A cavalcioni d'un missile

A cavalcioni d'un missile I nuovi kamikaze delle grosse cilindrate giapponesi A cavalcioni d'un missile Lo hanno chiamato « morbo giapponese » per le troppe vittime sulle grosse cilindrate nipponiche. Ma nei macabri bilanci annuali c'è anche una cifra spaventosa di morti su piccole moto, motocicli e scooter. Le vittime sono soprattutto giovani, ragazzi. L'estate è la stagione peggiore. Ogni giorno arrivano dai posti delle vacanze notizie sempre uguali, cambia soltanto il nome della vittima: un ragazzo si è ucciso in una curva, in un sorpasso rischioso, in una dissennata gara. I genitori con figli motorizzati rabbrividiscono. A tutto gas: è come una parola d'ordine. I lungomare della Liguria, della Versilia, dell'Adriatico sono frastornati da motociclette indiavolate. Rombi che straziano l'aria delle maximoto, l'urlo rabbioso di una motoretta truccata in modo da raggiungere una velocità da suicidio. Leggiamo che un ragazzo è andato a sfracellarsi contro un muro su uno scooter, alla ragazza che era avvinghiata a lui hanno dovuto amputare una gamba. Leggiamo che un giovane sì è ucciso a 150 all'ora su una Honda 750, e ci chiediamo perché uno deve correre a centocinquanta all'ora su due ruote. « Il nostro tempo va velo¬ ce, io corro, così vivo il mio tempo » è il sillogismo del giovane che si nutre di brivido sul suo mostro cromato. Sibila come un lampo sull'autostrada o su una via di campagna, si avventa nelle viuzze, contromano, radendo i muri e i passanti. Ha la sua uniforme da neo-cavaliere dell'Apocalisse: la tuta antigraffio con cerniere corazzate, e guanti speciali da velocità, lo stivale usato dal campione del mondo. E il casco, a forma di elmo carolingio, con celata gladiatoria. « Sono cavalieri mascherati, che confidano così la loro aspirazione ad essere altro, a sfuggire alla propria personalità, o ad integrarla con giunte dall'aspetto vagamente orrifico, o fantascientifico » li ha descritti un poeta. Comunque, stando alle notizie che arrivano dai luoghi di vacanza, più alto è il numero delle vittime su motorette o scooter. E gli incidenti non avvengono, come si potrebbe pensare, sulle I strade e nelle ore del grande \ traffico, ma soprattutto nella \ tarda sera e nella notte, sull'Aurelia o sulle litoranee quasi deserte. E' quando le strade si svuotano che viene l'ora delle sfide. Corse folli che per troppi ragazzi restano senza ritorno. 1. c. Un gruppo di ragazzi su potenti motociclette a Sanremo (La Stampa

Persone citate: Aurelia

Luoghi citati: Liguria, Sanremo