Viene escluso Gimondi solo riserva ai mondiali

Viene escluso Gimondi solo riserva ai mondiali Dopo la Coppa Bernocchi, vinta da Battaglin Viene escluso Gimondi solo riserva ai mondiali Un'esclusione amara, accettata con molte polemiche - «Se non mi vogliono in Nazionale, dice il vecchio campione, non cerco di entrarci per forza» - Le giustificazioni addotte dal ci. Martini DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LEGNANO —Sfavo/fa confa di più chi ha perso di chi ha vinto. Eppure, il vincitore della Coppa Bernocchi non è un gregario qualsiasi in libera uscita: si chiama Giovanni Battaglin, era un campione qualche anno fa ed ora sta tornando ad èsserlo, ieri si è imposto alla grande, seminando tutti per strada. Ma chi ha perso ha un nome ancora più grosso del suo: è Felice Gimondi, è stato per anni la «bandiera» del nostro ciclismo, è riuscito persino in qualche occasione a far piangere Eddy Merckx. Successe a Barcellona, quando Gimondi conquistò la maglia iridata e. mentre lo portavano in trionfo, in un angolo c'era proprio Merckx, da solo, e singhiozzava. Quello di domenica prossima per il bergamasco sarebbe stato l'ultimo campionato del mondo. Ma Gimondi è stato «bocciato»: farà la riserva, assieme a Bitossi. Già dopo la coppa Agostoni si era capito che Martini aveva Intenzione di escludere proprio Gimondi e Bitossi. Perii toscano, non c'erano grossi problemi: aveva fatto delle analisi cliniche perché si sentiva troppo stanco; aveva difficoltà di recupero, non riusciva a scattare, vederlo pedalare in salita era una pena. Ed i risultati delle analisi hanno confermato che Bitossi ha bisogno di cure: il tasso di azotemia è troppo alto, i reni non funzionano come dovrebbero. Dice il dott. Zucchelli, medico degli azzurri: «Quegli esami a me non sono neppure stati fatti vedere. Ma se un corridore ha l'azotemia troppo alta, dovrebbe rimanere a riposo. Bitossi ha saltato la Coppa Agostoni, torse avrebbe fatto meglio a saltare anche la Bernocchi». Non si sa neppure se stamani partirà per la Germania, come vorrebbe Martini, o se resterà a casa, come vorrebbe lui. Il problema «vero» riguardava Gimondi. Già dopo la Coppa Agostoni. due sere fa Martini aveva parlato con Ferretti, aveva cercato di spiegargli le sue intenzioni: una forma di rispetto per Gimondi; una manovra «tattica» per non far trovare il bergamasco davanti al latto compiuto e quindi per prevenire, o almeno attenuare, le inevitabili polemiche. Ma Ferretti, direttore sportivo di Gimondi, l'aveva presa male. E ieri mattina, alla partenza della Coppa Bernocchi, aveva dichiarato: «I patti devono essere rispettati. Avevo detto a Martini; "Se pensi di non far correre Gimondi, non convocarlo neppure. Ma se decidi d'includerlo nella lista dei quindici, poi non dargli l'umiliazione di retrocederlo nel ruolo di riserva". Mi sembrava una richiesta logica, giusta, visto che si trattava di Gimondi, e non di un gregario qualsiasi. E Martini mi aveva assicurato che avrebbe latto così. A me i voltafaccia non piacciono». In quel momento, comunque, non era ancora detta l'ultima parola: se Gimondi avesse vinto la Coppa Bernocchi, o comunque ne tosse sfato uno dei grandi, protagonisti. Martini sarebbe stato costretto a rivedere i suoi piani. Ma non è successo nulla di tutto questo. Una lunga tuga di Fraccaro — gregario di Moser —i che pensava a vincere ma soprattutto a dimostrare a Martini che un posticino in nazionale poteva esserci anche per lui. Poi l'allungo di Battaglin. che raggiunge Fraccaro