Alba: il guardiano notturno assassinato Ora si cerca l'ex custode dell'autorimessa

Alba: il guardiano notturno assassinato Ora si cerca l'ex custode dell'autorimessa I carabinieri lo hanno definito un testimone importante Alba: il guardiano notturno assassinato Ora si cerca l'ex custode dell'autorimessa DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ALBA — Da oltre trentasei ore i carabinieri di Alba stanno dando la caccia ad un uomo che è stato visto l'ultima volta domenica sera, in città. Per ora il ricercato viene definito un « testimone importante », utile alle indagini per chiarire chi ha ucciso, la notte tra domenica e lunedì, Ferdinando Gallo, 65 anni, custode notturno dell'autorimessa « da Luciano », in via dell'Ospedale 1. Per tutta la notte e la giornata di ieri, pattuglie di carabinieri di Alba e delle zone limitrofe hanno percorso centinaia di chilometri, visitato cascine, interrogate decine di persone alla ricerca dell'uoma. Appiccicata sul cruscotto delle « gazzelle » i militari hanno una fotocopia della carta d'identità del testimone importante. Si chiama Francesco Rosso, ha 43 anni, nativo di Canale d'Alba, residenza a Racconigi, domicilio ad Alba, via Giraudi 5. Ma una residenza fissa l'uomo non l'ha mai avuta. Ad Alba lo definiscono un tipo un po' strano, squilibrato, frequentatore di zingari, lavoro saltuario come bracciante nelle cascine della zona. Più volte licoverato nel manicomio di Racconigi, sembrava più un anarchico dolce che un individuo pericoloso. Ma su di lui ora gravano indizi: è un individuo che dovrebbe sapere molto sul delitto di domenica notte. Per ora il sostituto procuratore dott. Ferrerò non ha emesso alcun provvedimento e il segreto istruttorio impedisce di saperne di più. Ma il nome del Rosso è ormai sulla bocca di tutti ad Alba e non sono in pochi ad assecondare carabinieri e altre forze dell'ordine nella ricerca dell'uomo. L'assassinio del povero pensionato aggredito di notte solo e inerme ha lasciato il segno tra i cittadini di Alba, dove Ferdinando Gallo era molto conosciuto e benvoluto. Ieri mattina il prof. Purini di Torino ha eseguito l'autopsia sul corpo della vittima e non sono mancate le sorprese. Si è saputo ad esempio che l'anziano custode è morto, oltreché per i colpi alla nuca, anche per strangolamento. Sulla testa, la vittima presentava inoltre alcune ferite da taglio: è piobabile che il suo aggressore l'abbia affrontato con un coltello, ne sia nata una colluttazione al termine della quale il pensionato sia rimasto rantolante a terra. La morte dovrebbe essere sopravvenuta verso le 2, due ore prima cioè della telefonata ricevuta dal proprietario della autorimessa, Vittorio Chiola, nella quale lo sconosciuto interlocutore lo invitava ad andare nel garage « perché c'era stato un furto ». Il titolare dell'autorimessa si era recato sul posto e aveva scoperto il cadavere di Ferdinando Gallo. Ieri si è appreso un altro fatto: verso le 3 della stessa notte tra domenica e lunedi, i al pronto soccorso dell'ospe' dale si è presentato un uomo: « Andate vicino al garage "da Luciano" — ha detto lo sconosciuto — c'è un uomo ferito. Se muore non è colpa mia ». Poi se ne era andato, camminata incerta, un po' traballante. Era Francesco Rosso? Chi ha ricevuto la segnalazione quella notte, messo di fronte alla foto segnaletica dell'uomo, non è stato in grado di riconoscerlo con assoluta certezza. « Mi sembra di sì, potrebbe essere lui », ha detto ai carabinieri. Ma quale potrebbe essere il movente che ha spinto l'aggressore di Ferdinando Gallo ad infierire su di lui? E voleva veramente ucciderlo? I dati certi sono questi: il custode al momento di prendere servizio nell'autorimessa, la sera di domenica, aveva in tasca cinque banconote da 10 mila. Qualcuno gliele aveva viste in un bar mentre stava per saldare il conto delle consumazioni. Al momento del ritrovamento del cadavere, i soldi del Gallo erano spariti, le tasche dei pantaloni erano rovesciate all'esterno. La rapina dunque c'è stata. Sul fascicolo aperto alla procura della Repubblica sul caso di Ferdinando Gallo, compare il reato di « omicidio a scopo di rapina ». Altro dato certo: prima di Ferdinando Gallo, il custode dell'autorimessa « da Luciano » era Francesco Rosso. Quest'ultimo aveva perduto il lavoro per una vicenda poco chiara: una cliente dell'autorimessa lo aveva accusato di averla aggredita e tentato di usarle violenza. Francesco Rosso era stato costretto a lasciare il servizio. Vi può essere un collegamento tra quest'ultima circostanza e l'aggressione di domenica notte? E' un'ipotesi sulla quale stanno lavorando i carabinieri. Guido J. Paglia

Luoghi citati: Alba, Racconigi, Torino