Edoardo Calleri arrestato per lo scandalo Italcasse

Edoardo Calleri arrestato per lo scandalo Italcasse Accusato di peculato e falso in bilancio Edoardo Calleri arrestato per lo scandalo Italcasse Resta piantonato in una clinica di Torino perché colpito da infarto TORINO — Prima l'avviso di reato, poi il ritiro del passaporto, ieri pomeriggio l'arresto. Edoardo Calieri, conte di Sala è stato arrestato per peculato e falso ideologico in seguito allo scandalo Italcasse. Un altro mandato di cattura riguarda Marcello Dionisi, ragioniere generale dell'istituto, sempre per peculato e falso in bilancio. Calieri però non è entrato in carcere: al momento della notifica del provvedimento preso dal giudice istruttore Giuseppe Pizzuti di Roma l'ex presidente dell'Italcasse e della Giunta regionale si trovava ricoverato nella clinica torinese « Pinna Pintor ». Dalle 17 di ieri due carabinieri piantonano l'ingresso della stanza 214 al secondo piano. Ufficialmente Calieri è ricoverato in clinica per i postumi di un infarto che l'ha colpito il 20 luglio scorso. Da quel giorno era entrato ed uscito dalla stessa clinica almeno tre volte. Il giudice Pizzuti che conduce l'inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti concessi dall'Italcasse negli ultimi anni, aveva ordinato il 30 luglio una perizia medica per accertare le condizioni di salute dell'uomo politico demo cristiano. Tre sanitari, due cardiologi ed un medico legale, avevano confermato l'infarto di Calieri. Domenica scorsa l'ex leader dei dorotei piemontesi ha avuto una nuova ricaduta e s'è fatto ricoverare nella solita clinica. Per Calieri il mandato di cattura segna il definitivo declino politico. Sposato, 4 figli, laureato in medicina, per anni è stato capo indiscusso di un gruppo che, nella de torinese, aveva la maggioranza assoluta. Una maggioranza che gli aveva consentito di assumere per un certo periodo e contemporaneamente la segreteria regionale del partito, la presidenza della giunta regionale del Piemonte e della Cassa di Risparmio di Torino. La sua carriera di amministratore, incomincia negli Anni Cinquanta: sindaco di Bricherasio, dove risiede in una splendida villa, diventa dal '64 al '65 primo cittadino di Moncalieri, incarico lasciato al momento di insediarsi al vertice della Cassa di Risparmio di Torino. Da quel momento s'inizia l'ascesa costante del «conte»: entra nella direzione nazionale de dove si colloca insieme con i dorotei di Rumor e Piccoli. I critici dicono che amministrò il potere «in modo arrogante», che assommò contemporaneamente decine e decine di cariche pubbliche. Il declino politico di Calieri s'è iniziato nel '73: lasciò la presidenza della Cassa di Risparmio per quella della Giunta regionale (i due incarichi erano incompatibili). L'esperimento centrista, da lui tentato (alleanza de e liberali) durò poco e Calieri abbandonò l'incarico. Nel "75 Calieri non si presentò candidato alle elezioni. «Voglio dedicarmi completamente al mondo delle ban¬ che» si giustificò il «conte». Ma anche il suo progetto di rinchiudersi negli istituti di credito si è andato a mano a mano sgretolando. Il mandato di cattura contro il direttore dell'Italcasse, Giuseppe Arca:ii, tuttora latitante; gli sviluppi dell'inchiesta sui finanziamenti concessi dall'istituto; la comunicazione giudiziaria ricevuta per peculato e falso in bilancio hanno reso sempre più critica la sua posizione. Travolto dalla tempesta. Calieri ha sempre dichiarato di avere la « coscienza a posto » e di attendere le accuse del magistrato. Stupore aveva manifestato recentemente, quando il giudice gli aveva ritirato il passaporto. Guido J. Paglia (A pagina 2 - Perché sono accusati i dirigenti Italcasse) Edoardo Calieri ricoverato in clinica (Foto La Stampa)

Luoghi citati: Bricherasio, Moncalieri, Piemonte, Roma, Torino