assieme a Pamzza ed altri. Infine, a venticinque chilometri dall'arrivo, un nuovo scatto di Battaglin. che negli ultimi due mesi ha collezionato sette secondi posti e aspetta da tempo il suo «momento magico». Battaglin trionfa. con2'23"su Chinetti, Panizza ed altri, mentre Gimondi (con Moser. Saronni e Baronchelli) arriva nel gruppo, con quasi cinque minuti di ritardo. A questo punto, Martini non corregge il tiro: Gimondi, d'altra parte, non ha fatto nulla di particolare per farglielo correggere. Ma passa un'ora e mezzo e Martini non arriva ancora per ufficializzare cose ormai noie a tutti. Che cosa sta succedendo? La decisione di escludere Gimondi dai titolari è dolorosa ed è anche difficile. Zilioll dice: «Gimondi correrebbe anche con una gamba sola, se dipendesse dajui». In una camera d'albergo, si trovano Martini, Ferretti e Gimondi. La discussione è lunga e forse è anche spiacevole. Il et spiega perché ha deciso cosi, cerca di essere convincente, ma é evidente che ci riesce soltanto in parte. Forse vorrebbe che tosse Gimondi. per facilitargli il compito, ad annunciare di non voler correre. Non ci riesce ed allora gli chiede, almeno, di non fare polemiche, per non turbare ancora di più un ambiente già Un troppo scosso. Martini finalmente esce dalla camera. E' affaticato, forse anche amareggiato. Dice: «Gimondi e Bitossi riconoscono che ci sono corridori più adatti di loro ad aiutare Moser e Saronni, corridori che sono abituati a tarlo tutto l'anno. Inoltre Bitossi ha dei problemi fisici. Le riserve, quindi, saranno loro. Visto che hanno rinunciato alla maglia di titolare due grossi corridori, tutti gli altri saranno più responsabilizzati. Gimondi ha accettato, dietro mia richiesta, di venire lo stesso in Germania; Bitossi vorrebbe restare a casa, vedremo» Gimondi non ha rinunciato alla maglia da titolare, in realta gli é stala tolta. Ferretti e furioso. Ribadisce che c'era un patto e che doveva essere rispettalo. E aggiunge: «Portare Gimondi ad un campionato del mondo e fargli fare la riserva è come fargli un dispetto che sicuramente non merita: per il sue passato; per quanto ha fatto per il ciclismo in tanti anni. Sarebbe stato, ripeto, più logico e più onesto escluderlo subito, piuttosto, se non lo si riteneva in grado di svolgere certi compiti. La realtà è questa: Martini si è lasciato condizionare da qualcuno. E non fatemi dire di più» Quel «qualcuno», secondo Ferletti, è Francesco Moser. che si e sempre dichiarato contrario alla promozione del bergamasco in azzurro. Gimondi (che stamani partirà per la Germania con gli altri) é amareggiato, ma le sue dichiarazioni sono più pacate: non vuole gettare altra benzina sul luoco. non sarebbe da lui. Pero dice: «Se Martini sostiene che altri corridori sono più in grado di medi aiutare Moser e Saronni, io rispetto la sua opinione, anche se posso non essere d'accordo La realtà è un'altra: in questa "nazionale" non sono gradito e se non mi vogliono, non cerco di sicuro di entrarci per forza» E allora qualcuno ha l'impressione che sia stato un braccio di lerro: e Moser. campione di oggi, ha battuto Gimondi. campione di ieri. Maurizio Caravella Ordine d'arrivo ' Giovanni Battaglili (Fiorella - Citioen) km 218 in 5 ore 26'20'. media oraria km 40.081; 2 Chinetti a 223": 3. Panizza st.; 4 Woller s.t..5 Edwaids a 2'30"; 6. Li;a/d/ a 4'35"; 7 Becera s.f.. 8. Santeroni st.; 9. De Caro s.t.; 10. Basso a 4'46" Segue il gruppo, sempre con il tempo di Basso

Luoghi citati: Barcellona, Basso, Germania, Legnano