Nei tuffi Cagnotto è medaglia di bronzo I pallanuotisti hanno travoito la Romania di Cristiano Chiavegato

Nei tuffi Cagnotto è medaglia di bronzo I pallanuotisti hanno travoito la Romania Ai campionati mondiali di Berlino una giornata positiva per l'Italia Nei tuffi Cagnotto è medaglia di bronzo I pallanuotisti hanno travoito la Romania Nel nuoto migliorati quattro primati mondiali e due europei - Nella staffetta 4x100 stile libero gli azzurri quinti DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BERLINO — Il nuoto ha aperto ancora una volta il suo cilindro magico, facendo uscire una serie impressionante di record: Quattro mondiali su cinque gare, due primati europei. Di più non ci si poteva, aspettare. E neppure si poteva credere. Sono limiti abbassati non di poco, ma di sostanziali secondi, risultati eccezionali che hanno sorpreso un po' tutti. In questa giornata straordinaria anche l'Italia ha avuto una piccola parte: una medaglia di bronzo, tanto attesa, tanto sofferta, per Giorgio Cagnotto, e una bella vittoria della squadra di pallanuoto sulla Romania che apre la strada verso una probabile medaglia. In questa giornata eccezionale, le finali sono iniziate subito con una selva di record. Ha cominciato Cynthia Woodhead, quattordicenne californiana, uno scricchiolo alto 1,63 per 50 chili, con il primato dei 200 stile libero. L'americana ha ottenuto il tempo di 1'58"53, lasciando molto indietro la gigantesca Krause della Germania Est, detentrice del limite prima di questa gara. Subito dopo è toccato a un altro americano, Jesus Vassallo, detto Jesse, che ha ottenuto un prevedibile primato nei 400 misti: 4'20"25 il tempo del ragazzo con doppia origine, portoricana nella sua gene¬ razione, Italiana in quella precedente (pare che i suol avi fossero originari della Liguria, o della Corsica). Al secondo posto, distaccato nettamente nella frazione di dorso per poi non poter più ricuperare, il sovietico Fesenko ha ottenuto il record europeo con 4'22"29, davanti al solito ungherese Hargltay. Terza vittoria americana consecutiva, quella della Jezek sui 100 dorso. La statunitense però si è accontentata di vincere senza fare il record mondiale: V02"55. Resiste molto bene il primato della te-' desca orientale Rlchter a 1'01"S1. Seconda si è classificata ancora una tedesca dell'Est, la Treiber, con V03"18, davanti alla canadese Gibson.. Nella sarabanda dei record, si è poi inserita anche una sovietica: la quattordicenne Julia Bogdanova, autrice di una impresa eccezionale. La Bogdanova ha vinto i 100 rana con il record mondiale (e ovviamente anche quello europeo) di V10"31, cancellando il limite che apparteneva alla tedesca dell'Est Anke dalle Olimpiadi di Montreal con 1'10"86. Ma non basta. La giovanissima sovietica ha anche sconfitto l'astro nascente del nuoto americano Tracy Caulkins, che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. La statunitense è partita fortissimo, ha nuotato in testa fino ai settantacinque metri, ma poi ha dovuto arrendersi al ritorno della bravissima Julia. Ultima gara della serata la staffetta 4x100 stile libero e ancora un altro primato mondiale. Sono sempre gli americani a mettersi in evidenza. Un quartetto composto da Babashoff, Gaines, Montgomery e McCagg è andato a spasso mentre gli altri si azzuffavano per le medaglie d'argento e di bronzo. Gli statunitensi hanno nuotato in 3'19"74, circa un secondo e mezzo sotto il vecchio record che ovviamente gli apparteneva. Dietro agli americani, la Germania e la Svezia. C'era anche l'Italia che ha ottenuto un buon quinto posto, però al di sotto delle aspettative, con 3'28"90. In prima frazione Marcello Guarducci, evidentemente troppo contratto, ha ottenuto 51 "94, lontano dal suo record europeo. Nella mattinata intanto c'era stata una piccola soddisfazione anche per le azzurre. Manuela Dalla Valle, quindicenne di Saranno, in batteria, pur ottenendo il ventesimo tempo, aveva stabilito il record italiano