La guerra dell'acqua minerale a Caprie: attacco alla Regione
La guerra dell'acqua minerale a Caprie: attacco alla Regione La vicenda si trascina ormai da cinque anni La guerra dell'acqua minerale a Caprie: attacco alla Regione Pomo della discordia la fonte Satinassi - Il Comune la vorrebbe per l'acquedotto, tre privati intendono invece imbottigliarla Una Regione che non disdegna le acque minerali, un Comune ohe vorrebbe farsi un nuovo acquedotto, una sorgente ohe fa gola ad un gruppo di privati. Su questi elementi a Caprie, in Val di Susa, si sta sviluppando una incruenta battaglia che vede schierati gli abitanti del paese, quasi tutti, contro l'assessorato al Commercio della Regione (competente anche per cave e miniere) retto dal comunista Marohesotti. Tutto comincia nel 1973 quando tre privati — Michele Girodo, Francesco Blandino e Simone Girardi — chiedono alla Regione una concessione per ricerca di acque minerali a Caprie. Nella zona ci sono precedenti ohe invogliano ad intraprendere questa strada: a Vaie, con l'etichetta della Sagra di San Michele, l'acqua è diventata oro e, imbottigliata, ha invaso tutto il Piemonte. La Regione invia al Comune di Caprie la richiesta per eventuali opposizioni. Non ce ne sono. La giunta comunale — allora presieduta dal de Cornelio Maffiodo — probabilmente non la esamina neppure. Viene « pubblicata all' albo pretorlo » come vuole la legge. In altre parole il foglio contenente la riohlesta è appeso ad un chiodo, insieme con tanti altri per un certo periodo. « Se si vuole che una cosa non venga letta, la si mette all'albo pretorio », osserva ironicamente l'attuale sindaco, il socialista Carlo Canali. Con l'autorizzazione in tasca i tre soci cercano e trovano rapidamente l'acqua minerale, anche perche la fontana Sagnassi è conosciuta da tutti nella zona. Ma per le opere di captazione — soprattutto per le acque minerali — bisogna veramente « andare alla fonte ». E cosi si scava e si costruiscono due minuscoli muretti. Il tutto sul terreno del Comune. Il nuovo sindaco, il de Debernardi, blocca i lavori: è una costruzione abusiva, viola la legge sull'edilizia. Ma il Tar la pensa diversamente: sono opere preordinate alla ricerca, non regola¬ te da leggi urbanistiche. E il Comune perde la causa e si deve anche pagare l'avvocato. I tre soci intanto chiedono il rinnovo della concessione e la ottengono. Il Comune invece pensa alla fonte Sagnassi per migliorare il proprio acquedotto, ormai al limite della potenzialità. Però quando viene fatto il prelievo il laboratorio provinciale trova tracce di cromo ed esaclorofene: in altre parole è acqua inquinata, un caso singolare se si pensa che a monte non ci sono insediamenti. Gli scavi nel frattempo proseguono. I tre soci cercano in terreni privati la captazione della sorgente. « A monte di Celle — dice il sindaco Canali — in que¬ sto modo è stato provocato un impluvio che ha già dato origine ad uno smottamento lentissimo: un lavatoio sta crollando, i tubi dell'acquedotto sono stati spaccati. Ma di queste cose gli uffici della Regione, tanto prodighi nei permessi di scavo, non si interessano ». « Tutelare il territorio — prosegue Canali — non ha alcun significato se ci si limita alla forma. E' la sostanza che conta. Aboliscano pure i Comuni se questi devono fare soltanto quel che la Regione, dall'alto, ordina. Non parliamo poi di autonomie locali o di democrazia. E' imprudente dare permessi di scavo quando c'è una legge che dal 1923 sottopone tutta la zona a vincolo idrogeologico. Erano preoccupazioni di un legislatore, non di un abitante di Caprie. Oggi si lasciano fare cave nei torrenti e poi si va a discutere per una buca ». Canali si infervora nella discussione: non ce l'ha con 1 tre soci (« Fanno il loro mestiere e lo sanno far bene ») ma con la Regione, da cui ha cercato protezione e che ha sempre sbandierato la « tutela del suolo e ora permette la sua rapina impunemente ». Ma intanto a Caprie si scava e una grossa zona panoramica potrebbe diventare domani ottima fonte di speculazione per i costruttori e per gli imbottigliatori di acque. g> |}> li sindaco Carlo Canali
Persone citate: Canali, Carlo Canali, Cornelio Maffiodo, Debernardi, Francesco Blandino, Michele Girodo, Simone Girardi
Luoghi citati: Caprie, Comune Di Caprie, Piemonte, Vaie
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- "Allarmi slam squadristi!"
- Sgominata banda dell'hashish, 11 arresti
- Camorrista fedelissimo di Cutolo nel reparto di massima sicurezza
- MUSICHE CENTRO-AMERICANE AL TEATRO ALFIERI
- Contagio
- Sciagura sulla Torino-Milano, presso il casello di Agognate
- I quattro della banda dei Tir
- Arrestato l'assassino di Martine Beauregard
- Rapina in Svizzera caccia ai complici
- Un pentito racconta i segreti della Legione Brenno
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- Irriconoscibili i corpi delle vittime: sono
- Diktat alle società sul limite di spesa
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Dopo il discorso di Mussolini
- Rubatto presidente del Torino
- PULLMAN TAMPONA CAMION SEI MORTI, QUINDICI FERITI SULLA «A 14» NELLE MARCHE
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Grace Kelly ha pagalo
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Uccisa con ventidue coltellate
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy