedeschi per II momento sono gli unici a fare festa grande, a poter trascorrere qualche ora di relax senza eccessivi pensieri. La Caulkins ieri ha sbagliato la gara dei 200 rana ed è stata eliminata dalla finale. Ma probabilmente ha soltanto evitato di essere battuta, perché le ragazze russe si sono presentate nelle qualificazioni della mattinata con un record del mondo della quasi sconosciuta Lina Kachushlte che lo scorso anno non era nella lista delle prime dieci. Questa ragazza ha nuotato in 2'33"11, togliendo, almeno momentaneamente, il ► rimato alla sua connazionale Bogdanova, una delle più interessanti atlete delle nuove generazioni. Dai festeggiamenti sono escluse le squadre della Germania Est e dell'Italia, deludenti entrambe, seppure a livelli diversi. Di ciò comunque avremo modo di parlare nei prossimi giorni. Argomento di grande attualità è invece la pallanuoto, giunta alla stretta finale, con la disputa del torneo a quattro che deciderà l'assegnazione delle medaglie. Saranno in gara le squadre che rappresentano l'elite del «waterpolo» internazionale: Ungheria, Jugoslavia, Italia e Urss. Ogni apprensione sulla partecipazione del sovietici è infatti svanita dopo che è stato respinto un reclamo degli Usa circa la qualificazione dell'Urss. I fatti che hanno portato a questa situazione sono avvenuti mercoledì a sera inoltrata quando si è disputato l'incontro decisivo fra Urss è Romania. Per qualificarsi i sovietici avrebbero dovuto vincere con più di un gol di scarto. In caso di pareggio o di scarto di una sola rete a favore dei sovietici, sarebbero passati gli americani, che a parità di punti avrebbero avuto una migliore differenza reti. Ed infine la Romania si sarebbe qualificata solo nell'eventualità di un suo successo. Una situazione piuttosto complicata che è stata ulteriormente peggiorata dopo la disputa dell' incontro. Nella partita, infatti, è successo di tutto. Le due avversarie, dopo tre tempi accesissimi nei quali la Romania è stata anche in vantaggio per 4 a 2, si sono presentate per l'ultima frazione di gioco con r Urss al comando per 6 a 5. Dopo due minuti Gargonov ha portato a due gol il margine per i sovietici ma i romeni hanno reagito con gran temperamento e sono andati a pareggiare con due marcature del loro uomo migliore, Rusu. Mancavano venti secondi al termine. Ovviamente gli animi si sono riscaldati. I romeni con un lungo passaggio si sono portati a loro volta in avanti e Rus, con un pallonetto ha battuto Sharonov. Ma gli arbitri hanno annullato il gol, incomprensibilmente. Mentre in tribuna il pubblico ha cominciato a dare in escandescenze con i tifosi delle due parti che si azzuffavano, i sovietici si sono ancora fatti sotto e Kabanov a 7 secondi dalla fine ha segnato il gol della vittoria, che non sarebbe stato comunque sufficiente ai sovietici per qualificarsi. A questo punto la confusione era incredibile. I romeni, incitati dal loro allenatore, sono usciti dalla piscina, abbandonando la partita prima della conclusione. In questo caso II regolamento dice che l'altra squadra deve essere considerata vincente per 5 a 0. Nel caos però si è inserito anche il cronometraggio in quanto gli organizzatori sostengono che il conteggio dei secondi si era interrotto e l'incontro si era concluso regolarmente con tutte e due le squadre in acqua. Per fortuna l'Italia non è coinvolta e stasera gli azzurri possono giocarsi tranquillamente (si fa per dire) il loro match con la Jugoslavia. De Magistrìs e compagni te¬ mono i tradizionali rivali ma bisogna riconoscere che le ultime partite hanno dato una certa fiducia al clan italiano. Gli jugoslavi presentano una formazione ringiovanita che in alcune occasioni è parsa carente di affiatamento ed esperienza. Un motivo di più per gli uomini di Lonzi per impegnarsi al massimo e cercare quella vittoria che li porterebbe direttamente in zona medaglia. Allo stadio del nuoto intanto è continuata la pioggia dei record. Quattro gare Individuali, quattro primati mondiali con suddivisione di medaglie d'oro fra Australia, Canada, Stati Uniti e Urss. Sempre esclusa la Germania Est. Nei 400 stile libero vittoria della migliore mezzofondista del momento, l'australiana Tracy Wickham in 4'06"28 Spodestata dal record mondiale Petra Thumer della Ddr. Al secondo e terzo posto le americane Woodhead e Lineham. Nei 200 misti maschili, Jesse Vassalla ha fallito la conquista del suo terzo oro ad opera del canadese Graham Smith, primo con il record mondiale portato a 2'03"65. In terza posizione il sovietico Sidorenko. % Prima vittoria degli Stati Uniti nei 200 dorso femminili con la pellerossa Linda Jezek, a 2'11"93, ovviamente nuovo record mondiale, davanti all'ex primatista, tedesca orientale Treiber e alla canadese Gibson. Infine nei 200 rana femminili, grande affermazione di Lina Kachushite, sovietica della nuova generazione, record mon diale in 2'31"49 (lo aveva già migliorato in batteria nella mattinata) precedendo la connazionale Bogdanova e la danese Nielsson. E, un record mondiale, è caduto anche nella staffetta 4 x 200 stile libero. GII americani Furniss, Forrester, Hackett e Gaines hanno stabilito il nuovo primato assoluto con II fantastico tempo di 7'20"82 (precedente 7'23"22). Al secondo posto i sovietici, terzi i tedeschi. Grandissima gara anche per gli azzurri Revelli. Guarducci, Franceschi e Quadri, quinti in 7'34"89, nuovo limite Italiano. Cristiano Chiavegato PROGRAMMA ODIERNO —Tuffi - Ore 10 e 16: eliminatorie piattaforma 10 metri femminili (piscina olimpica). Nuoto sincronizzato - Ore 10,30 e 17: finale del duo. Pallanuoto - Torneo finale dal 1° al 4° posto: ore 21, Urss-Ungheria ore 22, Italia-Jugoslavia.