dei 100 rana con 1'15"24, detronizzando la tredicenne Carlotta Tagnin, allieva dell'arbitro Agnolin. Buona anche la prova nella stessa gara di Monica Coro, che ha fatto segnare 1 '15"80, sua miglior prestazione. Oggi il nuoto prosegue e ritorna in acqua sui 200 rana Giorgio Lalle. atteso per riabi- litarsi della brutta prestazione ottenuta sulla distanza più corta. In lizza anche Revelli e Quadri sui 400 stile libero. Cinzia Savi Scarponi e Cristina Quintarelli sui 100 delfino. Ritorna in acqua anche Tracy Caulkins, la supercampionessa americana, per 1400 misti, mentre è prevedibile una grande battaglia fra americani, sovietici e australiani, sempre nei 400 stile libero. La gara dei tuffi ha avuto due volti. Da una parte Phil Boggs, dall'altra i suoi rivali. L'americano ha fatto soltanto un piccolo errore: al primo «obbligatorio», si è leggermente piegato da una parte sollevando uno spruzzo irregolare. Mai giudici non hanno rilevato l'imperlezione e hanno iniziato ad assegnare la loro serie di 8 e di 9 al campione mondiale. Ventotto anni, ex capitano dei Marines ed ora laureando in legge all'Università del Michigan, Phil Boggs è al suo terzo successo consecutivo nei campionati mondiali dal trampolino dei tre metri, intervallati con la vittoria olimpica a Montreal. C'è in questo giovane — che ricordiamo ancora una volta, è di origine italiana (vanta un nonno milanese che si chiamava Boggio) — una classe naturale incredibile e anche una volontà notevole. La stessa volontà che ha spinto Giorgio Cagnotto a conquistare la medaglia di bronzo al termine di una lotta estenuante, in una prova che forse si è rivelata più difficile del previsto. Il torinese ha mantenuto quasi immutato il distacco che aveva ottenuto sabato nelle eliminatorie (tutti i concorrenti si sono portati dietro metà del punteggio acquisito) ed è passato all'attacco al settimo degli undici tuffi in programma, il secondo «libero», quando il tedesco orientale Hoffmann ha sbagliato la sua prova. Cagnotto si é portato in seconda posizione per qualche centesimo di punto, ma la felicita è durata poco perché al balzo successivo è toccato a Giorgio di fallire parzialmente l'uno e mezzo rovesciato con due avvitamenti e mezzo A quel punto non c'è stata più storia per le medaglie: Boggs e Hoffman si sono involati verso l'oro e l'argento, mentre l'azzurro ha dovuto difendersi dagli assalti che il sovietico Kosenkov e. l'inglese Snode gli hanno portato con splendide esecuzioni. Kosenkov si è avvicinato sino a cinque punti da Cagnotto, mentre il giovane britannico ha poi fatto qualche errore tacendosi superare dal messicano Giron. Inutile dire della felicità di Cagnotto quando si è presentato sul podio al suono della «Danza delle ore» tratta da un arrangiamento della musica della Gioconda di Amilcare Ponchielli, che accompagna gli atleti alle premiazioni. «Di più non potevo fare — ha detto Cagnotto —con I mìei trentun anni e l'allenamento ridotto cui mi sono dovuto sottoporre. Sono veramente soddisfatto. Ma non chiedetemi del futuro, se arriverò tino alle Olimpjadi di Mosca. In questo momento non so proprio cosa laro, dipende da molte cose». La giornata felice e stata completala dalla bella affermazione della squadra italiana di pallanuoto, che sembra ad un passo dalla finale. Gli azzurri hanno battuto in maniera nettissima, giocando la loro più bella partita di questi campionati, la Romania per 7-2. Un risultato quasi insperato. Hanno giocato tutti benissimo e. come al solito, il migliore è stato Sante Marsili, autore di quattro gol Gli altri tre li ha segnati un De Magistris in crescendo, tornato ad essere uno dei giocatori più estrosi e validi in campo mondiale Oggi gli azzurri affrontano ancora una partita decisiva, con gli Usa Se dovessero superare anche questo difficilissimo ostacolo, il posto Ira le quattro migliori e 'orse anche una medaglia sarebbero già assi curati. Cristiano Chiavegato •e^<wri!gtry^*??WI*««rrr'Kr*»+is&*i